Continuano gli scontri e le violenze in Gran Bretagna dopo l’accoltellamento a Southport, avvenuto lo scorso 29 luglio. Nel mirino degli esponenti di estrema destra che stanno mettendo a ferro e fuoco le città, finiscono anche le moschee.
L’odio razziale dilaga senza sosta in seguito al drammatico omicidio di tre bambine e il ferimento grave di altre sette persone da parte di un adolescente di origini africane, il 17enne Axel Rudakubana. Il neoeletto premier laburista Keir Starmer ha ribadito con fermezza la volontà di far cessare le violenze.
Gran Bretagna, accoltellamento a Southport: ancora scontri, moschee nel mirino. Oltre 140 arresti
Il clima di terrore e violenze che in questi giorni ha invaso la Gran Bretagna sembra non vedere una fine. Il caos è scoppiato dopo che il 17enne di origine africana Axel Rudakubana ha brutalmente accoltellato a morte tre bambine – ferendo altre sette persone – a Southport, nel nordovest dell’Inghilterra, a 30km dalla città di Liverpool.
La tragedia del 29 luglio 2024 ha fatto spargere a macchia d’olio disordini e scontri in diverse città britanniche, l’odio razziale verso gli immigrati degli esponenti della destra dilaga e sparge terrore tra la popolazione. Diverse moschee presenti sul territorio sono state prese di mira. Il regime di allerta per la sicurezza è sempre più alto.
Nonostante la smentita di eventuali legami tra l’aggressore – accusato di omicidio e tentato omicidio – con l’estremismo islamico, i gruppi xenofobi hanno iniziato a prendere di mira i luoghi di culto musulmani. Solo nelle ultime 48 ore la polizia ha arrestato 147 persone, un numero destinato probabilmente ad aumentare se la situazione non dovesse calmarsi.
Premier Stamer: “Fermeremo i teppisti di estrema destra in Gran Bretagna”
Dopo l’accoltellamento a Southport, nella città di Rotherham centinaia di manifestanti contrari all’immigrazione si sono radunati davanti l’hotel Holiday Inn Express; alcuni hanno appiccato un incendio, distrutto finestre e porte per farsi strada nell’edificio in cui alloggiavano diversi richiedenti asilo. La polizia ha circondato il luogo ed è riuscita a sedare la rivolta. La situazione resta molto tesa soprattutto nel nord-ovest della Gran Bretagna.
Il primo ministro UK Keir Starmer ha condannato le azioni dei “teppisti di estrema destra” e ha assicurato di di fare “tutto il necessario per assicurare alla giustizia questi facinorosi”. Poi ha continuato:
“Porteremo davanti alla giustizia il prima possibile queste persone, costi quel che costi. Questi teppisti se ne pentiranno. Bisognerà arrestare, formulare l’accusa, e mettere in pratica molto rapidamente la custodia preventiva, la condanna e la detenzione”.