Assemblea costituente sempre più vicina per il M5S e per Giuseppe Conte sarà un momento davvero importante. Non soltanto per la sua leadership, ma anche per eventualmente segnare un altro punto a favore nei tanti bisticci e litigi che lo oppongono al fondatore e Garante Beppe Grillo.

Un grande momento di “democrazia partecipativa“, quindi, con Conte che sceglie anche di mandare un messaggio chiaro: “Modifiche allo Statuto? Discuteremo su tutto, ma fra me e Beppe contano gli iscritti al Movimento”.

Inizia la costituente del M5S. Conte tende una mano a Grillo, ma avverte: “Modifica dello statuto? Possibile”

Giornata importante per Giuseppe Conte ed il suo Movimento 5Stelle. Una volta terminato il Consiglio nazionale del partito, svoltosi oggi 1° agosto 2024 a Roma, Conte ha voluto ancora una volta puntualizzare i termini del rapporto fra lui e Beppe Grillo, fondatore e Garante della comunicazione del M5S.

Nei giorni scorsi si era aggiunta un’altra puntata dell’eterno bisticcio fra i due, che mirando entrambi chiaramente ad avere un ruolo di indirizzo nella prossima costituente grillina. Promessa poco dopo le elezioni Europee, Conte ha ribadito oggi che quest’importante evento si farà e potrà anche avere risultati inaspettati.

Un esempio? Modifiche allo Statuto del M5S, e cioè la possibilità di introdurre il terzo mandato per i politici grillini:

Si avvierà il processo Costituente, che sarà rivoluzionario, mai una forza politica o un partito si è messo in discussione in questo modo, coraggiosamente. Potrà essere modificato lo Statuto, potrà essere integrata anche la Carta dei Principi e dei Valori, discuteremo su tutto. Daremo la parola a tutti gli iscritti e ai simpatizzanti per elaborare nuove soluzioni e nuovi obiettivi strategici ai quali il Movimento si dedicherà negli anni a venire.

Le parole di Conte quindi ribadiscono quello che già nei giorni scorsi era apparso a chi fosse riuscito a scoprire il nocciolo della questione fra le righe passivo-aggressive e in avvocatese delle sue lettere a Grillo. Come ribadito anche da Francesco Silvestri, il capogruppo del Movimento alla Camera, nel partito si fa quello che dice Conte e Grillo è diventato un simulacro da tirare fuori e ricordare alla bisogna.

Le leve effettive della gestione del M5S rimangono quindi nelle mani dell’avvocato, pur potendo avere un qualche effetto fra gli elettori (e magari parlamentari) più nostalgici. Rimane comunque ben distinto il ruolo che ha (o almeno dovrebbe) avere Grillo nella vita politica dei pentastellati:

Con Grillo ci siamo sempre sentiti, continueremo a sentirci. Abbiamo, avete visto dallo scambio epistolare, una visione diversa, ma ovviamente questo processo costituente non si fermerà, Grillo è fondatore e nessuno glielo toglie e attualmente Garante e nessuno gli toglie questo ruolo.

Conte: “E’ importante adesso far sentire la voce degli iscritti”

Sono, quelle fra Conte e Grillo, schermaglie che come accennato vanno avanti da tempo e che ormai non fanno (quasi) più notizia. La trasformazione del M5S in un partito (o movimento) totalmente diverso da quello degli inizi è sotto gli occhi di tutti ed il lavoro di Conte nel creare un gruppo politico a lui fedele continua.

Il taglio dei parlamentari e tutte le modifiche interne ai pentastellati hanno portato ad un gruppo di politici che devono la loro elezione alle scelte di Conte ed è complicato quindi immaginare che diano ascolto a personalità ormai marginalizzate come Casaleggio junior, Di Battista od altri.

Comunque sia, la costituente del M5S sembra davvero sulla buona strada per celebrarsi e non diventare una vuota promessa fatta dopo la débâcle alle Europee. Conte ci tiene anche a precisare che descrivere sempre le sue decisioni politiche come un affronto a Grillo rende ingiustizia all’interesse che gli iscritti e gli elettori pentastellati pongono nel loro partito:

Adesso non conta Grillo, non conta Conte, contano gli iscritti e i simpatizzanti che riossigeneranno il Movimento e lo rilanceranno. Saranno gli stessi e simpatizzanti a suggerire proposte e soluzioni, le discuteranno e le porteranno nell’assemblea finale.

In tal modo si darà modo di far vedere e rendere concreto uno dei valori fondativi del M5S, e cioè la democrazia partecipativa. Conte ricorda che, quando si può dare ai cittadini la possibilità di far sentire la propria voce, c’è una grande partecipazione: l’esempio migliore è l’autonomia differenziata.

Confidiamo anche in questo modo di contrastare il segno dell’astensionismo che cresce sempre più. Avete visto con l’autonomia differenziata: quando chiamiamo i cittadini a discutere su questioni importanti, i cittadini rispondono efficacemente. Abbiamo raggiunto le 500mila firme contro la legge sull’autonomia differenziata in pochissimi giorni.