L’arrampicata fino a Piz da Lech, sul versante delle Dolomiti di Val Badia, in Trentino Alto Adige, poi il lancio nel vuoto. Ma qualcosa è andato storto: è morto così il base jumper di 36 anni, questa mattina, 6 agosto 2024. A dare l’allarme gli altri jumper della comitiva.

Base Jumper morto dopo un lancio da Piz da Lech, in Val Badia: recuperato il corpo in un canalone ghiacciato

Ancora troppi i perché che si susseguono sulla tragica morte di un base jumper, avvenuta intorno alle 12 di oggi, 6 agosto 2024, in Val Badia. La vittima è un ragazzo di 36 anni, lombardo, che – stando a quanto appreso – avrebbe incontrato alcuni amici su Piz da Lech, nelle Dolomiti dell’Alto Adige, per fare alcuni lanci.

Eppure, cosa sia accaduto esattamente in quei minuti prima del lancio è ancora oggetto di indagine da parte della polizia locale e dei carabinieri. Al momento si cerca, quindi, di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e capire perché il paracadute non si sia aperto.

La dinamica dell’incidente

A lanciare l’allarme, gli altri base jumper della comitiva del 36enne, che raccontano di aver visto l’amico lanciarsi nel vuoto e cadere nella vallata sottostante. Proprio da lì, poi, i soccorritori recupereranno il cadavere del giovane, ormai senza vita.

Impiegato anche un elicottero dell’Aiut Alpinisc Alta Badia, utilizzato per sorvolare l’area: grazie alla ricognizione aerea, infatti, i soccorritori individuano il corpo in un canalone giacchiato, a circa 2mila e 400 metri d’altezza, in una zona impervia e priva di sentieri.

Secondo quanto appurato dagli inquirenti, il gruppetto si è incontrato in zona Colfosco, nel comune di Corvara, una località molto conosciuta e da dove gli appassionati dello sport estremo effettuano i lanci.

I precedenti

Purtroppo, questo non è l’unico episodio drammatico avvenuto ad alta quota: lo scorso sabato 3 agosto 2024, infatti, un jumper francese di 33 anni si è lanciato dal Becco dell’Aquila, in Trentino, ed è morto schiantandosi per terra, ai piedi delle Placche Zebrate (Dro).

Invece, all’inizio di giugno, un 44enne è morto in zona Bressanone, dopo essere precipitato per oltre 100 metri lungo il pendio roccioso, mentre stava rientrando a casa in auto. Probabilmente, per l’asfalto scivoloso, l’uomo ha perso il controllo del veicolo.