Il sospettato dell’atroce attacco con coltello a Southport ha finalmente un nome: Axel Rudakubana. Lunedì 29 luglio, tre bambine sono state uccise in un accoltellamento avvenuto in una scuola di danza, dove si stava tenendo una festa a tema Taylor Swift. Nell’attacco sono state colpite undici persone. Due bambine di 6 e 7 anni sono decedute il giorno stesso, mentre un’altra di 9 anni ha perso la vita il giorno dopo a causa delle ferite riportate.
Il giorno dell’attacco, la polizia inglese ha annunciato di aver arrestato un 17enne. A partire da martedì 30 luglio, sono scoppiati disordini che hanno preso di mira moschee e centri per i migranti. Le autorità hanno attribuito gli atti di violenza alla disinformazione diffusa sui social media riguardante l’identità e il movente del sospettato. I giudici hanno annunciato il nome dell’autore della strage solo giovedì 1 agosto nel tentativo di fermare i disordini.
Chi è Axel Rudakubana
L’identità del sospettato dell’attacco a Southport in Inghilterra è stata rivelata giorni dopo l’incidente, a seguito della revoca delle restrizioni. Il 17enne è stato identificato come Axel Muganwa Rudakubana.
Rudakubana è nato a Cardiff, in Galles, e compirà 18 anni mercoledì 7 agosto. I suoi genitori sono originari del Ruanda e risiedono attualmente nella città portuale di Banks, Lancashire. Secondo quanto riportato dal quotidiano britannico The Mirror, la famiglia aveva lasciato Cardiff nel 2013 dopo che il padre di Rudakubana aveva ottenuto un nuovo lavoro come tassista. La madre è casalinga.
Il processo
Rudakubana è accusato di omicidio e tentato omicidio. È comparso in tribunale l’1 agosto. I giudici hanno deciso di rivelare l’identità del ragazzo dopo la diffusione di informazioni false e dichiarazioni errate su di lui, tra cui l’infondata affermazione che fosse un immigrato musulmano. Queste informazioni errate hanno scatenato scontri in diverse città inglesi tra i gruppi di estrema destra e gli agenti di polizia. Secondo i media locali, le autorità avevano inizialmente previsto di mantenere anonima l’identità del giovane fino al compimento dei 18 anni, la prossima settimana, per garantire la sicurezza dei suoi genitori e del fratello maggiore di 20 anni.
Il 17enne ha rifiutato di confermare il suo nome e indirizzo durante le udienze in tribunale. È stato rinviato ad un istituto di detenzione minorile. Rudakubana dovrà comparire nuovamente in tribunale nel mese di ottobre.