Dopo le dimissioni di Giovanni Toti, a che punto è il percorso che porterà alla definizione di Andrea Orlando candidato del centrosinistra come suo successore alla presidenza della Regione Liguria? Sembra davvero all’ultimo miglio. Fatto sta che oggi, 5 agosto, il leader dei Verdi Angelo Bonelli, a Tag24.it, ha spiegato anche qual è l’ultimo ostacolo da superare per giungere alla definizione di un Campo Largo completo: attiene a Italia Viva di Matteo Renzi. Questo, mentre nel centrodestra, dopo la rinuncia del sottosegretario Edoardo Rixi, sono in ballo due nomi: quello di Pietro Piciocchi e di Ilaria Cavo.

Elezioni Liguria 2024, i due possibili candidati del centrodestra mentre Bonelli avvisa Italia Viva: “Deve lasciare la giunta Bucci”

Angelo Bonelli ne fa una questione di coerenza: affinché anche Italia Viva entri a far parte del Campo Largo, del centrosinistra che in Liguria è pronto a sostenere la candidatura di Andrea Orlando a presidente della Regione, il partito di Renzi deve mollare la giunta di Marco Bucci, il sindaco di Genova: “Non è possibile a Genova città essere all’interno del sistema che fa capo al ‘totismo’ e a livello regionale far parte della coalizione che vuole combattere il ‘totismo’”. Secondo il leader ambientalista, sta a Italia Viva, quindi, scegliere.

I due nomi che avanzano nel centrodestra

Se, in ogni caso, nel campo del centrosinistra, tutto sembra convergere su Andrea Orlando, nel centrodestra, in vista delle elezioni del 27-28 ottobre, rimane in alto mare l’individuazione di un leader. Giovanni Toti non sarà della partita, almeno come frontman (in campo ci sarà solo una lista a suo nome). Il sottosegretario Edoardo Rixi ha fatto sapere che non se la sente a prenderne il testimone. In ballo, allora, rimangono Pietro Piciocchi, alter ego del sindaco di Genova Marco Bucci, e l’attuale parlamentare di Noi Moderati nonché ex assessore regionale Ilaria Cavo. Quest’ultima, il 3 agosto, al Corriere della Sera, ha avuto modo di specificare:

“Io candidata? Sono sempre stata al mio posto e sono e resto a disposizione. Non è una decisione che mi compete, sarà un tavolo nazionale dei partiti a prenderla e a indicare il o la candidata. Al momento, credo che sia un discorso molto prematuro, tutto è molto fluido. Nomi, liste e declinazioni saranno oggetto del dialogo dei prossimi giorni tra i partiti della coalizione”

Evidentemente, quel nodo non è stato ancora sciolto.