Ludovica Cavalli è un’atleta mezzofondista italiana, protagonista alle Olimpiadi di Parigi 2024.

Chi è Ludovica Cavalli?

Ludovica Cavalli, alta 1 metro e 65 centimetri, è nata a Genova il 20 dicembre 2000.

Fino all’età di 13 anni, correva sui campi da calcio seguendo l’esempio dei suoi tre fratelli (uno più grande e due più piccoli), dominando la fascia sinistra come ala nell’Athletic Club di Genova e segnando qualche gol. La madre Monica, ex velocista, e la passione dei nonni per l’atletica l’hanno portata sulle piste grazie ai contatti di famiglia con il tecnico Sergio Lo Presti. Ha iniziato a cimentarsi nelle siepi con successo già nel 2014, salendo rapidamente nelle classifiche italiane allieve e poi juniores. Agli Europei under 20 del 2019, nonostante una stagione segnata da un infortunio, si è classificata sesta nei 3000 siepi.

Cresciuta a Genova, dove si è diplomata al liceo delle scienze umane, dall’autunno del 2019 si è trasferita a Modena per allenarsi con il tecnico Liberato Pellecchia e studiare chimica. Dalla stagione all’aperto del 2020 si è concentrata sulle distanze piane, ottenendo notevoli miglioramenti. Nel 2021 ha vinto l’oro a squadre under 23 agli Europei di cross. Nel 2022 ha migliorato il suo personale nei 1500 metri di oltre otto secondi, portandolo a 4:05.79, e a fine anno è passata sotto la guida di Stefano Baldini. Nella stagione indoor del 2023 è diventata la seconda italiana di sempre nei 3000 metri al coperto (8:44.40) e ha migliorato il suo tempo nei 1500 metri (4:08.00). All’aperto, dopo trent’anni, ha riportato l’Italia in finale nei 1500 metri ai Mondiali, correndo in 4:01.84. Tra le sue passioni c’è la lettura di libri gialli.

Vita privata

Pietro Arese e Ludovica Cavalli: entrambi mezzofondisti e, soprattutto, innamorati. Tuttavia, sui social preferiscono non condividere dettagli della loro vita quotidiana. Esplorando i loro profili, si trovano numerosi post dedicati alle loro imprese sportive e agli allenamenti, ma poche tracce della loro vita privata al di fuori delle competizioni. Non c’è motivo di dubitare della solidità della loro relazione, probabilmente arricchita dalla passione comune per lo sport.