Classe 1961: ultima chiamata per la pensione a 63 anni! Molti lavoratori nati nel 1961 sperano che per il 2025 vengano introdotte nuove misure pensionistiche. La paura di dover rientrare nei requisiti della legge Fornero è forte, il che significherebbe dover ritardare l’uscita dal lavoro fino a 67 anni di età. Un timore comune è che il sistema pensionistico non permetta un’uscita anticipata flessibile, riservando questa possibilità solo a poche categorie di lavoratori.

L’APE Sociale, introdotta come misura sperimentale, offre una soluzione per chi desidera andare in pensione a 63 anni. Tuttavia, l’accesso a questa misura è subordinato a una serie di requisiti specifici e risorse finanziarie che potrebbero non essere sempre disponibili. Pertanto, alcuni lavoratori potrebbero rimanere esclusi dal sistema previdenziale anticipato. È essenziale comprendere bene le condizioni e i tempi per presentare la domanda, con la scadenza fissata al 30 novembre. Vediamo quindi come e perché è importante presentare la domanda entro quest’ultima data.

Classe 1961: ultima chiamata per la pensione a 63 anni!

La scadenza per l’APE Sociale è fissata al 31 dicembre 2024, con il 30 novembre come ultima data per la presentazione della domanda preliminare di ammissione al beneficio, secondo le indicazioni fornite dall’INPS. Le recenti informazioni riguardanti la carenza di risorse finanziarie potrebbero compromettere il rinnovo della misura per il 2025, escludendo gran parte dei lavoratori dalle categorie di maggior tutela.

Ad esempio, potrebbero essere esclusi dall’accesso al trattamento coloro che sono disoccupati, chi assiste un familiare con handicap grave (ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104), oppure chi ha una ridotta capacità lavorativa (invalidità del 74%) e i lavoratori appartenenti alle mansioni gravose specificate nell’allegato 3 della legge n. 234/2021.

Attualmente, per accedere all’anticipo pensionistico a 63 anni e 5 mesi, è rientrare nelle categorie di maggior tutela innanzi esposte e aver maturato un’anzianità contributiva di 30 o 36 anni di contribuzione per i lavoratori gravosi. Inoltre, le lavoratrici madri possono richiedere una riduzione di 12 mesi per ogni figlio, fino a un massimo di due anni.

Quanto si prende al mese con l’Ape sociale?

Il lavoratore ammesso al beneficio economico avrà diritto alla corresponsione di un importo fino a 1.500 euro a titolo di indennità mensile fino  alla data del pensionamento per vecchiaia. .

Chi è nato nel 1961 quando può andare in pensione?

Come detto, i nati nel 1961 che hanno compiuto 63 anni e cinque mesi e soddisfano i requisiti normativi. Possono presentare la domanda preliminare per l’ammissione all’anticipo pensionistico APE sociale entro il 30 novembre 2024.

L’INPS ha chiarito che nella fase istruttoria della domanda di accesso all’APE Sociale, coloro che già soddisfano tutti i requisiti necessari per l’ammissione all’anticipo pensionistico, inclusa la cessazione dell’attività lavorativa, possono presentare la domanda per evitare la perdita di ratei.

Le domande devono essere inviate alle sedi territoriali INPS e presentate online tramite i canali ufficiali. Per rendere più veloce la gestione della pratica istruttoria, è stato sviluppato un protocollo congiunto tra il Ministero del Lavoro, INPS, INAIL, ANPAL e INL, che permette lo scambio rapido delle informazioni circa i dati, la verifica delle dichiarazioni e, se necessario, il coinvolgimento dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro per controlli aggiuntivi.

Infine, si ricorda che l’APE Sociale viene erogata per 12 mesi all’anno fino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia o fino all’ottenimento di un’altra pensione anticipata.

L’INPS, per garantire che le risorse finanziarie siano sufficienti a coprire tutte le richieste e permettere la distribuzione dell’indennità a tutti gli aventi diritto, effettua un monitoraggio che privilegia chi si avvicina di più all’età pensionabile.

In caso di parità di requisiti, viene considerata la data di presentazione della domanda, dando priorità a chi ha fatto richiesta per primo