Dopo l’uccisione del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh, Israele vuole catturare il leader del gruppo islamico Yahya Sinwar. Il politico palestinese è considerato il numero uno di Hamas e il suo arresto o la sua morte, secondo Tel Aviv, potrebbe chiudere il fronte di guerra aperto nel sud del Paese lo scorso 7 ottobre.

Chi è il leader di Hamas?

Nato nel 1962 a Khan Yunis, Sinwar è considerato in questo momento il nemico per eccellenza di Israele. Rieletto leader di Hamas nel 2021 dopo la nomina del 2017, Israele ha cercato più volte di ucciderlo. Nel 2023 il suo nome è salito all’onore delle cronache per l’Al Aqsa Fload Operation, l’attacco palestinese partito dal sud di Israele che ha provocato la morte di 1200 israeliani.

Dove si trovi Sinwar in questo momento è un mistero. A febbraio 2024 durante un attacco israeliano è stato riferito che il leader di Hamas era malato di polmonite ed era fuggito in Egitto con la famiglia. Altre fonti riferiscono che si nascondesse nei tunnel di Khan Younis. A luglio 2024 si è rafforzata l’ipotesi che il capo supremo usi i sotterranei della città a sud di Israele come propria roccaforte.

I seguaci ancora vivi di Sinwar

Negli ultimi dieci mesi le forze armate israeliane, tramite operazioni mirate e bombardamenti a tappeto, sono riusciti ad infliggere dure perdite ad Hamas: l’ultima vittima ‘illustre’ è Haniyeh, capo politico dell’organizzazione ucciso in un raid a Teheran.

Tuttavia alcuni dei vertici del partito islamista sono ancora vivi: l’ex presidente dell’ufficio politico Khaled Mesh’al, il cofondatore dell’organizzazione Maḥmud al-Zahar che vive oggi in Qatar e il comandante generale dell’ala militare di Hamas Mohammed Deif. Non si esclude però che Deif – considerato tra i principali responsabili del 7 ottobre – sia morto nel corso di un raid lo scorso 13 luglio, la notizia però non è mai stata confermata.

I nemici dello Stato di Israele

Lo Stato ebraico non deve tenere testa solo ad Hamas. Negli ultimi mesi di guerra si sono aperti diversi fronti caldi in Medio Oriente: Israele è impegnato in tre aree diverse cioè i territori palestinesi, il Mar Rosso dove contrasta gli Houthi yemeniti e infine il Libano dove infuria una guerra contro il gruppo sciita Hezbollah.

Nella lista dei nemici di Israele compaiono i nomi anche di Mohamed Ali Al Houthi, capo del comitato rivoluzionario degli Houthi, e di Hassan Nasrallah, segretario generale di Hezbollah.