Passione, identità, tradizione e, soprattutto, un forte legame con la propria gente. Caratteristiche che nel calcio moderno si notano ormai con minor frequenza rispetto al passato ma che, al tempo stesso, vanno spesso incontro a piacevoli eccezioni. Tra queste c’è sicuramente l’iniziativa del Luton Town, squadra appena retrocessa dalla Premier League, che ha deciso di agevolare la propria tifoseria. Ma perché il Luton Town giocherà con la stessa maglia anche nella prossima stagione? La motivazione è alquanto nobile e, certamente, lascerà sodisfatti i tifosi degli “Hatters” che -in vista del nuovo campionato- non dovranno pensare all’acquisto di una nuova maglia. Il club inglese, infatti, indosserà la stessa casacca per la seconda stagione consecutiva, una scelta dipesa principalmente da due fattori come la sostenibilità e il rispetto per i tifosi. La decisione della società guidata da David Wilkinson potrebbe ben presto rappresentare un precedente per altre squadre, scopriamo insieme il perché.

Perché il Luton Town giocherà con la stessa maglia anche nella prossima stagione? La spiegazione

Nel calcio moderno il merchandising è diventato un fattore fondamentale, soprattutto in termini di crescita economica e visibilità. Dal Barcellona al Real Madrid, dal Milan alla Juventus, novità che ogni anno riguardano da vicino ogni tifoso e che, spesso, vanno incontro anche a critiche oggettive. Design innovativi, cambiamenti anche radicali e anche piacevoli sorprese…proprio come il Luton Town. La squadra inglese, durante il prossimo campionato di Championship, indosserà infatti la stessa maglia dell’ultima stagione, niente cambiamenti per la felicità dei tifosi e, soprattutto, dell’ambiente. La scelta degli “Hatters” (i cappellai in italiano, per quattro secoli l’industria più fiorente della città) è dipesa, come detto, da due fattori: il rispetto e il legame verso i propri i tifosi e la sostenibilità ambientale.

La continua produzione di nuove maglie porta, ogni anno, a un significativo impatto ambientale sia in termini di risorse utilizzate che di emissioni di carbonio. Ridurre la frequenza dei cambi di divisa potrebbe quindi portare a pratiche di sviluppo, anche commerciale, molto più sostenibili e responsabili. Senza tralasciare ovviamente il legame con la tifoseria che, percorrendo questa strada, potrà sentirsi maggiormente legata alla maglia della propria squadra in termini di affezione e, in secondo luogo, di ritorno economico. Un precedente importante tuttavia già praticato in un altro sport come il basket e, nello specifico, in una delle leghe più importanti al mondo come l’NBA. Il Luton Town, nel frattempo, ha deciso di apportare questa piccola – ma grande- novità anche nel mondo del calcio.

La stagione del Luton Town

Il Luton Town, città situata a circa 50 km a nord di Londra, si appresta a ripartire dalla Championship. La squadra guidata da Rob Edwards ha dovuto fare i conti con un rendimento non proprio costante al cospetto di una realtà decisamente competitiva come la Premier League. Un andamento che, alla fine, è costato al club la retrocessione nella seconda serie del calcio inglese.

La nuova stagione ripartirà venerdì prossimo, esattamente il 9 agosto, ma vedrà gli “Hatters” scenderà in campo soltanto il lunedì successivo, 12 agosto, per la prima sfida casalinga della stagione contro il Burnley, altra squadra retrocessa presente ai nastri di partenza della prossima Championship.