Pensione di vecchiaia: 5, 15, 20 anni di contributi. La tripla faccia di un trattamento ordinario accessibile a 64, 67 o 71 anni. Come a dire, si andrà in pensione con una combinazione personalizzata quest’anno o il prossimo anno. Su per giù, la base contributiva ordinaria è quella di 20 anni, per poi scendere a 15 o 5 in presenza di specifiche condizioni e deroghe. Vediamo insieme la combinazione personalizzabile della pensione di vecchiaia.

Pensione di vecchiaia: 5, 15, 20 anni di contributi

Sulla pensione di vecchiaia ordinaria ci sono regole precise, senza molte variabili che incidano sulla richiesta, per cui la misura ammette (quasi) tutti i lavoratori che ne richiedono l’accesso, se soddisfano i requisiti.

Le poche variazioni legate alla pensione di vecchiaia sono imputabili all’applicazione delle tre deroghe Amato. La cui analisi porta alcuni lavoratori all’uscita dal lavoro a 67 anni di età con 15 anni contributivi, ovvero 780 settimane.

La normativa per la pensione di vecchiaia è chiara: l’INPS ammette al trattamento i lavoratori che compiono 67 anni di età e hanno almeno 20 anni di contributi fino al 2026. In fondo, il pilastro del sistema previdenziale italiano fonda le sue radici su un sistema che permette la modifica del requisito contributivo, lasciando poco spazio (se non pochissimi casi rarissimi) alle variazioni del requisito anagrafico.

Peraltro, a incidere sul valore dell’assegno è se il primo accredito è avvenuto prima o dopo il 1996. Come noto, i lavoratori che richiedono il trattamento liquidato nel sistema contributivo devono considerare anche che il valore della pensione non sia inferiore all’assegno sociale.

 Quanto ammonta la pensione con 15 anni di contributi?

Le regole per andare in pensione possono variare significativamente a seconda che si appartenga al sistema contributivo o retributivo, influenzando sia l’età di pensionamento che gli anni di contributi necessari. Come riportato da InvestireOggi.it, il requisito contributivo previsto per l’accesso alla pensione di vecchiaia può oscillare da 5, 15 o 20 anni, così come il requisito anagrafico può comprendere un’età tra 64 e 71 anni.

Dall’altra parte, va detto che coloro che raggiungono l’importo minimo di pensione devono considerare anche un assegno pari a 1,5 volte il trattamento minimo.

Le pensioni di vecchiaia a 64 anni, per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1995

Il sistema previdenziale permette a chi ha iniziato a lavorare dopo il 1995 di andare in pensione anticipata a 64 anni, ma solo se l’importo della pensione è sufficientemente alto. Le lavoratrici con figli possono accedere alla pensione anticipata con requisiti più favorevoli.

In particolare, di seguito i requisiti riassunti nel seguente schema:

 Pensione anticipata per contributivi puri

Un’opzione specifica del sistema previdenziale italiano riguarda coloro che hanno iniziato a maturare un’anzianità contributiva dopo il 31 dicembre 1995, denominati “contributivi puri”. Ecco la spiegazione dettagliata della pensione anticipata contributiva: