Il mercato della Roma è partito a rilento, ma adesso i giallorossi sono scatenati. Dopo l’acquisto di Soulè, accolto all’aeroporto di Fiumicino dall’entusiasmo contagioso dei tifosi romanisti, oggi è arrivato anche Dovbyk. L’attaccante arriva dal Girona e non vede l’ora di confrontarsi con la Serie A. Le premesse sono ottime, De Rossi lo ha richiesto a gran voce e il club è convinto che possa essere un grande innesto. Domani le visite mediche e poi la firma sul contratto, prima di mettersi a disposizione del nuovo allenatore. Ma per la Roma, Dovbyk è l’acquisto che vale la Champions? Per rispondere a questa domanda e analizzare il mercato giallorosso, in esclusiva a Tag24 è intervenuto l’ex Antonio Tempestilli.
Roma, Dovbyk è l’acquisto per la Champions? L’intervista a Tempestilli
D: La Roma è partita a rilento, ma adesso si è scatenata sul mercato ed è arrivato anche Dovbyk: che ne pensi, è l’attaccante giusto per puntare alla Champions?
R: Va detto che i Friedkin hanno fatto sempre così, hanno agito sottotraccia e poi portato a termine colpi molto importanti. Anche in questi giorni hanno confermato che questo è il loro modo di operare, motivo per cui c’è sempre da aspettarsi qualcosa di grande. Il giocatore mi sembra forte, è un ragazzo interessante, anche se negli Europei, come tanti altri ragazzi, non si è espresso come ci si aspettava. Ha dimostrato in campionato di essere molto valido, giocando in una competizione non semplice come quella della Liga. Credo che la Roma da questo punto di vista possa essere tranquilla perché la sua esperienza rappresenta già una garanzia.
D: È un attaccante in grado di far fare il salto di qualità ai giallorossi?
R: È evidente che un calciatore da solo, a meno che non si chiami Maradona, non può far fare il salto di qualità a nessuno. Deve essere supportato da tutta la squadra e la cosa più importante è che gli possano arrivare dei palloni giocabili, grazie ai quali lui può far male agli avversari. Sono sicuro che lui sarà in grado di farlo, ma necessita dei compagni per fare la differenza.
L’arrivo di Soulè
D: Lì davanti è arrivato anche Soulè, che ne pensi?
R: Soulè ha già dimostrato tanto e credo che possa crescere ancora. Quando si parlava della possibilità che lui arrivasse a Roma, ero felicissimo perché lo ritengo un ragazzo davvero molto valido. Lo scorso anno, alla sua prima stagione da titolare in Serie A, ha dimostrato di che pasta è fatto, seppure in una situazione di difficoltà. Credo sia un elemento da tenere bene in considerazione, perché in prospettiva ti può far fare il salto di qualità. Sono convinto che la Roma abbia fatto un grande acquisto, anche se il prezzo del cartellino è stato piuttosto importante. Sono molto felice che i giallorossi possano andare su questo tipo di calciatori, che un domani potrebbero anche farle fare un’importante plusvalenza.
D: Qualcuno ha detto che nei confronti di Soulè c’è stato troppo entusiasmo, tu che ne pensi?
R: Per me quello che dicono gli altri, sinceramente lascia il tempo che trova. Roma è una piazza particolare, che si innamora subito ed è molto calorosa. È evidente che lui arriva da un’annata particolare e difficile e anche lui avrà voglia di ritrovare serenità ed entusiasmo. Credo che sia arrivato nel posto perfetto e la gioia dei nostri tifosi è senza alcun dubbio condivisibile. Hanno una passione incredibile, sono fantastici e sono bravi a far sentire tutti fondamentali, nel momento stesso in cui arrivano nella Capitale. Anche questo è il bello di questa piazza.
Le altre mosse di mercato
D: Pensi che a questo punto la cessione di Abraham sia scontata?
R: Sinceramente non credo, perché la cessione di Abraham porterebbe la Roma a dover agire nuovamente sul mercato. Servirebbe comunque qualcuno da poter mettere in alternativa a Dovbyk, anche se credo che nella testa di De Rossi ci sia anche la possibilità di mettere Dybala come falso nueve. Bisogna capire quali sono le considerazioni che fa la società, insieme all’allenatore. Credo in ogni caso che la squadra sia abbastanza completa, anche se all’appello manca ancora un esterno destro. Si sta parlando tanto di Bellanova e se dovesse arrivare anche lui sarebbe un giocatore giovane e interessante, già nel giro della Nazionale. Con lui la Roma andrebbe a completare un organico molto buono.
D: Questi sono acquisti che servono alla Roma per lottare per la Champions League?
R: Assolutamente sì. Una campagna acquisti del genere non può avere un obiettivo diverso. Parliamo di un club troppo importante, che non può mancare al livello internazionale in queste competizioni. I giallorossi devono lottare ogni anno per partecipare alla Champions, e addirittura mi aspetto che possano tornare prima o poi in lotta anche per lo scudetto. Vincerlo o meno, quello è un altro discorso, ma la volontà deve essere quella. Credo che la società stia lavorando in tal senso.