Rimborso cartella esattoriale 2024: quando è possibile? Molti contribuenti sperano di ricevere un rimborso dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Tuttavia, quando si parla di rimborsi, spesso nasce il timore di doverli restituire insieme agli interessi. Vediamo insieme come recuperare i soldi già pagati erroneamente relativi alle cartelle di pagamento.

Rimborso cartella esattoriale 2024: quando è possibile?

La cartella di pagamento emesse dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione sono il frutto di crediti (imposte o tasse) reclamate da vari enti o Comuni affidati all’ente impositore.

La cartella esattoriale si compone di diverse voci, tra cui:

  •  a descrizione delle somme dovute all’ente creditore;
  • l’invito a provvedere al pagamento entro i termini definiti dalla data di notifica;
  • le informazioni sulle modalità di pagamento (dove, come);
  • le istruzioni per richiedere la rateizzazione, la sospensione o proporre ricorso.

 Di seguito, in sintesi, i passaggi essenziali dall’emissione della cartella esattoriale al pagamento:

FaseDescrizione
Iscrizione a RuoloGli enti creditori registrano le somme dovute in un elenco chiamato “ruolo”, che include i nomi dei debitori e le somme da pagare.
Notifica della CartellaIl ruolo viene inviato all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, che elabora e invia la cartella di pagamento.
RateizzazioneSe chiedi la rateizzazione, l’Agente della riscossione può concederla secondo l’art. 19 del D.P.R. 602/73, a meno che l’ente creditore non indichi diversamente.
PagamentoDopo aver ricevuto il pagamento, l’Agenzia trasferisce i fondi allo Stato o agli altri enti creditori.
Mancato PagamentoSe non paghi o non richiedi la rateizzazione in tempo, l’Agenzia avvia le procedure per recuperare il debito.

 Come richiedere il rimborso della cartella esattoriale?

Per richiedere il rimborso delle somme già pagate, il contribuente deve dimostrare di aver versato un importo superiore a quello effettivamente dovuto. In questo caso, ha diritto a un rimborso che sarà erogato dall’ente creditore tramite l’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Ad esempio, se hai pagato un importo eccedente, puoi richiedere all’ente impositore il rimborso della somma in eccesso. L’Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdE), in presenza di versamenti eccedenti superiori a 50 euro, invia al contribuente una comunicazione di rimborso.

In questi casi, il contribuente può scegliere di ricevere il rimborso della cartella esattoriale direttamente sul proprio conto corrente tramite bonifico.

La richiesta di rimborso può essere presentata tramite e-mail compilando il modello disponibile sul sito dell’ente impositore, indicando le coordinate bancarie del conto sul quale desidera ricevere l’accredito. In alternativa, è possibile richiedere il rimborso direttamente allo sportello dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Se, invece, sei a conoscenza di aver effettuato un pagamento in eccesso e non hai ancora ricevuto alcuna comunicazione dall’ente impositore, puoi richiedere la verifica della disponibilità del rimborso.

La richiesta può essere presentata allo sportello dell’AdE o tramite i servizi dello sportello online.

Cartelle esattoriali annullate: rimborso da sgravio

Secondo quanto riportato da fiscooggi.it, se le cartelle esattoriali iscritte a ruolo e pagate dal debitore vengono riconosciute indebite, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione trasmette una comunicazione di rimborso, indicando le somme di denaro pagate in eccesso e procedendo alla loro restituzione.

In generale, chi ha pagato un avviso di pagamento o una cartella esattoriale successivamente annullata ha diritto a un rimborso da sgravio.

In questo caso, non è necessario presentare una richiesta per ottenere il rimborso. L’Agenzia delle Entrate-Riscossione, dopo aver verificato l’annullamento totale o parziale dell’atto, provvederà a inviare la comunicazione di rimborso.

Tale comunicazione conterrà anche il modello per comunicare le coordinate bancarie del conto corrente sul quale si desidera ricevere il bonifico. In alternativa, è possibile ritirare il rimborso direttamente allo sportello dell’ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.