Ostacoloman, ennesimo attacco. Stavolta le vittime sono due coniugi, Mario e Paola (nomi di fantasia, perché la coppia vuole mantenere l’anonimato, ndr.), che raccontano a TAG24 l’aggressione con bastoni da trekking, subita lo scorso 30 luglio 2024 dal famigerato uomo-albero. La zona è sempre la stessa: il quartiere Balduina, a Roma nord.

Ostacoloman terrorizza Roma: colpisce coppia alla Balduina con bastoni da trekking

Sono ancora provati e sotto shock i coniugi aggrediti dall’ormai celebre Ostacoloman, così chiamato l’uomo – probabilmente proveniente all’Europa dell’Est – che da quasi due mesi terrorizza il quartiere romano di Balduina.

Di lui si sa pochissimo e le informazioni sono piuttosto frammentarie. Da qui, il particolare soprannome, affibbiatogli dai giornali, dopo che lo scorso 16 luglio 2024 ha divelto una panchina e si è accomodato in pieno viale delle Medaglie d’Oro, ostruendo il traffico.

Urla, insulti, improperi sono all’ordine del giorno, da quando Ostacoloman passeggia liberamente per le strade del quartiere residenziale, prendendosela con oggetti e persone. Come racconta Paola aggredita nella serata di martedì 30 luglio 2024 dall’uomo, a Tag24:

Questa persona, con evidenti problemi mentali, frequenta questa zona, ormai, da un mesetto e mezzo abbondante. Dà ogni volta in escandescenze. Inizialmente, i primi tempi, era più sul verbale. Infatti, mi era già capitato di incontrarlo con delle amiche e ci aveva insultate, ma siamo andate via ed è finita lì. Negli ultimi tempi, invece, aveva degli atteggiamenti violenti nei confronti degli oggetti: macchine, monopattini ecc. Oppure tendeva ad aggredire le persone, che scrivevano sui social lamentandosi, ma nessuno, poi, andava a fare la denuncia“.

Paola, infatti, spiega che non è raro incappare in post sui social di utenti arrabbiati o preoccupati per il comportamento aggressivo dell’uomo, ma che, spesso, i cittadini non vanno a denunciare o cercano di tenersene alla larga.

L’aggressione: “Siamo stati al telefono con la polizia tutto il tempo del rientro a casa”

Rabbrividisce Paola a raccontare quei terribili momenti. Una cena tranquilla con un’amica trasformata in un incubo per lei e il marito:

La sera del 30 luglio ero a cena con una mia amica e lui (Ostacoloman, ndr.) è passato davanti al ristorante, dando in escandescenze e il ristoratore, per mandarlo via – dice Paola – penso gli abbia dato un bicchiere di vino e una sigaretta. Avviso mio marito e lui mi dice che Ostacoloman stava sotto casa, che stava dando di matto e di dirgli quando stavo rientrando, così mi sarebbe venuto incontro“.

In effetti, Ostacoloman è impegnato a prendere a calci le auto parcheggiate sulla via e a sfondarne i finestrini, quando la donna, terminata la cena, sta rientrando a casa. Data la situazione, però, il marito, Mario, decide di chiamare preventivamente la polizia e di stare con la Questura al telefono in caso di bisogno:

Mentre tornavamo a casa ci siamo ritrovati questo soggetto davanti, che brandiva due bastoni da trekking appuntiti nei nostri confronti. Quindi decidiamo di cambiare marciapiede, come anche la polizia ci suggeriva al telefono, allarmata perché non parlavamo più. Ostacoloman ci ha seguiti, rischiando anche di farsi investire, e continuava a brandire questi bastoni contro di noi. Per fortuna, ci siamo salvati perché una macchina parcheggiata ci ha fatto da scudo e siamo riusciti a scappare verso casa“.

Residenti sempre più esasperati e preoccupati

Purtroppo, però, la situazione è complessa e resa ancora più difficile dalle mancate segnalazioni e denunce da parte dei residenti. Tuttavia, c’è chi è sempre più esasperato e preoccupato dall’aggravarsi dei comportamenti di Ostacoloman.

Paola e Mario, infatti, spiegano a TAG24 che:

È ingestibile, sia perché è sicuramente malato di mente e sia perché è ubriaco. Non si sa che cosa vede o che cosa sente. Noi il giorno dopo l’aggressione abbiamo sporto denuncia per minacce, anche se inizialmente non si capiva se potessimo denunciare visto che si tratta di una persona malata di mente. Tant’è che le denunce e le segnalazioni cadono un po’ nel vuoto. Poi, alla fine abbiamo denunciato“.

Il problema, inoltre, si aggrava, da un lato, a causa proprio dell’ “omertà” di chi si lamenta e che poi non denuncia: Paola dice che oltre alla sua querela, al momento, c’è solo un’altra denuncia fatta in modo anonimo:

La polizia ci ha detto che senza denunce il magistrato fa cadere la questione perché impossibilitato a procedere. Poi, anche se Ostacoloman viene arrestato, dopo un breve TSO di 24/48 ore, torna libero. Quindi, siamo in balia di questo soggetto. Ci sono persone anziane che si possono spaventare. È successo qualche tempo fa che mentre Ostacoloman dava in escandescenze contro un’aiuola, un signore di una certa età, fra il caldo e tutto, si è sentito male. Aggredisce anche le persone sulla pista ciclabile. Chiunque si può spaventare. Qualcuno, però, si sta sempre più esasperando e, penso, che prima o poi la mazzata la farà“.

Gli interventi dei servizi sociali

Davanti a questa situazione – drammatica per i cittadini – perché nessuno fa nulla? In realtà, la polizia ha detto alla coppia che i servizi sociali sono stati allertati e, questi ultimi, hanno provveduto a fare un giro di ricognizione, nella speranza di “beccare” Ostacoloman, ma senza risultati:

La polizia vuole risolvere la questione entro settembre – spiega Paola – e i servizi sociali hanno fatto un giro, ma senza segnalazioni su dove fosse Ostacoloman in quel momento, ovvio che non l’hanno trovato. La polizia, comunque, ha detto di denunciare, non “chiudere un occhio” e di non fare cavolate. C’è chi dice che se fossimo stati in altri quartieri… però non lo trovo giusto. Lui sta male, non penso che lo faccia apposta“.

Ma come si può lasciare per strada una persona con evidenti problemi mentali? Quest’uomo non ha una famiglia o qualcuno che se ne prende cura? Come ipotizza Paola, secondo le voci di quartiere, pare che Ostacoloman abbia delle sorelle che abitino nella zona, ma che non vogliono averci nulla a che fare e non lo accolgono in casa, giustificando la scelta adducendo la “presenza di minori“.

A questo proposito, la donna racconta che durante l’aggressione l’uomo urlava loro “Non dovete avere paura di me. Perché avete paura di me? Mia sorella abita qui da 20 anni, non c’è da avere paura di Adamo! (il nome con il quale si presenta, ndr.)”.