In Bangladesh, l’ondata di proteste prosegue da settimane. Nel mese di luglio, gli studenti hanno iniziato a protestare contro il sistema delle quote nel pubblico impiego. Nonostante la recente modifica della normativa, le proteste non si sono fermate. Gli scontri con la polizia hanno provocato la morte di oltre 300 persone. I media locali riportano che la premier di lunga data, Sheikh Hasina, si è dimessa e ha lasciato il paese.
Bangladesh, la premier Shiekh Hasina si è dimessa
A metà luglio sono scoppiate le proteste contro la reintroduzione del sistema di quote per gli impieghi nella pubblica amministrazione. Secondo questo sistema, il 30 per cento dei posti era stato riservato ai veterani della guerra di liberazione del 1971 e ai loro familiari. Durante le prime settimane delle proteste, oltre 200 persone sono state arrestate e più di 100 bengalesi hanno perso la vita.
Lo scorso 21 luglio, la Corte Suprema del Bangladesh ha deciso di ridurre le quote a un totale del 7 per cento. Queste includono il 5 per cento per i veterani e i loro familiari, e il restante 2 per cento per altre categorie. Tuttavia, questo passo non è stato sufficiente a fermare le dimostrazioni. I bengalesi hanno continuato a manifestare nonostante il coprifuoco nazionale. Migliaia di persone sono scese in strada nella capitale Dacca per chiedere giustizia per oltre 200 persone arrestate e per richiedere le dimissioni della premier Sheikh Hasina.
Entro il 5 agosto, il bilancio dei morti in Bangladesh ha superato i 300 durante gli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. Mentre i manifestanti si preparavano a un’altra giornata di proteste, è arrivata la notizia delle dimissioni di Sheikh Hasina. Secondo i media locali, la premier si è dimessa oggi 5 agosto ed è fuggita dal paese a causa dei disordini in corso.
La fuga di Hasina
Al Jazeera ha riferito che Sheikh Hasina è salita a bordo di un elicottero militare dopo che il suo regime non è riuscito a fermare le dimostrazioni. La premier avrebbe lasciato la sua residenza ufficiale insieme alla sorella minore, Sheikh Rehana, alle 14:30 ora locale. Hasina è poi atterrata ad Agartala, nel nord-est dell’India.
Il generale Waker-Uz-Zaman ha annunciato alla nazione che presto sarà formato un governo ad interim, esortando i manifestanti a porre fine ai disordini. Dopo l’annuncio dell’esercito, il gruppo che ha guidato le proteste antigovernative, Students Against Discrimination, ha dichiarato che un governo militare non rappresenta la soluzione ai problemi del paese.
Finisce l’era Hasina
Sheikh Hasina è la figlia del fondatore del Bangladesh, Sheikh Mujibur Rahman, che guidò all’indipendenza il paese nel 1971. Hasina è salita al potere dopo le elezioni del 2008 ed è stata rieletta per un quarto mandato consecutivo nel gennaio 2024. Leader del partito Awami League, è stata considerata una figura autoritaria e accusata di repressione dell’opposizione e violazioni dei diritti umani. Le sue misure straordinarie durante le elezioni, tra cui l’uso dell’esercito per garantire la sicurezza, hanno suscitato polemiche.
Attualmente, dopo le dimissioni di Sheikh Hasina, il Bangladesh si trova immerso in un periodo di grande incertezza. La situazione politica è tesa e instabile e a questo si aggiunge ora l’assenza di una guida chiara in un paese alle prese con le conseguenze delle continue manifestazioni e dei recenti sconvolgimenti. La transizione verso una nuova leadership e la gestione delle richieste dei manifestanti rappresentano sfide cruciali in questo momento critico.