Dl Carceri, superato il primo step. Oggi 1° agosto 2024 al Senato c’è stato il via libera al testo che, agli occhi del governo, offre le prime misure che cercano di alleviare l’emergenza nelle carceri italiane. Il testo passerà alla Camera, che dovrà convertirlo in legge entro il 2 settembre.

Il senatore della Lega Massimiliano Romeo afferma che la maggioranza lavora compatta sul fronte giustizia, mentre sull’incontro di pugilato fra Carini e Khelif commenta con un laconico: “Difficile sostenere che sia stato ad armi pari…”.

Romeo (Lega) esulta per il Dl carceri: “Sono tutte misure utili”

Avanti tutta sul fronte delle carceri, per il resto se ne riparlerà a settembre dopo la pausa estiva. Oggi 1° agosto 2024, in Senato, è arrivato il semaforo verde al Dl carceri e le tre forze di maggioranza (Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia) esprimono la propria soddisfazione per l’approvazione. Ora il testo passerà alla Camera e dovrà essere convertito in legge entro il 2 settembre.

E a proposito di senatori leghisti, Massimiliano Romeo ha voluto commentare con toni positivi il lavoro del governo, che nei limiti delle risorse disponibili sta cercando di cambiare la situazione all’interno delle carceri italiane. Suicidi (di detenuti e non), mancanza di agenti ed altro personale specializzato, spazi fatiscenti e sovraffollati: la lista di difficoltà è lunga ed il Dl odierno cerca di mettere una pezza.

E’ in programma l’assunzione di 1000 agenti, così come l’utilizzo delle “misure penali di comunità“, cioè strutture idonee che consentano di scontare la pena non in carcere, ma in una residenza. Infine, verranno aumentate le telefonate a disposizione per i detenuti. Romeo ringrazia quindi il governo e rimarca le specificità del Dl carceri:

Il decreto approvato oggi in Senato va nella direzione giusta: no a sconti di pena e a scarcerazioni facili, a nuovi agenti, a nuove carceri e a nuove comunità, per consentire ai detenuti meritevoli di poter lavorare e rieducarsi. Grazie alla Lega e al lavoro di questo governo si cambia passo anche sul fronte della giustizia.

Anche se parti del Ddl sicurezza andranno anche, nelle intenzioni degli esponenti di governo, ad impattare su ciò che è stato deciso sulle carceri, ciò che è stato ottenuto oggi è per Romeo ed altri leghisti un qualcosa di utile per alleviare almeno un po’ le difficili situazioni dei penitenziari italiani.

Di ciò è convinta anche la leghista Giulia Bongiorno, presidente della commissione Giustizia a Palazzo Madama, che si è detta sicura che questo tema riceverà ulteriori attenzioni non appena i lavori parlamentari riprenderanno:

L’emergenza carceri va affrontata con urgenza. Il decreto approvato oggi ha introdotto un primo pacchetto di misure utili, ma certamente seguiranno ulteriori interventi. Il tema continuerà ad avere la priorità che merita.

Continuano le polemiche per l’incontro Khelif-Carini. Romeo: “Scontro ad armi pari? Mi sembra difficile sostenerlo…”

Non poteva, infine, mancare anche una breve battuta sull’argomento del giorno, che tanto farà discutere: l’incontro di pugilato terminato dopo soli 45 secondi fra l’italiana Angela Carini e l’algerina Imane Khelif. Carini ha rinunciato, come ha detto non appena allontanatasi dal ring, per un colpo troppo forte ricevuto da Khelif, ma non si possono non citare le polemiche sulla presunta transessualità di Khelif.

La pugile algerina, in realtà, rientra nel gruppo delle persone intersex ed il suo corpo secerne una quantità di testosterone superiore a quello classico di una donna. In particolare dalla Lega la decisione di rinuncia da parte di Carini è stata salutata con favore, ma fra esponenti di governo e dell’opposizione è tutta una guerra di tweet sul perché ed il percome la giornata di oggi passerà alla storia.

Cosa dice Romeo al riguardo? La sua idea è che non c’è bisogno tanto di commentare, considerate le condizioni di partenza denunciate da tanti esponenti leghisti: troppa disparità fisica fra Carini e Khelif.

Ho visto un po’ social, un po’ di post, ho visto anche i video che sono stati postati: devo dire insomma che si commenta abbastanza da sola la cosa… Uno scontro ad armi pari? Eh, insomma… Mi sembra un po’ dura sostenere questo