Essere debitore è una condizione che tutti affrontano almeno una volta nella vita, che si tratti di un mutuo, un prestito personale o un finanziamento per l’acquisto di un’auto. Tuttavia, la gestione e l’estinzione dei debiti possono diventare complesse, soprattutto quando le somme in gioco sono significative. Liberarsi dai debiti per sempre può diventare una liberazione, ma prima di tutto bisogna sapere come farlo. Ecco un focus particolare su soluzioni come il consolidamento, la ristrutturazione e le procedure previste dalla ex legge 3/2012.

Come liberarsi dai debiti per sempre: cos’è il consolidamento dei debiti

Il consolidamento dei debiti è una soluzione offerta dalle banche che consente di unificare tutti i debiti esistenti in un unico prestito. Questo approccio permette al debitore di avere una sola rata mensile da pagare, anziché diverse rate con scadenze e importi variabili.

Quali sono i vantaggi del consolidamento debiti

Uno dei principali vantaggi del consolidamento è la possibilità di ottenere una rata mensile più bassa rispetto alla somma delle rate precedenti. Inoltre, il periodo di rimborso può essere esteso fino a 10 anni, offrendo maggiore flessibilità al debitore. È importante notare che il consolidamento non riduce l’importo totale del debito, ma ne facilita la gestione.

Come liberarsi dai debiti per sempre: come funziona la ristrutturazione dei debiti

La ristrutturazione del debito è un procedimento che prevede un accordo tra debitore e creditore per modificare le condizioni originarie di un prestito. Le modifiche possono riguardare tassi di interesse, scadenze, valuta e periodi di garanzia, con l’obiettivo di alleggerire l’onere finanziario del debitore.

La ristrutturazione del debito, regolata dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, si articola in due fasi principali: quella stragiudiziale e quella giudiziale. La fase stragiudiziale prevede negoziazioni tra debitore e creditore per raggiungere un accordo, mentre la fase giudiziale coinvolge un intervento del tribunale per approvare e rendere esecutivo l’accordo.

Cosa dice la Legge sul sovraindebitamento (ex Legge 3/2012)

La legge 3/2012, anche nota come legge sul sovraindebitamento, è stata istituita per aiutare i soggetti in gravi difficoltà finanziarie a ristrutturare e saldare i propri debiti. Questa legge si applica a dipendenti, pensionati, piccoli imprenditori e aziende agricole che non riescono a saldare i debiti con le proprie risorse economiche.

La legge prevede la redazione di un piano di rientro che consente pagamenti dilazionati, lasciando al debitore una somma sufficiente per una vita dignitosa. Al termine della procedura, i debiti non pagati vengono cancellati. Questo processo blocca inoltre eventuali azioni esecutive, come pignoramenti e aste giudiziarie.

Come liberarsi dai debiti con il saldo e stralcio

Il saldo e stralcio è un accordo tra creditore e debitore in cui il debitore paga una somma inferiore al totale del debito, che viene considerato estinto. Questa soluzione è spesso adottata quando il debitore è in difficoltà finanziarie e non può pagare l’intero importo dovuto.

Il principale vantaggio del saldo e stralcio è la possibilità di ridurre l’importo complessivo del debito. Tuttavia, questa soluzione può avere effetti negativi sulla credit history del debitore, poiché viene considerata un rimborso parziale. Nonostante ciò, può rappresentare una via d’uscita efficace per chi è sommerso dai debiti.

Cosa succede quando si hanno troppi debiti

Quali sono le conseguenze di aver accumulato troppi debiti? Di certo, non sono positive. Sintetizziamole una per una.

Recupero crediti

Quando un debitore accumula troppi debiti, una delle prime conseguenze è l’intervento delle agenzie di recupero crediti. Queste agenzie cercano di riscuotere i crediti dovuti, spesso in maniera pressante e quasi persecutoria, creando ulteriore stress al debitore.

Segnalazione al CRIF

Un’altra conseguenza è la segnalazione al CRIF, una banca dati finanziaria che traccia i meriti e i demeriti dei pagamenti. Una segnalazione negativa può portare all’etichettatura del debitore come cattivo pagatore, rendendo difficile ottenere nuovi finanziamenti o prestiti.

Decreto ingiuntivo e pignoramento

In casi estremi, i creditori possono ottenere un decreto ingiuntivo che autorizza il pignoramento dei beni del debitore. Questo può includere il pignoramento del quinto dello stipendio o della pensione, o addirittura beni immobili come la casa. Se il creditore è lo Stato, il pignoramento può avvenire direttamente sul conto corrente o altre fonti di reddito senza preavviso.