Nel contesto della sessualità, esistono persone intersex, un termine ombrello che descrive una condizione innata che va oltre la semplice dicotomia maschile/femminile. Uno dei principali malintesi che colpiscono le persone intersessuali riguarda la confusione tra la loro condizione (che è innata) e l’orientamento sessuale.

Hai mai sentito parlare di intersex? Questo termine si riferisce a persone che non rientrano nelle categorie binarie di genere maschile e femminile. Si tratta quindi di una definizione che si riferisce alla loro identità di genere.

Inoltre, “intersex” è una “parola ombrello” che raccoglie diverse categorie, come vedremo in questo articolo. Le persone intersessuali costituiscono un gruppo minoritario e, per questo motivo, sono spesso poco rappresentate e raccontate.

Intersex, orientamento sessuale

Essere intersex non riguarda l’orientamento sessuale, ma è una condizione con cui si nasce. Pertanto, le persone intersessuali, come tutti, possono essere cisgender o transgender. L’intersex non è nemmeno una malattia. Avere alla nascita cromosomi, variazioni dei caratteri sessuali o genitali definiti “ambigui” non è una condizione patologica. Le persone intersex hanno caratteristiche sessuali interne ed esterne che non rientrano nella tradizionale (e ormai superata) classificazione binaria di genere maschio o femmina. In pratica, queste persone presentano variazioni a livello fisico, che possono riguardare i cromosomi, l’assetto ormonale, le ghiandole sessuali (ovaie o testicoli), i genitali esterni o i caratteri sessuali secondari.

Secondo la definizione dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, le persone intersessuali hanno un corpo che «non corrisponde alla definizione tipica dei corpi maschili o femminili».

In passato, le persone intersex venivano chiamate “ermafrodite”, un termine che porta con sé uno stigma e che, per questo motivo, non è più accettato dalla comunità scientifica e dagli attivisti intersex. Oggi, gli intersessuali sono rappresentati dalla “I” nella sigla LGBTQIA+.

Statisticamente, solo l’1,7% della popolazione mondiale presenta caratteristiche di intersessualità, una percentuale simile a quella delle persone con i capelli rossi. È dunque importante fare chiarezza su questa minoranza.