Il countdown è cominciato e all’inizio della prossima stagione manca sempre meno. In casa Lazio si è cambiato tanto, a partire dall’allenatore e sino ad arrivare ai giocatori più rappresentativi. Si sta aprendo un nuovo ciclo e il direttore sportivo, Angelo Fabiani, ha predicato più volte calma e ha richiesto all’ambiente pazienza. Sono arrivati giocatori giovani, che dovranno affermarsi in una piazza importante, ma i tifosi si aspettano ancora qualcosa. L’ultima suggestione arrivata dal mercato si chiama Federico Chiesa. L’esterno è in uscita dalla Juventus e negli ultimi giorni è stato affiancato nell’ordine a Roma, Napoli, Milan e adesso anche ai biancocelesti. Ma Chiesa alla Lazio è un’operazione davvero possibile? Per rispondere alla domanda, Roberto Rambaudi, ex calciatore con un importante passato nel club capitolino, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Chiesa alla Lazio, operazione possibile? L’ex Rambaudi a Tag24
D: La suggestione di oggi è Federico Chiesa, che ogni giorno viene associato a un club diverso, ma alla Lazio è un’operazione possibile?
R: Assolutamente no, non è una operazione possibile, soprattutto dal punto di vista del l’ingaggio. La Lazio sta intraprendendo una politica completamente diversa e tra l’altro ha già occupato quelle caselle sugli esterni. Sarebbe ovviamente il fiore all’occhiello, ma bisognerebbe capire anche quanto e come rende. Chiesa ad oggi ha dimostrato di non essere così continuo e non può certo garantire 40 partite e 20 gol. Se la Juventus ha deciso di non rinnovargli il contratto e le altre hanno dei dubbi, un motivo ci sarà. Le qualità sono sicuramente importanti, ma non sarebbe un’operazione da Lotito. Mi aspetto invece un acquisto intelligente. Finora hanno operato bene per aprire un nuovo ciclo, ma manca ancora la ciliegina sulla torta, che possa dare entusiasmo alla gente e che possa servire per la squadra. Insomma il Klose della situazione.
D: Si continua a parlare insistentemente di Laurienté, è un nome che ti piace?
R: Moltissimo, lo prenderei subito. Credo che lui possa fare addirittura meglio di uno come Chiesa.
Gli obiettivi della Lazio
D: La Lazio sta affrontando il suo precampionato, come li hai visti nelle ultime uscite? È una squadra che ti sembra completa?
R: Credo che la Lazio siamo squadra ancora in fase di costruzione, e ovviamente gli obiettivi cambiano. Bisognerà capire quali sono le aspettative nei confronti di questa squadra, da parte della società, dell’allenatore e dei tifosi. Credo che siano stati presi dei profili giusti per ricreare qualcosa di importante, ma bisognerà avere tempo e pazienza. Penso che siano arrivati però dei profili adeguati e che Baroni abbia le idee chiare sul tipo di gioco da attuare.
D: Sono arrivati giocatori funzionali alle richieste di Baroni?
R: In questo momento il calcio europeo ti richiede giocatori veloci, bravi tecnicamente e nel uno contro uno. La Lazio in questo momento li ha, perché mi piacciono sia Tchaouna che Noslin, che si sono aggiunti a Zaccagni li davanti. Il mister ha dei principi di gioco ben chiari e credo che voglia verticalizzare il più possibile, con poco possesso palla sterile e riaggressione nel momento in cui la palla ce l’hanno gli avversari. Bisogna avere tempo. Se l’obiettivo è quello di arrivare tra le prime quattro o vincere lo scudetto, la Lazio non è certo pronta. Ci vorrà tempo per partorire qualcosa di grosso, ma in ogni caso si potrà togliere delle buone soddisfazioni, se crescono determinati giocatori.
Le altre operazioni di mercato
D: Ti aspetti ancora qualcosa di importante sul mercato oppure si continuerà sulla strategia dei giovani?
R: Credo che la strategia intrapresa in questa estate di mercato sia quella giusta. Al tempo stesso servirà qualche nome importante che possa consentire di ritrovare entusiasmo nei tifosi. Nello Lazio ci sono tante cose da gestire, non da oggi, ma da anni. Ora ci vorrebbe un buon nome, ma penso che i giocatori non vadano valutati solo dall’età. Bisogna guardare al valore del singolo, a seconda del gioco che vorrà fare l’allenatore.
D: In che reparto pensi che debba ancora rinforzarsi la Lazio?
R: Mi aspetto assolutamente che si faccia qualcosa in difesa, perché a metà campo in questo momento la Lazio mi sembra completa. Guendouzi dove sarà utilizzato? La gente con i numeri si riempie la bocca, ma la Lazio è un 4-4-2, modificabile in un 4-3-2-1 in un 4-2-4, a seconda delle esigenze. Dele Bashiru è più una seconda punta che un trequartista, e Zaccagni è comunque un calciatore offensivo e vedremo in che posizione vorrà metterlo Baroni. Dietro invece si dovrà basare la forza della squadra, avendo giocatori imprevedibili e veloci davanti. Nel calcio di oggi questo è ciò che fa la differenza, ma serve una difesa pronta, sveglia e compatta. Penso che a sinistra ci sia un problema, perché la Lazio ha preso Tavares, ma purtroppo è spesso infortunato.
D: In attacco pensi che la Lazio possa affidarsi solo a Castellanos?
R: No, però è una Lazio che può giocare in diversi modi. Lui è un attaccante che ripulisce il gioco, che protegge la palla che, che vive a pieno l’aria di rigore e che può far bene anche di testa. Quando invece non vuoi dare riferimenti, puoi giocare con Noslin lì davanti. Per andare a prendere un attaccante che ti garantisca 20 gol, devi spendere 40 milioni di euro e la Lazio di sicuro non lo farà. Il discorso è sempre questo.