I cyber attivisti Anonymous hanno dichiarato guerra a Nicholas Maduro. Il gruppo ha attaccato il presidente venezuelano accusandolo di frode elettorale dopo il voto dello scorso 28 luglio. Anonymous ha bloccato decine di siti ufficiali del regime in difesa del popolo venezuelano.

Venezuela, Anonymous ha oscurato i siti web del regime di Maduro

Mercoledì 31 luglio, Anonymous ha lanciato una campagna contro Nicolas Maduro. Il gruppo di cyberattivisti ha bloccato il sito della presidenza venezuelana e altri 44 siti web. Secondo il gruppo, Maduro avrebbe commesso frodi elettorali durante le elezioni presidenziali del 2024.

I cyberattivisti hanno annunciato in un post su X che gli attacchi proseguiranno:

Le azioni oppressive del vostro regime hanno innescato la nostra risposta. Gli attacchi informatici ai vostri siti web sono solo l’inizio. Il cambiamento sta arrivando!

Le proteste contro Maduro

Il Consiglio elettorale ha proclamato Nicolas Maduro vincitore delle elezioni di domenica 28 luglio. Maduro, che è salito al potere nel 2013, ha ottenuto il suo terzo mandato consecutivo e guiderà il Venezuela fino al 2030. Tuttavia, il risultato delle elezioni è stato aspramente criticato, poiché i conteggi dei voti a livello delle circoscrizioni locali non sono stati ancora resi pubblici. Questi verbali devono essere diffusi entro tre giorni dalle elezioni.

Sono scoppiate proteste diffuse per denunciare presunti brogli elettorali e per chiedere maggiore trasparenza sui risultati. Durante le manifestazioni, sono state arrestate oltre 1200 persone. Diversi paesi hanno deciso di non riconoscere la vittoria di Maduro, mentre gli Stati Uniti hanno ufficialmente riconosciuto la vittoria del candidato dell’opposizione, Edmundo Gonzalez Urrutia:

Date le prove schiaccianti, è chiaro agli Stati Uniti e, soprattutto, al popolo venezuelano, che Edmundo González Urrutia ha vinto la maggioranza dei voti nelle elezioni presidenziali venezuelane del 28 luglio.

Oltre agli Stati Uniti, non riconoscono la vittoria di Maduro anche Colombia, Argentina, Ecuador, Costa Rica, Guatemala, Paraguay, Panama, Repubblica Dominicana e Uruguay. Nella giornata di oggi, 2 agosto, anche l’Argentina ha annunciato di aver riconosciuto Gonzalez come presidente eletto del Venezuela.