La fronda anti-Renzi si allarga. Dopo i quasi 250 amministratori e dirigenti territoriali di Italia Viva, oggi – 2 agosto 2024 – anche gli esponenti del gruppo Europa e estero del partito presieduto da Matteo Renzi hanno deciso di prendere carta e penna per chiedere la convocazione di un congresso straordinario per discutere del riposizionamento del partito in ambito nazionale e soprattutto per il rinnovo della presidenza.

Insomma, anche i dirigenti in Europa e all’estero mettono in discussione la leadership dell’ex presidente del Consiglio e chiedono un confronto interno per trasferire nell’agone congressuale lo scontro tra renziani e non che, in questi giorni, tiene banco sui giornali.

Alla base della ‘contestazione’ la sconfitta alle Elezioni Europee dell’8 e 9 giugno, ma soprattutto il riposizionamento in ambito nazionale che Matteo Renzi sembra aver già deciso, senza ritenere necessario un ulteriore passaggio con gli iscritti al partito.

Italia Viva, si allarga la fronda anti-Renzi: i dirigenti Europa e estero chiedono il Congresso

Per volere del suo leader, in queste ultimissime settimane, Italia Viva ha fatto un passo a sinistra per prendere parte al percorso di costruzione di un fronte progressista di centrosinistra, insieme alla segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein e agli altri leader di centrosinistra.

Una scelta che ha – evidentemente – causato molti mal di pancia all’interno del partito che, attualmente, è spaccato in due, tra quanti sostengono la linea del loro leader e quanti, invece, non la condividono e chiedono un congresso. A chiedere il congresso tanti esponenti di spicco del partito. Un gruppo che nelle ultime ore può contare anche sugli esponenti di Italia Viva Europa, che oggi ha chiesto al presidente Renzi di convocare un congresso straordinario per la definizione della linea politica.

“Visti i risultati delle elezioni europee e la necessità di chiarire la strada futura per Italia Viva, la quasi totalità dei dirigenti di Italia Viva in Europa e all’estero chiede di indire per l’autunno un congresso straordinario per il rinnovo della Presidenza Nazionale e per decidere la linea politica del partito”.

Si legge nella nota diffusa sui suoi canali social dal gruppo Europa ed Estero.

In ballo ci sono le imminenti elezioni regionali in Liguria, Emilia Romagna e Umbria, che si terranno in autunno e dove Italia Viva, coerentemente con la ‘scelta di campo’ annunciata da Matteo Renzi nell’ultima puntata della sua newsletter settimanale, farà parte della coalizione di centrosinistra in tutte e tre le regioni.

Congresso Italia Viva, Fregolent: “Richieste senza senso solo per un pò di visibilità”

Se tanti sono i big del partito in disaccordo con questa scelta e di conseguenza in odore di cambio di casacca, tanti altri, invece, appoggiano la linea dettata da Renzi.

Tra i fedelissimi del leader di Italia Viva, la senatrice Silvia Fregolent che, raggiunta telefonicamente da Tag24.it, definisce le polemiche degli ultimi giorni “una grande stupidaggine” e sulla richiesta di congresso, avanzata da alcuni esponenti del gruppo Europa e estero, dichiara:

“C’è un Governo che non è adatto a governare e c’è qualcuno che non ha di meglio da fare che chiedere congressi che non hanno alcun senso. Ci sarà un’assemblea a settembre e le persone, da statuto, potranno dire la loro. Tutto il resto è cercare un po’ di visibilità perché evidentemente non hanno proposte concrete da fare. Tutto questo è abbastanza noioso e francamente poco interessante per chi cerca di far politica in maniera seria”.

Insomma, la linea del partito è stata delineata e a per un confronto occorrerà attendere l’Assemblea Nazionale dopo le vacanze estive.

“Chi non è d’accordo ha tutto il diritto di farsi sentire in tutte le sedi, a cominciare dall’Assemblea Nazionale di settembre”.

Scriveva Renzi, pochi giorni fa nella sua enews, in cui tra l’altro diceva di comprendere l’eventuale decisione di chi, in disaccordo, con il nuovo corso di Italia Viva, decidesse di guardare ad un “accordo con Azione, altri a Forza Italia, altri a un Terzo polo autonomo”.