Quando si deve pagare una fattura ci si chiede se sia ammesso il pagamento in contanti e, eventualmente, quale importo non superare. La legge non vieta di saldare una fattura in contanti, sia di piccolo che medio importo.
Ancora sono tanti i cittadini che preferiscono la liquidità ai pagamenti elettronici. Nulla di male in questo, ma bisogna tenere presente che, soprattutto durante gli ultimi anni, si è intensificata la lotta all’evasione fiscale. Tra le misure di prevenzione e di contrasto c’è proprio il limite all’utilizzo del contante, con l’obiettivo di prediligere i metodi di pagamento elettronici e tracciabili.
Fino a quale importo è consentito il pagamento delle fatture in contanti?
Limite all’utilizzo dei contanti nel 2024
Soprattutto durante gli ultimi anni, con un’attenzione maggiore alla lotta all’evasione fiscale, sono stati stabiliti limiti molto più stringenti all’utilizzo dei contanti.
Il passaggio normativo di riferimento è l’articolo 49 del Decreto legislativo n. 231, del 21 novembre 2007: meglio noto come decreto antiriciclaggio.
La Legge di Bilancio dello scorso anno ha stabilito per il 2023 che il limite all’utilizzo dei contanti è fissato a 5000 euro. Queste regole restano in vigore anche il per 2024.
Il limite, in verità, sarebbe dovuto scendere a 1000 euro, ma il Governo è intervenuto e ha rialzato il tetto dei pagamenti in contanti, cambiando il trend in atto.
Si può pagare una fattura in contanti
Nel 2024, quindi, il limite all’utilizzo dei contanti è pari a 5000 euro. Di conseguenza, le fatture si possono saldare con liquidità fino a 4999 euro.
Si devono fare due considerazioni. La prima, molto semplicemente, è che le fatture possono essere pagate in contanti. La seconda è che si deve mettere in conto che l’Agenzia delle entrate conosce tutte le operazioni effettuate, grazie alle fatture elettroniche.
Tutti i passaggi di denaro tra i compratori e i venditori, tra i fornitori e chi riceve i servici, sono registrati su dati informatizzati.
In tutto questo mondo tecnologico e informatizzato, l’utilizzo del contante deve sottostare a limiti sempre più stringenti e, se superati, si rischiano anche sanzioni amministrative.
Quindi, una fattura può essere anche pagata liberamente in contante, ma sottostando al limite di 4999 euro.
Cosa si rischia superando tale limite?
Cosa si rischia quando si paga una fattura in contanti
Bisogna prestare molta attenzione a non superare il limite al pagamento in contanti per non incorrere in eventuali rischi. Il Fisco, infatti, fa spesso controlli volti a verificare non solo il reddito, ma anche le detrazioni e le deduzioni eventualmente spettanti.
Quando il fisco mette in dubbio il pagamento di una fattura di beni che danno diritto a detrazioni fiscali, qualora il saldo sia tracciabile, allora è molto semplice dimostrare di averla pagata.
Nel caso in cui il pagamento sia avvenuto in contanti, non sempre è semplice dimostrare che il saldo sia davvero avvenuto e si corre il rischio che il costo non venga riconosciuto.
Cosa fare? Quando una fattura elettronica viene pagata in contanti si deve inserire il codice MP01.
In caso di controlli fiscali, i pagamenti delle fatture effettuate con denaro contante non sempre si possono dimostrare. Infatti, se il contribuente non ha documentato il pagamento delle fatture, questo non può essere accertato e per il Fisco si tratta di fatture non pagate. Qual è la conseguenza? Gli importi saranno imputabili a tassazione.
Si consiglia, quindi, di conservare sempre tutta la documentazione utile a dimostrare l’avvenuto pagamento di una fattura. Ciò sempre, ma soprattutto quando si effettua un pagamento in contanti, non trattandosi di un mezzo tracciabile e facilmente dimostrabile.