L’Inter sembrava voler fare sul serio, ma la prima offerta concreta per Albert Gudmundsson al Genoa l’ha presentata la Fiorentina. Il calciatore islandese si è messo in luce nelle ultime due stagioni ed ha attirato l’attenzione dei club più importanti di Serie A. Gilardino spera ancora di non doverci rinuciare, ma la sensazione è che per il grifone trattenerlo potrebbe diventare complicato. Palladino ha richiesto l’attaccante rossoblù, considerato il sostituto perfetto, in caso di partenza di Nico Gonzalez. La Fiorentina è partita all’assalto, ma il Genoa vuole davvero cedere Gudmundsson? L’ex bandiera del grifone, Claudio Onofri, commenta il mercato e l’eventuale cessione dell’islandese, in esclusiva a Tag24.
Fiorentina all’assalto, ma il Genoa vuole cedere Gudmundsson? Risponde Claudio Onofri
D: Negli ultimi giorni si parla in maniera sempre più insistente della cessione di Gudmundsson, conteso tra Inter e Fiorentina: il Genoa è davvero pronto a cedere il suo gioiello più importante?
R: Non so se il Genoa sia pronto, ed è chiaro che si tratta del suo giocatore più forte in assoluto delle ultime due stagioni. Perdendo un nome così, dovresti poi cercare di sostituirlo con un nome altrettanto importante, ma non sarà di certo semplice. Si può considerare anche l’aspetto tattico. Paradossalmente un calciatore del genere andava quasi a sfavore rispetto al modo di interpretare il gioco da parte di Giardino. Non è una vera seconda punta, ma uno che spazia per tutto il campo in maniera indistinta. Spesso infatti il centravanti resta solo e quindi se dovesse partire, il Genoa potrebbe compensare l’uscita del suo giocatore più importante, con un atteggiamento tattico diverso. Potrebbe mettere due punte lì davanti con l’inserimento di un trequartista. In ogni caso, una cessione del genere farebbe soffrire la tifoseria.
D: Si è partiti da una valutazione di 35-40 milioni di euro ma adesso si parla di circa 20 per un prestito oneroso. Quanto vale Gudmundsson?
R: Questa è una bella domanda, ma per considerare il valore del cartellino bisogna fare due discorsi. Da una parte ci sono il rendimento, l’aspetto tecnico e il miglioramento del calciatore, che fanno schizzare la richiesta ai 35-40 milioni. Dall’altra però c’è il problema extracampo e la denuncia che lo ha coinvolto.
D: Questo aspetto ne condiziona l’eventuale cessione?
R: Direi proprio di sì, anche perché in un’operazione del genere non si può non tener conto di quello che potrebbe accadere. È chiaro però che al livello prettamente calcistico è un calciatore che vale molto. Parliamo di un giocatore che ha già dimostrato di essere pronto per il salto di qualità e per approdare in una squadra di primissimo livello. Non so che tipo di accordo si farà, ma parliamo Comunque di un grandissimo.
D: In questo momento lo vedi più vicino alla Fiorentina, rispetto all’Inter?
R: Mi sembra che la Fiorentina in questi ultimi giorni abbia fatto degli importanti passi in avanti e che ci sia un interesse davvero concreto. Non mi stupirei però di vederlo alla Juventus, piuttosto che al Milan o all’Inter. Gudmundsson vale quel livello.
D: Con la viola si può creare una sorta di effetto domino in caso di partenza di Nico Gonzalez?
R: Penso proprio di sì, la viola sta aspettando proprio la possibile cessione di Nico. In quel caso avrebbe sicuramente i soldi da investire su Gudmundsson.
Mercato e obiettivi del Genoa
D: Come valuti il mercato fatto finora dal Genoa?
R: Se tu vuoi mantenere quello che hai fatto egregiamente quest’anno, al di là del discorso Gudmundsson, non c’era da fare tantissimo. Va trovato un vice Badelj, e comincia ad andare su con gli anni e sono sicuro che la società ci stia lavorando. Vitinha è un giocatore che ha potenzialità importanti e può diventare un crack il prossimo anno. Ha caratteristiche completamente diverse rispetto agli altri, ma non c’è dubbio sul suo valore. Poi bisognerà vedere se si riesce a mantenere Retegui. A quel punto il Genoa avrebbe una grande coppia d’attacco, potenzialmente da club delle prime 10 posizioni in classifica.
D: da chi ti aspetti di più?
R: Frendrup è un giocatore meno chiacchierato degli altri, ma come utilità è uno dei primi in senso assoluto. Vedremo se si deciderà di fare qualcos’altro dietro, in base anche agli infortuni dell’ultimo periodo. Obiettivamente il Genoa rischia di trovarsi già da subito in emergenza.
D: L’obiettivo stagionale quindi è quello di riconfermare quanto fatto di buono nella scorsa stagione?
R: Assolutamente sì, e sarebbe già un grandissimo risultato. È chiaro che all’interno di un campionato può succedere di tutto e di più. Si dovrà sicuramente migliorare al livello di organizzazione e in questi giorni ho visto Gilardino lavorare su un pressing molto alto. Lo scorso anno era una squadra più accorta è prudente, ma probabilmente ora vedremo qualcosa di diverso. Se migliora l’organizzazione e il gioco, magari può arrivare qualche risultato ancora più eclatante. Io comunque mi accontenterei di quanto ho visto di buono l’anno scorso.