Ogni anno, gli artigiani e i commercianti sono chiamati a versare i contributi fissi all’INPS. Questo obbligo è regolato da una circolare che l’istituto emana annualmente, stabilendo le scadenze e le modalità di pagamento. Nel 2024, la circolare n. 33 del 7 febbraio fornisce tutte le indicazioni necessarie per essere in regola con i versamenti.
Contributi artigiani e commercianti: scadenze per il versamento 2024
Gli artigiani e i commercianti devono effettuare il pagamento dei contributi Inps in quattro rate trimestrali. Le scadenze per il 2024 sono:
- 16 maggio 2024;
- 20 agosto 2024;
- 18 novembre 2024;
- 17 febbraio 2025.
Rispettare queste scadenze è fondamentale per evitare sanzioni e interessi di mora. Ovviamente la scadenza della prima rata (16 maggio) è già passata. A breve, ci sarà la seconda, il 20 agosto.
Contributi artigiani e commercianti 2024: calcolo degli importi dovuti
La circolare INPS del 2024 specifica che per i titolari e i collaboratori con più di 21 anni, l’aliquota da versare è del 24%. Per i collaboratori con meno di 21 anni, l’aliquota è fissata al 23,70%, aumentata dello 0,45% ogni anno fino al raggiungimento del 24%.
I lavoratori con più di 65 anni, già pensionati presso una gestione INPS, beneficiano di una riduzione del 50% sui contributi dovuti. Inoltre, i commercianti devono versare un’aliquota contributiva aggiuntiva dello 0,48% per finanziare l’indennizzo per cessazione definitiva dell’attività commerciale e un importo pari allo 0,62% per il finanziamento delle prestazioni di maternità.
La riduzione per i regimi forfettari
Per il 2024, gli artigiani e i commercianti che aderiscono al regime forfettario possono ottenere una riduzione del 35% sui contributi INPS. Le condizioni per accedere a questa agevolazione includono:
- Aver avviato una nuova attività nel 2023 con regime forfettario e presentato domanda entro il 28 febbraio 2024.
- Aver avviato una nuova attività nel 2024 e presentato domanda il prima possibile.
- Aver richiesto la riduzione negli anni precedenti, in tal caso il beneficio si rinnova automaticamente.
La scadenza per presentare la domanda di riduzione dei contributi è il 28 febbraio di ogni anno.
Come scaricare e compilare il Modello F24
Per effettuare il pagamento dei contributi, è necessario utilizzare il Modello F24, scaricabile dal portale INPS. Gli utenti devono accedere al sito con le proprie credenziali, cercare “Cassetto previdenziale Artigiani e Commercianti“, e seguire il percorso: “Posizione assicurativa” -> “Dati del modello F24“. Una volta generato il modello, è possibile effettuare il pagamento online o presso gli sportelli bancari e postali.
Avvisi bonari e procedure di recupero
L’Inps emette Avvisi Bonari per informare i contribuenti di eventuali importi dovuti. Questi avvisi sono disponibili nel “Cassetto previdenziale Artigiani e Commercianti” e vengono notificati tramite e-mail agli interessati. In caso di mancato pagamento, l’importo sarà richiesto tramite un Avviso di Addebito con valore di titolo esecutivo.
Con il messaggio n. 2654 del 19 luglio 2024, l’INPS ha avviato la procedura di liquidazione automatica delle dichiarazioni dei redditi relative ai contributi a percentuale eccedenti il minimale per l’anno d’imposta 2019. Questa procedura è regolata dall’art. 36 bis del D.P.R. 600/1973 e riguarda i contributi determinati dall’Agenzia delle Entrate sulla base dei dati dichiarati nel quadro RR del modello UNICO.
Procedura di liquidazione automatica
La procedura di liquidazione automatica riguarda i contributi dovuti stabiliti dall’Agenzia delle Entrate, confrontati con le somme pagate nell’anno precedente. Per i contribuenti tenuti a versare il contributo sul minimale di reddito, la liquidazione prende in considerazione solo gli importi che superano il minimo imponibile. Gli avvisi di addebito includeranno eventuali sanzioni per pagamento tardivo e/o mancato acconto, identificati tramite codici tributo specifici.
Formazione degli avvisi di addebito
L’INPS sta elaborando centralmente gli avvisi di addebito per i contributi da recuperare, come comunicato dall’Agenzia delle Entrate. Le posizioni senza discrepanze saranno gestite a livello centrale, mentre quelle con anomalie saranno delegate alle sedi territoriali. L’elenco delle posizioni scartate è consultabile nel sistema gestionale dell’INPS.