Il veterinario è una figura di riferimento indispensabile quando si possiede un cane. Dai primi mesi di vita fino all’età avanzata, il medico interviene in caso di patologie, ma non solo. I suoi consigli per assicurare il benessere al nostro amico a quattro zampe sono una fonte importante di informazioni, utili per non commettere errori e sapere sempre come comportarsi in ogni occasione. Prevenire, oltre che curare, le situazioni potenzialmente dannose per il nostro cane è infatti un modo per vivere con tranquillità la meravigliosa avventura della convivenza con un animale domestico.
Quanto spesso portare il cane dal veterinario?
Un cane in salute ha bisogno di vedere il proprio veterinario di fiducia almeno una volta all’anno. La frequenza delle visite è comunque dettata da diverse condizioni, come l’età della bestiola. Un cucciolo va visitato ogni 3/4 settimane fino a 4 mesi di vita, poi, se non ci sono problemi, si può rispettare la cadenza annuale.
Un cane anziano va incontro a una serie di disturbi che devono essere monitorati con costanza e sarà quindi necessario sottoporlo a controlli con maggiore assiduità o almeno ogni 6 mesi.
Di fronte a patologie importanti, sarà il medico a indicare il calendario delle visite. Avere l’opportunità di un contatto diretto anche durante i periodi di vacanza è un modo per assicurare cure costanti ai cani malati, oltre alla possibilità di interpellarlo in caso di malesseri acuti e improvvisi: un intervento tempestivo può infatti salvare alla vita al proprio animale domestico.
Se si vive in zone di campagna o boschive, passaggi più frequenti nello studio veterinario sono opportuni per farsi aiutare nel rilevare la presenza di zecche o altri parassiti, potenzialmente molto nocivi per la salute del pelosetto.
In generale, le indicazioni del veterinario sono sempre utili nell’ottica di prevenire l’insorgenza di problemi di salute. Seguirle alla lettera assicura non solo la salute del proprio cane, ma permette anche di evitare le inevitabili spese per le cure.
Tra i consigli più utili da tenere sempre in considerazione, ci sono quelli relativi alla corretta alimentazione del cane, elemento fondante della sua salute, che evita patologie e situazioni di sovrappeso, pericolose anche per le articolazioni.
Quando è indispensabile andare dal veterinario?
Oltre ai momenti in cui il cane ha bisogno di cure specifiche, ovvero nel caso di infortuni o patologie, il veterinario svolge anche un ruolo preciso previsto dalla legge, che rende il suo intervento indispensabile.
Quando adottiamo un cucciolo o un randagio, portarlo dal veterinario è fondamentale per comprendere a fondo il suo stato di salute, fare le vaccinazioni consigliate, eseguire la sverminazione e redigere la documentazione necessaria per legge.
Il medico veterinario infatti si occupa di predisporre il libretto sanitario del cane, dove prendere nota della vita della bestiola, di tutte le sue caratteristiche, delle eventuali cure e allergie, e degli interventi realizzati, come le vaccinazioni e il microchip.
Oltre a questo documento, il veterinario si occupa anche dell’inserimento del microchip, dal 2005 obbligatorio in Italia per tutti i cani domestici. Il proprietario deve infatti far identificare il proprio esemplare dal veterinario tramite l’inserimento sottocute di questo dispositivo elettronico, dove sono riportati tutti i dati dell’animale. Il microchip deve essere inserito entro il secondo mese di vita.
Il veterinario si occupa inoltre di farlo registrare alla anagrafe canina di riferimento. Iscrizione all’anagrafe, microchip e vaccinazione antirabbica sono poi necessari per ottenere il passaporto canino, rilasciato dal Servizio Veterinario dell’ASL, indispensabile per far viaggiare all’estero il cane.