Dopo l’apertura di un terzo fronte nella guerra in Medio Oriente a confine tra Libano ed Israele, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha ribadito in Parlamento che l’Unifil potrebbe evitare un’ulteriore escalation di tensione tra le truppe israeliane e i miliziani di Hezbollah.
L’Unifil è nata il 19 marzo 1978 per volere delle Nazioni Unite ed è una forza militare di interposizione. E’ composta da oltre 12mila militari, 397 civili internazionale e 606 locali. Unifil sta per United Nations Interim Force in Lebanon ed ha come obiettivo quello di confermare il ritiro dell’Idf dal sud del Paese e
restaurare la pace e la sicurezza.
Cos’è Unifil?
Nata come forza di interposizione per creare una ‘fascia di sicurezza’ tra Israele ed il Libano nel 1978, l’Unifil è ancora operativa. Nella sua storia è intervenuta per ben quattro volte per tutelare la pace e la sicurezza tra i due Paesi, il primo intervento è avvenuto nel 1978 quando Israele ha dato il via all’invasione del Libano.
Il secondo intervento è avvenuto invece nel 1982 quando scoppiò la guerra interna nello Stato dei Cedri. In quel caso le forze militari di pace statunitensi, francesi e italiane garantirono ai membri dell’OLP un rifugio per i palestinesi negli Stati arabi confinanti. L’anno successivo dopo un attentato dinamitardo da parte di Hezbollah che provocò centinaia di morti ci fu il ritiro delle truppe di pace che lasciarono il Libano in preda ad una guerra civile.
Il terzo e il quarto intervento
A 17 anni dalla tragedia che portò al ritiro delle truppe, l’Unifil è tornata operativa in Libano. Nel 2000 l’Onu ha inviato caschi blu per aiutare i cittadini libanesi dopo il ritiro delle truppe israeliane. Un quarto intervento c’è stato poi nel 2006 quando le Nazioni Unite hanno disposto una nuova forza di interposizione, in quel caso il Consiglio di Sicurezza ha rafforzato l’Unifil per garantire assistenza ai civili e la distensione tra Israele e il Libano. L’operazione Leonte iniziata nel 2006 è tutt’ora in corso.