Parto social” e polemiche per Veronica Acquaviva, cantante neomelodica napoletana e tiktoker (insieme al marito) del profilo “Very e Sasy“.

Volendo raccontare ai propri follower la nascita del nipote, Veronica pubblica un video su TikTok in cui festeggia l’evento organizzando un balletto insieme agli infermieri dell’ospedale Rizzoli di Ischia. L’ASL di Napoli 2 ha annunciato di aver aperto un’inchiesta interna.

Infermieri e tiktoker mettono in scena un balletto: il “parto social” all’ospedale Rizzoli di Ischia diventa un caso

Il desiderio di ricordare e condividere la gioia della maternità ha giocato un brutto scherzo all’ospedale Rizzoli di Ischia e alla tiktoker e cantante neomelodica napoletana Veronica Acquaviva. Accompagnando la figlia Carmen al reparto Ginecologia e Ostetricia, sua madre riprende tutta la tensione e l’attenzione che medici ed infermieri mettono nel loro lavoro.

Il “parto social“, però, ha un risvolto inaspettato quando, annunciato il lieto evento della nascita di suo nipote Luigi, Veronica decide di coinvolgere nei suoi festeggiamenti anche il personale medico lì presente. Sulle note di una sua canzone, la tiktoker originaria di Secondigliano (provincia di Napoli) coinvolge in un balletto gli infermieri, che pure seguono con partecipazione le indicazioni di Veronica.

Veronica, insieme al marito Salvatore Borriello, è famosa su TikTok per il profilo “Very e Sasy”, grazie anche ai video in cui racconta la propria vita familiare e coinvolgendo nel gioco anche i suoi cinque figli.

Per quanto circoscritto, il caso ha attivato la dirigenza dell’ASL di Napoli 2, che in una nota stampa ha promesso un’indagine interna e, nel caso, adeguati provvedimenti disciplinari. Nelle parole dell’ASL traspare anche il disagio che il balletto social può arrecare all’immagine dell’ospedale Rizzoli:

La Direzione Strategica dell’Azienda Sanitaria Locale, venuta a conoscenza di un video diffuso sui social network che ritrae del personale dipendente impegnato in una danza con una utente all’interno di un Reparto Ospedaliero di Ischia, esprime il più profondo disappunto per tale condotta, giudicata gravemente inopportuna e in contrasto con i principi di professionalità, rispetto e riservatezza che devono caratterizzare l’operato di ogni dipendente della nostra Azienda Sanitaria.

L’ASL di Napoli 2 avvia un’indagine interna, mentre Borrelli (AVS) denuncia: “I due tiktoker occupano abusivamente una casa”

Dal video, che su TikTok ha guadagnato ben presto un numero considerevole di visualizzazioni e commenti, è scaturita ben presto una forte indignazione per ciò che rappresenta ma soprattutto per l’immagine che dà di alcuni dei partecipanti.

Se per la tiktoker Veronica può essere solo un modo come un altro per mantenere elevato l’engagement con i suoi follower, per gli infermieri (i cui volti sono perfettamente riconoscibili) potrebbero scattare sanzioni che andrebbero ad impattare sul loro lavoro.

Non poteva esimersi dal commentare la vicenda Francesco Emilio Borrelli, deputato di AVS al quale è stato girato il video. Sul suo profilo Instagram, Borrelli denuncia l’imbarazzo nell’aver visto quei professionisti sanitari prestarsi al balletto, ma anche il fatto che Acquaviva (cioè Veronica) e suo marito Borriello occupino abusivamente un’abitazione popolare e alla quale, quindi, non avrebbero diritto.

Il deputato ha poi voluto lanciare la palla nel campo dell’ASL di Napoli 2, chiedendole come sia potuto accadere che così tante persone abbiano potuto assistere al parto e filmarlo:

Tra l’altro in un ospedale vengono fatte riprese di una partoriente con una serie di persone esterne presenti in reparto in un orario in cui da quanto ci viene riferito non sarebbero consentite visite. Inoltre vogliamo ricordare che le ASL vietano riprese interne a privati anche per vicende molto più importanti e che riguardano la funzionalità degli ospedali. Non sembra quindi corretto e giusto che sia permesso a tiktoker di girare in un reparto video promozionali.

Dal lato degli infermieri, invece, si registra un altro commento, questa volta dell’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate”. Da anni in prima linea per difendere la categoria da insulti e aggressioni fisiche, sulla propria pagina Facebook l’associazione commenta con tono rassegnato questa caduta di stile:

Come associazione crediamo che “certi balletti” andrebbero fatti al di fuori della struttura ospedaliera, ma soprattutto fuori l’orario di servizio. È anche vero che viviamo con lo smartphone in mano, ma se vogliamo essere rispettati dobbiamo anche mantenere un contegno senza mettere i nostri atteggiamenti goliardici al pubblico ludibrio. Tralasciando quello che è il codice deontologico professionale, per la tiktoker in questione: nelle strutture ospedaliere è assolutamente vietato filmare e divulgare pubblicamente immagini. Speriamo che stavolta vengano presi provvedimenti.

Analoghe polemiche nacquero agli inizi di questo aprile, quando un video girato da alcuni medici legali a Catania li mostrava eseguire un’autopsia in live streaming sulle note di “Gioca Jouer“.