Cos’è la truffa del finto tumore? È noto come i truffatori ormai non si facciano più alcuno scrupolo nel tentare di ottenere denaro in modo illecito. L’ultimo caso registrato però tocca direttamente la sfera personale della vittima.

È accaduto pochi giorni fa in provincia di Bergamo, dove un’anziana signora è stata raggiunta da una strana telefonata. L’interlocutrice affermava di essere la figlia e che le ultime analisi mediche avevano evidenziato una forma particolare di tumore. La donna si è allarmata, anche per le patologie pregresse che avevano colpito la figlia stessa, e per poco non è caduta in trappola.

Sebbene siano ancora pochi i casi registrati dalle forze dell’ordine sul nostro territorio, è bene approfondire come funzioni la truffa del finto tumore per sapersi difendere.

Cos’è la truffa del finto tumore: come funziona

La tecnica di raggiro è purtroppo molto simile ad altri casi ormai conclamati. La vittima viene contattata telefonicamente da un criminale che finge di essere una sua partente cara e che annuncia di aver ricevuto la terribile notizia di una malattia.

Come ovvio che sia, nell’ascoltare queste parole la vittima viene colta da un profondo stato di agitazione e sconvolgimento. E il truffatore fa proprio leva su questo aspetto per ottenere il suo obiettivo.

In genere l’interlocutore non ha informazioni ben precise sulla vittima e cerca di rafforzare la sua versione con elementi via via attinti nella telefonata. La voce è rotta dal pianto, in modo da celare al meglio la sua vera identità.

La vittima frastornata chiede d’istinto maggiori dettagli sulla diagnosi di tumore e potrebbe inavvertitamente rivelare il nome di battesimo della persona cara.

A quel punto il truffatore arriva al dunque: la malattia, seppur gravissima, è guaribile grazie ad un trattamento sperimentale.

La terapia consiste in tre punture, che però hanno ognuna il costo di 5.000 euro. L’interlocutore allora incalza la vittima chiedendo l’aiuto economico per intraprendere la cura che le salverebbe la vita. La cessione dei soldi deve avvenire però in contanti e senza contattare direttamente l’ospedale.

Può capitare che la vittima, presa completamente dal panico, non rifletta sul contenuto della chiamata e arrivi dunque a credere che il proprio caro sia ormai in fin di vita.

Come difendersi

Questo tipo di truffa rientra in una casistica più ampia nella quale la vittima è contattata telefonicamente. Qualche tempo fa la tecnica più usata era quella di comunicare il coinvolgimento penale a seguito di un terribile incidente stradale.

Sempre fingendosi un parente stretto, il criminale invogliava la vittima a cedere un’ingente somma monetaria al fine di pagare la cauzione dagli arresti per aver causato il sinistro.

Sia in quel caso che nel tentativo di truffa del finto tumore, la prima mossa per capire se si tratta di un fatto reale è quella di verificare l’identità dell’interlocutore. A tal fine possono essere formulate domande precise e private, le cui risposte non possono essere note ai truffatori.

Capita però di essere presi completamente dall’agitazione e di essere instradati nella conversazione da parte dei criminali.

Sarebbe pertanto opportuno contattare i famigliari con altro telefono, mentre si ha ancora in chiamata il truffatore. I veri parenti tranquillizzeranno la vittima, poiché non esiste alcuna diagnosi di tumore.

Se, infine, non si ha la prontezza di smascherare il raggiro o di verificare l’identità dell’interlocutore, il campanello d’allarme deve scattare al momento della richiesta di soldi in contanti o addirittura gioielli in oro.

A questo punto dev’essere palese che si tratti di un tentativo di ottenere il vostro denaro in maniera illecita e che la salute di un vostro caro è stata solo un espediente riprovevole per raggiungere tale scopo.

Non appena vi siate tranquillizzati, è consigliabile denunciare l’episodio alle forze dell’ordine in modo che possano effettuare le dovute indagini al fine di individuare ed arrestare la banda criminale.