Il Comitato nazionale democratico ha annunciato venerdì 2 agosto che la vicepresidente Kamala Harris ha ottenuto i voti necessari per aggiudicarsi la nomination democratica. La votazione è iniziata l’1 agosto e continuerà fino al 5 agosto. Con l’ufficializzazione della sua candidatura, Harris diventerà la prima donna nera e la prima asiatico-americana a guidare la lista di uno dei grandi partiti degli Usa.
Harris ottiene la nomination democratica, presto arriva l’annuncio del candidato vicepresidente
I delegati del Partito democratico hanno dato il via al voto virtuale per eleggere ufficialmente il candidato presidente del partito. Il giorno dopo l’inizio delle votazioni, il presidente del Comitato nazionale democratico, Jaime Harrison, ha annunciato che Kamala Harris ha ottenuto il numero necessario di sostenitori tra i delegati.
Harris si è aggiudicata venerdì il sostegno di 2.350 voti su 1.976 necessari per assicurarsi la nomination. Un totale di 3.923 delegati democratici hanno annunciato l’intenzione di votare per Harris, corrispondente al 99 per cento dei partecipanti.
La votazione continuerà fino al lunedì 5 agosto e, infatti, Harris ha dichiarato che accetterà la nomination ufficialmente la prossima settimana:
Sono onorata di essere il presunto candidato democratico alla presidenza degli Stati Uniti. Accetterò ufficialmente candidatura la prossima settimana, una volta chiuso il periodo di voto virtuale.
Verso la convention democratica
Tradizionalmente i partiti politici votano per la nomination del candidato presidente durante la convention ma questa volta il partito ha scelto di anticipare la votazione a causa di una legge dell’Ohio. Questa regola, successivamente modificata, che prevedeva che i candidati venissero formalmente nominati 90 giorni prima del voto per comparire nella scheda elettorale. Come precedentemente annunciato, il candidato presidente sarà ufficializzato entro il 7 agosto.
Kamala Harris e il candidato vicepresidente si incontreranno comunque con i delegati alla convention democratica che si terrà dal 19 al 22 agosto. Harris ha affermato:
Verso la fine di questo mese ci riuniremo a Chicago, uniti come un unico partito, dove avremo l’opportunità di celebrare insieme questo momento storico.
La scelta del vicepresidente
Finora, diversi nomi sono stati pronunciati come possibili candidati alla vicepresidenza. Tra questi, sin dal ritiro di Joe Biden, compare la governatrice del Michigan, Gretchen Whitmer. Whitmer è stata rieletta nel 2022, e la sua vittoria è particolarmente degna di nota, poiché il Michigan è uno degli “swing states”, ovvero stati che non hanno una tradizione consolidata nel votare per un particolare partito politico. La governatrice del Michigan ha smentito le voci sulla sua possibile candidatura.
Un altro nome è quello del governatore della California, Gavin Newsom. Sebbene Newsom sostenga la candidatura di Harris, la sua possibile nomina alla vicepresidenza sembra poco praticabile. Secondo il 12esimo emendamento della Costituzione statunitense, è proibito che un presidente e un vicepresidente provengano dallo stesso stato. Questo ostacolo potrebbe essere superato solo se uno dei due cambiasse residenza.
Il nome del segretario ai Trasporti, Pete Buttigieg, ha entusiasmato gli utenti del web. Buttigieg, che nel 2020 aveva corso per la nomination democratica, rappresentava un passo storico come il primo uomo apertamente gay a lanciare una campagna presidenziale. Dopo essersi ritirato dalla corsa per la nomination, è diventato anche il primo segretario di gabinetto LGBTQ+ confermato dal Senato nella storia americana. Per molti, una coppia Harris-Buttigieg potrebbe scrivere una nuova pagina nella storia politica. Inoltre, Buttigieg è noto per le sue risposte incisive contro gli avversari e per la sua preparazione, che lo renderebbero un avversario formidabile per il candidato vicepresidente repubblicano, JD Vance.
L’ultimo nome di cui si parla è il governatore della Pennsylvania, Josh Shapiro. Anche Shapiro ha sconfitto un avversario repubblicano in uno swing state. Il governatore sostiene la candidatura di Kamala Harris e, dato che Harris inizierà il suo prossimo tour a Philadelphia, in Pennsylvania, alcuni ritengono che questo possa essere un indizio sulla possibile scelta di Harris.