Giorno di proteste in Nigeria oggi 1 agosto 2024. Nella città Lagos, la più grande del Paese, centinaia di persone sono scese in piazza per manifestare contro il carovita e il governo nigeriano. Le forze dell’ordine hanno sparato lacrimogeni contro le centinaia di cittadini che hanno dato vita alle proteste in mattinata.

Proteste in Nigeria oggi 1 agosto 2024: perché i cittadini manifestano?

Sono tantissime le persone presenti oggi in piazza a Lagos e nella capitale Abuja contro il governo nigeriano. I manifestanti chiedono delle misure per contrastare il carovita che sta mettendo in ginocchio la popolazione nigeriana. A Lagos alcune persone hanno provato a sparare fuochi d’artificio davanti all’ufficio del governatore locale.

La dimostrazione non è passata inosservata agli occhi della polizia che ha rispondo con il lancio di gas lacrimogeni. Non esiste ancora un bilancio preciso dei feriti ma sembra che non ci siano vittime. Le manifestazioni erano organizzate da tempo. Già qualche giorno fa centinaia di giovani nigeriani sono scesi in piazza a Suleja, vicino alla capitale Abuja.

La crisi e il carovita

Dopo il 2020, la Nigeria sta vivendo una fase di decrescita e crisi. Nel 2023 si è insediato il nuovo presidente Bola Tinubu ed è stato rimosso un sussidio per il carburante ma l’eliminazione di questa misura non ha fatto altro che peggiorare la situazione. I prezzi dei beni sono aumentati e ora anche l’elettricità illimitata non è più scontata. A questo si sommano le condizioni di povertà dei cittadini nigeriani: ci sono oltre 31,8 milioni di bambini colpiti dalla malnutrizione in tutto il Paese.

Meno di un mese fa ci sono state proteste anche in Kenya per un motivo simile: il governo voleva approvare una legge finanziaria che avrebbe danneggiato i ceti più bassi aumentando i prezzi dei beni.

Le proteste del 2012 e del 2020

Le ultime proteste in Nigeria ci sono state nel 2012 prima e nel 2020 successivamente. Le manifestazioni di dodici anni fa presero il nome di ‘Occupy Nigeria‘ ed erano contro i sussidi per il carburante. Nel 2020, dopo anni di crescita, c’è stata una campagna contro le violenze e la corruzione dei corpi di polizia. Le manifestazioni del 2020 si sono tenute in piena pandemia e nonostante tutto sono state molto partecipate.