Continuano i violenti scontri in Bangladesh tra gli oppositori del primo ministro Sheik Hasina, i sostenitori del partito al potere e le forze dell’ordine. Tragico il bilancio: oltre 300 morti nell’ultimo mese, di cui 94 solo nella giornata di ieri, 4 agosto 2024. Il numero più alto dall’inizio delle proteste: gli studenti contestano i favoritismi a diventare funzionari, per chi ha parenti in posti di potere, a fronte di un’alta disoccupazione tra i laureati.
Confermata per oggi, 5 agosto 2024, la marcia su Dacca. Secondo gli ultimi aggiornamenti, la premier sta lasciando il Paese diretta verso un posto più “sicuro”.
Proteste anti-governative in Bangladesh, marcia su Dacca oggi 5 agosto 2024
La manifestazione di massa per protestare contro il primo ministro Hasina continuerà con una marcia sulla capitale Dacca, prevista per oggi 5 agosto 2024. La città è già presidiata da soldati e poliziotti che controllano le strade. L’accesso verso l’ufficio del primo ministro Sheikh Hasina è regolato da blocchi stradali e barricate.
“E’ arrivato il momento della manifestazione finale” ha dicharato Mohamud, uno dei leader delle proteste che vanno avanti da un mese, dai primi di luglio.
La protesta è nata dagli studenti contro le regole di assunzione nella Pubblica amministrazione, considerate discriminatorie. Infatti una quota del 30% dei posti, molto ambiti nel Paese da 170 milioni di abitanti, è assegnata ai parenti di veterani della guerra di liberazione del paese, per gli oppositori.
Intanto la vicina India ha “fortemente sconsigliato” ai suoi cittadini di recarsi in Bangladesh.
#Bangladesh Thousands rallied, chanting, “One point, one demand: Sheikh Hasina’s resignation!”
— Redwan Ahmed (@redwanxyz) August 3, 2024
People didn’t hide behind ambiguity; they weren’t afraid of brute force or the consequences. As if they shattered all walls of fear. pic.twitter.com/KsMbaHmvBp
Aumenta il bilancio dei morti durante gli scontri
Nella sola giornata di ieri 4 agosto, secondo un conteggio di Afp basato su report della polizia e bollettini di medici e ospedali, sono morte 94 persone. Quattrocento i feriti. Nel paese, che conta 170 milioni di abitanti, sono chiuse scuole e università.
Tra le vittime ci sono almeno 14 poliziotti, secondo quanto riferito dal portavoce della polizia, Kamrul Ahsan. Di questi, 11 sono stati uccisi durante un assalto a un commissariato a Enayetpour, nel Nord-Est del Paese.
La capitale Dacca è diventata un vero e proprio campo di battaglia: una folla di manifestanti ha dato alle fiamme alcune auto e moto nei pressi di un ospedale.
Bloccato l’accesso a internet
L’accesso a internet è stato interrotto in tutto il Bangladesh: lo hanno riferito sia i fornitori del servizio che gli organi di controllo.
Intanto è atteso il discorso alla nazione del capo dell’esercito, il generale Waker-uz-Zaman. “Il generale Waker si rivolgerà alla popolazione alle 14”, ha dichiarato Rashedul Alam, funzionario del servizio comunicazioni.