Bollo auto e sanzioni 2024. Per il pagamento della tassa automobilistica, c’è chi agisce in modo strategico versando la tassa alla scadenza e chi, come molti automobilisti, tenta di evitare il pagamento. Una cosa è certa: il bollo auto è una tassa, pertanto è un obbligo fiscale indispensabile per tutti i proprietari di veicoli. Il mancato versamento può comportare gravi conseguenze che vanno oltre le semplici multe. Vediamo insieme perché è conveniente pagare il bollo auto alla scadenza.

Bollo auto e sanzioni 2024

Cos’è il bollo auto e perché è importante pagare nei termini

 La tassa automobilistica, detta anche bollo auto, è una tassa regionale che i proprietari di veicoli devono pagare ogni anno. Per il rinnovo, il bollo auto deve essere pagato entro la fine del mese successivo alla scadenza del precedente.

L’importo della tassa automobilistica varia in base a diversi fattori, tra cui la potenza del motore espressa in kilowatt (kW), la classe ambientale del veicolo (Euro 0, Euro 1, Euro 2, ecc.), e la regione di immatricolazione.

Ogni regione in piena autonomia, può applicare aliquote aggiuntive. Quando il bollo auto non viene pagato entro la scadenza, il proprietario del veicolo incorre in un debito nei confronti della Regione o della Provincia Autonoma di residenza.

Ad oggi, chi ha maturato un debito per l‘omessa regolarizzazione della tassa automobilistica è tenuto a versare non solo l’importo dovuto, ma anche interessi e sanzioni che aumentano in proporzione al ritardo nel pagamento.

Interessi e sanzioni per ritardi brevi

Come risparmiare sulle sanzioni?

Questo vuol dire che gli interessi vengono calcolati anche se il pagamento è effettuato con pochi giorni di ritardo.

Tuttavia, il nuovo sistema di ravvedimento operoso offre la possibilità di pagare di meno, applicando sanzioni ridotte, così articolate:

  • ravvedimento veloce: se il pagamento viene effettuato entro 15 giorni dalla scadenza, si applica una sanzione dello 0,1% per ogni giorno di ritardo, oltre agli interessi legali giornalieri;
  • ravvedimento breve: per un ritardo compreso tra 16 e 30 giorni, la sanzione è dell’1,5% dell’importo dovuto, più gli interessi legali giornalieri;
  • ravvedimento medio: se il pagamento avviene tra il 31° e il 90° giorno successivo alla scadenza, si applica una sanzione dell’1,67%, oltre agli interessi legali giornalieri;
  • ravvedimento lungo: per ritardi superiori a 90 giorni ma inferiori a un anno, la sanzione sale al 3,75%, con l’aggiunta degli interessi legali giornalieri.

Per ritardi superiori all’anno:

  • ravvedimento biennale: per pagamenti effettuati tra uno e due anni dalla scadenza, la sanzione è del 4,29%, più gli interessi legali giornalieri.
  • ravvedimento ultra-biennale: se il pagamento avviene oltre due anni dalla scadenza, la sanzione è del 5%, sempre con l’aggiunta degli interessi legali giornalieri.

bollo auto e sanzioni 2024: la legge sul ravvedimento operoso

Secondo quanto riportato nella Legge n. 157 del 19 dicembre 2019, sono stati allargati i termini per il ravvedimento operoso, permettendo di regolarizzare la propria posizione debitoria anche dopo un lungo periodo, a condizione che non siano in corso adempimenti legati ad accessi, ispezioni o verifiche da parte delle autorità fiscali.

Non è certo un mistero che ignorare il pagamento della tassa automobilistica per anni possa portare a gravi conseguenze economiche per il proprietario del veicolo, poiché dovrà corrispondere l’importo del bollo comprensivo di interessi e sanzioni.

L’omesso pagamento del bollo auto potrebbe indurre la Regione o la Provincia Autonoma di residenza ad affidare il credito all’Agenzia delle Entrate-Riscossione o ad altra società di recupero crediti privata. L’iscrizione a ruolo del credito può portare ad azioni legali e pignoramenti.

Ebbene, come previsto, la soluzione migliore per affrontare un debito di questo tipo è utilizzare l’istituto del ravvedimento operoso, pagando:

  • l’importo dell’imposta dovuta;
  • gli interessi maturati;
  • le sanzioni applicate.