Una polemica che non accenna a diminuire o perdere d’intensità. L’incontro di boxe tra la pugile algerina Imane Khelif e l’italiana Angela Carini alle Olimpiadi di Parigi 2024 continua a scatenare interventi e commenti. Nella schiera di chi è convinto che il combattimento sia stato sleale si inscrive anche Martina Navratilova.

L’ex campionessa di tennis, una delle prime stelle dello sport a rivelare la propria omosessualità, ha duramente contestato la decisione del Cio di far competere l’atleta algerina nella competizione femminile.

Ecco chi è Martina Navratilova, la sua vita privata e la sua straordinaria carriera nel tennis, e cosa ha detto sul caso Khelif.

Chi è Martina Navratilova? La moglie e i figli della campionessa cecoslovacca naturalizzata statunitense

Martina Navratilova nasce il 18 ottobre del 1956 a Revnice, città della Repubblica ceca. Il suo cognome era, alla nascita, Subertova ma, dopo il divorzio dei genitori, decide di prendere il cognome del suo patrigno, Miroslav Navratil, suo primo istruttore di tennis, aggiungendo il suffisso femminile ‘ova’.

Raggiunta la maggiore età, la giovane Navratilova lascia il suo Paese natale, la Cecoslovacchia, per sfuggire dal controllo del regime comunista richiedendo, contestualmente, la cittadinanza statunitense, che ottiene nel 1981. Poco tempo dopo, annuncia pubblicamente la propria omosessualità, destando non poco scalpore dal momento che nello sport, soprattutto ad alti livelli, una simile onestà non è di certo cosa comune.

A lasciare il segno, però, non sono tanto le sue vicende private (tra cui una turbolenta relazione con Judy Nelson, madre di famiglia con la quale l’atleta ebbe una lunga love story dal 1983 al 1991, conclusasi con un difficile processo) quanto i suoi straordinari risultati sportivi.

Numerosi i record da lei detenuti e ancora imbattuti, tra cui:

  • record per il maggior numero di titoli vinti (344)
  • maggior numero di titoli vinti in singolare (167)
  • maggior numero di titoli vinti in doppio (177)

Sono, poi, 59 i tornei del Grande Slam da lei conquistati tra singolare, doppio e doppio misto. Con quello vinto agli US Open del 2006 in doppio misto a quasi cinquant’anni, la Navratilova diventa ,inoltre, la tennista più anziana (si a tra i maschi che tra le donne) ad aver vinto un trofeo dello Slam.

Nel dicembre 2014 sposa Julia Lemigova, ex Miss Unione Sovietica nel 1990 con la quale aveva una relazione dal 2006. Le due vivono insieme a Miami dal 2008 e hanno due figlie, avute dalla Lemigova in precedenti relazioni.

La lotta contro il tumore, sconfitto due volte

Nella sua vita è costretta ad affrontare non soltanto le avversarie sui campi da tennis di mezzo mondo (storica, in questo senso, la sua rivalità con Chris Evert) ma anche la malattia che per due volte minaccia la sua salute.

La prima volta nel 2010, quando le viene diagnosticato un cancro al seno, per fortuna in una forma non invasiva e curato con una lumpectomia, una rimozione chirurgica parziale di una parte del tessuto mammario.

La seconda lo scorso anno, ma questa volta in una forma decisamente più aggressiva che la colpisce nuovamente al seno e anche alla gola. Una ricaduta dalla quale la campionessa esce nuovamente vincitrice, annunciando la regressione dei due tumori dopo le cure.

Navratilova contro il Cio per l’incontro tra Khelif e Carini alle Olimpiadi di Parigi 2024, ecco cosa ha detto

In passato, la Navratilova ha espresso più volte la sua contrarietà alla partecipazione di atlete trans nelle competizioni internazionali femminili.

Nelle ultime ore, l’ex campionessa ha preso la parola sui social per criticare apertamente la decisione del Cio (il Comitato Olimpico Internazionale) di ammettere la pugile algerina Imane Khelif nel torneo di boxe femminile per le Olimpiadi in corso a Parigi.

Commentando la sconfitta per abbandono della pugile italiana Angela Carini, che ha incrociato i guantoni proprio con la Khelif negli ottavi di finale, la Navratilova ha condannato la decisione di chi ha reso possibile il combattimento, alludendo chiaramente ai vertici del Cio:

“Deplorevole. Tutto questo non finirà bene per le persone al potere che hanno permesso che ciò accadesse”.

Inoltre, l’ex tennista ha condiviso sui suoi canali social una serie di commenti molto duri nei confronti del Cio e della sua decisione, compreso quello della scrittrice J.K. Rowling. L’autrice dei romanzi di Harry Potter ha scritto che questo non è sport e ha attaccato il “prepotente imbroglione in rosso” (riferendosi alla Khelif come se fosse un uomo) e gli organizzatori che rappresenterebbero gli uomini che si compiacciono del proprio potere sulle donne.

Post che la Navratilova ha condiviso aggiungendo che la vicenda è stata “una parodia” che “si prende gioco di tutti gli sport olimpici“.