L’esodo estivo 2024 sarà ricordato per i treni sempre in ritardo e per le lunghissime attese nelle stazioni italiane.

L’agosto nero del trasporto ferroviario italiano è solo all’inizio e per pendolari e turisti i lunghi ritardi sono solo l’ultimo punto di una lunga lista di disagi che coinvolgono anche il trasporto aereo, marittimo e su gomma. Lista a cui bisogna aggiungere l’aumento dei costi dei biglietti, il caro carburante e l’aumento dei pedaggi.

Una combinazione di fattori che sta creando una situazione di estremo disagio per i viaggiatori, italiani e stranieri, come evidenziato dall’avvocato Gianluca Di Ascenzo, dell’organo di presidenza del Codacons intervistato da Tag24.it sulla vicenda.
Di Ascenzo ha sottolineato, infatti, come i ritardi sono solo una parte del problema perché chi decide di mettersi in viaggio in queste settimane di esodo estivo deve fare i conti con altre emergenze.

“Oltre ai ritardi, i viaggiatori stanno subendo anche gli aumenti dei prezzi dei biglietti che sono generalizzati sia riguardo al trasporto ferroviario, aereo, traghetto e su gomma. Per non parlare degli aumenti dei carburanti e dei pedaggi.”

Treni in ritardo, il Codacons: “Disagi per mancata programmazione e comunicazione”

Il tema principale però, in questi giorni, è rappresentato dai disservizi ferroviari causati principalmente dagli interventi di riqualificazione della linea, finanziati dal Pnrr, che stanno impattando in maniera importante sulla circolazione dei treni e sugli spostamenti degli italiani e dei turisti.

“L’attenzione di tutti è sui ritardi dei treni che si stanno accumulando con una frequenza quasi quotidiana, ecco perché – insieme ad altre associazioni di consumatori – abbiamo chiesto un incontro con Ferrovie e Trenitalia per cercare di comprendere cosa intende fare l’azienda”.

Il problema è rappresentato solo dai lavori in corso, quindi? Secondo Di Ascenzo si sarebbe potuti intervenire per mitigare in parte l’impatto che tali interventi avrebbero avuto sull’utenza con una migliore programmazione e maggiore tempestività nella comunicazione.

“Sappiamo che erano previsti dei lavori, ma, una pianificazione scaglionata degli interventi per non creare tutti questi disagi andava fatta, e sicuramente bisogna migliorare la comunicazione per l’utenza. E’ vero che sui profili dei vettori vengono pubblicate le informazioni, ma visti i disagi che stanno causando probabilmente sarebbe stato necessario fare un piano di comunicazione tale da consentire a chi aveva la possibilità di scegliere un mezzo alternativo e di utilizzarlo e non di trovarsi a subire il ritardo e quindi accumulando un disagio.”

Esodo estivo 2024, come chiedere il rimborso per il ritardo a Trenitalia? Il modulo da compilare

In ogni caso è previsto un indennizzo per i viaggiatori i cui treni hanno subito lunghi ritardi e come ricorda D’Ascenzio è possibile fare ricorso nei confronti di Trenitalia senza spese per il consumatore.

“Possiamo ricordare che con Trenitalia ci sono i protocolli di conciliazione quindi c’è la possibilità di risolvere bonariamente la controversia a costo zero per il consumatore. Bisogna fare prima il reclamo e i nostri sportelli sono a disposizione per eventuale consulenza.”

Per chiedere il rimborso a Trenitalia per i disagi patiti per il ritardo del proprio treno bisogna compilare un modulo scaricabile sul sito ufficiale di Trenitalia dove si trovano anche tutte le informazioni utili per inoltrare la domanda.

Gli indennizzi cambiano in basi all’entità del ritardo, se è compreso tra i 30 e i 59 minuti, allora si ha diritto ad un bonus del 25% che può diventare del 50% in alcuni casi di ritardo superiore ai 59 minuti. L’indennizzo può essere erogato – a seconda dei casi – tramite bonus da utilizzare per l’acquisto di un altro biglietto o tramite rimborso diretto.

Quanti minuti di ritardo servono per rimborso con i treni di Italo?

Per ottenere il rimborso con la compagnia ferroviaria Italo, invece, il treno deve aver accumulato almeno 60 minuti di ritardo all’arrivo e viene riconosciuto automaticamente entro 30 giorni.

Se, invece, il treno parte con un ritardo superiore ai 60 minuti, o se viene cancellato in partenza si può richiedere immediatamente il rimborso del prezzo del biglietto senza alcuna trattenuta. Anche in questo caso sul sito ufficiale dell’azienda si possono trovare tutte le informazioni utili per effettuare la richiesta di rimborso.