Non si calmano le acque in Venezuela dopo le elezioni presidenziali del 28 luglio. I sostenitori del presidente Nicholas Maduro e quelli dell’opposizione sono scesi in strada sabato 3 agosto per nuove manifestazioni di protesta. Nonostante che i dati ufficiali del Consiglio elettorale indichino la vittoria di Maduro, l’opposizione è convinta che il suo candidato, Edmundo Gonzalez Urrutia, sia il vincitore del voto.

Le manifestazioni contro Maduro in Venezuela del 3 agosto 2024

A sei giorni dalle elezioni di sabato 3 agosto, migliaia di venezuelani si sono uniti nella capitale Caracas per partecipare alla manifestazione indetta dall’opposizione per dimostrare il loro sostegno a Edmundo Gonzalez Urrutia. Il blocco antichavista sostiene che Gonzalez sia il vero vincitore delle elezioni e di conseguenza i venezuelani chiedono la trasparenza sui risultati del voto. I dati rivelati dall’opposizione indicano, sull’81,7 per cento dei verbali, la vittoria di Gonzalez con il 67 per cento contro il 30 per cento del presidente venezuelano.

Alle manifestazioni ha fatto un apparizione la leader anti-chavista, Maria Corina Machado, in assenza di Gonzalez. Machado rimane la figura centrale delle forze di opposizione tuttavia era stata esclusa dalle elezioni del 28 luglio. Ha dichiarato che l’opposizione è disposta a negoziare per assicurare al paese un pacifico avvicendamento al potere.

… è giunto il momento della transizione democratica, che siamo disposti a negoziare dove daremo garanzie e incentivi affinché sia ​​ordinata, sostenibile e pacifica.

Secondo quanto riporta il quotidiano El Pais, Colombia, Brasile e Messico hanno proposto un piano di dialogo diretto tra Maduro e Gonzalez. Da queste trattative dovrebbe essere esclusa Maria Corina Machado.

Le proteste a sostegno di Maduro

Lo stesso giorno, anche i chavisti hanno organizzato manifestazioni a sostegno del presidente Maduro a Caracas e in altre località del paese accogliendo l’appello del partito al potere, Partito Socialista Unito. Questo campo respinge i risultati annunciati dall’opposizione che dà la vittoria a Gonzalez.

Altre manifestazioni

Le comunità venezuelane hanno organizzato dimostrazioni anche in Argentina e Spagna. Secondo i media locali, circa 10mila persone si sono radunate alle proteste anti-Maduro in Argentino. A Madrid una manifestazione dell’opposizione ha mirato a chiedere una pressione internazionale su Maduro per il riconoscimento della vittoria di Gonzalez. Alla manifestazione ha partecipato il leader del partito di estrema destra Vox, Santiago Abascal, che ha denunciato che “il popolo venezuelano soffre di una tirannia criminale”.

Manifestazioni simili hanno avuto luogo in Ecuador, Messico, Stati Uniti, Perù, El Salvador, Honduras, Costa Rica, Paraguay e Panama.

I risultati delle elezioni

Venerdì 2 agosto, il Consiglio elettorale venezuelano ha diffuso i risultati ufficiali delle presidenziali. Questi hanno confermato i risultati precedenti. Nicholas Maduro ha ottenuto il 51,9 per cento dei consensi contro il 43,1 di Edmundo Gonzalez. Anche in questo caso il Consiglio ha scelto di non rendere pubblico i conteggi dei voti a livello delle circoscrizioni locali suscitando ulteriori critiche sulla trasparenza.

Dopo gli Stati Uniti, altri 6 paesi hanno annunciato di aver riconosciuto la vittoria di Gonzalez.

Le proteste hanno avuto inizio infatti, all’indomani delle elezioni per esprimere il dissenso contro i primi riusltati pubblicati dall’organo elettorale. I media locali hanno riferito che almeno 19 persone hanno perso la vita nelle proteste contro il regime di Maduro. Il presidente venezuelano ha affermato che 2mila persone sono state arrestate.