Daniele De Rossi è soddisfatto nel post partita della sfida tra la sua Roma e l’Olympiakos giocata a Rieti in uno stadio gremito da oltre 9mila romanisti e terminata 1-1.
L’impronta di gioco della squadra si vede, frutto anche di tanto lavoro con il pallone, ma manca ancora la lucidità negli ultimi metri e nella fase di uscita con la costruzione dal basso dove la squadra ha rischiato qualcosina di troppo.
Migliori in campo il nuovo acquisto Le Fèe, in campo anche per buona parte del secondo tempo, ed il terzino Angelino sul quale il tecnico sembra riporre tanta fiducia. Sprazzi di calcio anche dal nuovo acquisto Soulè, mentre Dovbyk a parte qualche buon movimento non ha avuto palloni giocabili in area di rigore. Sotto tono Paulo Dybala, parso in ritardo di condizione ma sempre più centrale nel nuovo scacchiere tattico della squadra perché per De Rossi deve giocare più vicino alla punta centrale.
Le parole del tecnico nella video intervista.
Roma-Olympiakos 1-1, De Rossi intervista video post partita
De Rossi sottolinea subito che la squadra gli è piaciuta sia nel primo che nel secondo tempo, dove tra l’altro i tifosi hanno potuto vedere in campo per la prima volta insieme Dovbyk, Dybala e Soulè:
“Sia nel primo che nel secondo tempo abbiamo fatto delle cose fatte bene, altre un po’ meno. La cosa che mi è piaciuta meno è essere andati troppo spesso dal portiere: Svilar ha dato troppe palle agli avversari. Quando vengono a prenderci alti continuare a ‘giochicchiare’ è pericoloso, quindi non era facilissimo forse trovare le soluzioni, anche se poi in qualche circostanza siamo usciti bene”.
Il tecnico si mostra uomo squadra e difende la prova di Abraham, in campo nei primi 45’ e sempre più vicino al Milan secondo le ultime voci di mercato:
“No non mi è parso giù di tono. Ha fatto la partita che hanno fatto gli altri e l’ho visto bene. Non è facile essere brillanti in 45 minuti ma devo fare le sostituzioni e devo far giocare tutti, quindi assolutamente non l’ho visto fuori dal gioco”.
Un grazie speciale l’ex capitano lo dedica, poi, ai tifosi, un vero e proprio esodo quello verso Rieti:
“Tifosi splendidi anche stasera, sono stati fantastici. Sapevamo che ci sarebbe stata una risposta importante, eravamo contenti. Anche gli ultimi due acquisti hanno portato un po’ più di entusiasmo, possiamo dire anche tanto entusiasmo (ride n.d.r.). Siamo contenti, ci mancava giocare davanti ai nostri tifosi e non vediamo l’ora di farlo per le partite che contano”.
Tifosi tra i quali era presente anche il presidente del IV Municipio di Roma, Massimiliano Umberti, che a TAG24 ha annunciato per la prossima settimana il possibile inizio degli sgomberi nell’area dove sorgerà il nuovo stadio.
Quest’oggi per il tecnico era la prima amichevole dove aveva quasi tutta la rosa disposizione a parte Paredes. Si sono viste tante indicazioni tattiche nel secondo tempo con Soulè e Dybala insieme in una sorta di 4-2-3-1 che può essere una soluzione anche nell’arco del campionato:
“Sì, assolutamente. Può essere una soluzione e dobbiamo lavorarci di più, l’abbiamo provata ancora poco perché Matias ha lavorato pochi giorni con noi. Dobbiamo far sì che i nostri automatismi siano così oliati da poter alternare 4-3-3 e 4-2-3-1 o anche altre soluzioni. Dipende anche dall’avversario, dalla partita e da che altezza e intensità vogliamo difendere. Levare un centrocampista a volte può portarti a essere un po’ scoperto”.
Il tecnico loda Enzo Le Fèe, oggi migliore in campo, ma sottolinea lo straordinario lavoro fatto dalla società in questa campagna acquisti:
“Lui mi piace, ma nessuno mi deve conquistare. Per voi sui giornali da giugno ne abbiamo comprati 150, ogni giorno esce fuori un giocatore nuovo da comprare e un giocatore nuovo da vendere. Noi siamo sereni, nessuno mi deve conquistare. Se abbiamo preso Le Fèe è perché pensiamo che sia un giocatore importante. Se oggi avesse giocato meno bene di quanto ha giocato io sarei tranquillo perché so il valore del giocatore. Poi ovvio, se gioca bene come oggi siamo tutti più contenti. È un ragazzo che si impegna e che lavora bene. Forse è arrivato prima degli altri e anche per questo è andato in condizione prima degli altri, ma siamo contentissimi di lui”.
Dal mercato arriveranno altri regali secondo De Rossi
Il tecnico invita alla calma invece su Dovbyk che è arrivato da pochissimo, ma comunque ha voluto testarlo con Dybala e Soulè:
“Ho provato a vederli, ma non è scritto che giocheranno sempre insieme. Ho la fortuna di avere una società alle spalle che fa questo tipo di investimenti e io ho la pazienza di aspettarne anche altri. Questa società vuole fare le cose per bene. Dobbiamo arrivare al punto che chiunque giocherà, il livello della squadra resterà sempre lo stesso”.
La parola d’ordine deve essere mantenere la continuità:
“Sì, siamo legati tanto ai risultati. Dobbiamo migliorare la media punti dello scorso anno e la posizione in classifica, con le altre che saranno agguerrite. Dal punto di vista societario stiamo facendo dei colpi importanti, alcuni si sbloccano più facilmente, mentre per altre – come quella di Dovbyk – c’è stato bisogno del Presidente Dan”.
Tra i migliori in campo anche Angelino, che sembra giocare più da terzo centrale:
“Su Angelino, se si vuole costruire 3+2 qualcuno si deve inserire lì in mezzo e lui lo ha già fatto ed è stato super disponibile”.
Il tecnico chiarisce anche le sue parole sulla squadra fatta per settembre visto che il campionato parte il 18 agosto:
“Se fossero arrivati tutti il 7 luglio sarei stato più contento però a volte bisogna scegliere, se li vuoi facili da comprare che arrivano il 10 luglio oppure più difficili ma che arrivano dopo. Ci sta che si possa essere un po’ in ritardo, siamo nella stessa barca con molte altre squadre. Per noi è una stagione in cui dovremo ricostruire, potrebbe essere che il numero di giocatori che arriveranno entro il primo settembre sarà superiore a quelli che inserirà l’Inter perché squadre così hanno meno da cambiare”.