Anche per lo staff di Angela Carini è stata una sorpresa la decisione dell’azzurra di ritirarsi dopo 45 secondi dall’incontro contro l’algerina Imane Khelif nella categoria welter delle Olimpiadi di Parigi. Il suo coach, Emanuele Ronzini, ha raccontato la reazione della pugile della Polizia di Stato quando ha scoperto chi sarebbe stata la sua avversaria. “Sarebbe stato più semplice non presentarsi, poiché tutta Italia le chiedeva da giorni di non combattere. Ma Angela era determinata, voleva farlo. Certo, quando ha saputo chi avrebbe affrontato, mi ha detto ‘non è giusto’. Tuttavia, oggi non c’è stata alcuna premeditazione.”

Perché Angela Carini si è ritirata?

Non è stato un gesto di protesta l’abbandono di Angela. Come la 25enne ha spiegato dopo il ritiro, la sua decisione è stata presa dopo aver ricevuto un pugno violento dall’algerina: “Ha abbandonato dopo quel colpo, dicendomi che non se la sentiva di continuare, che non voleva combattere. Ho cercato di convincerla a finire almeno il primo round, così avremmo potuto discuterne, ma non c’è stato nulla da fare.”

Di fronte a quella decisione, il coach Ronzini non ha potuto fare altro che rispettarla: “Non c’è stata una decisione presa in anticipo, lei avrebbe potuto vincere ai punti. Ne abbiamo parlato tanto in questi giorni, poi è esplosa la bomba mediatica. Da un lato, era contenta di essere una sorta di paladina di un movimento e mostrare come vanno le cose. Dall’altro, teneva alla sua Olimpiade e voleva giocarsi le sue possibilità. Ho capito che era indignata per il fatto che nella sua categoria possano gareggiare atlete con caratteristiche così androgine. Non se l’è sentita, ma non avevamo deciso che sarebbe andata così”.