Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha lanciato un bando pubblico nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per finanziare la costruzione di mille nuove mense scolastiche. Questo progetto, che coinvolge Comuni, Province e città metropolitane, mira a migliorare l’offerta formativa e a ridurre le disuguaglianze educative, con un particolare focus sulle aree più svantaggiate del Paese. Il finanziamento totale ammonta a 515 milioni e 481 mila euro, con l’obiettivo di estendere il tempo pieno nelle scuole e offrire servizi educativi più completi e accessibili.

Finanziamento PNRR per 1000 nuove mense scolastiche: gli obiettivi del bando, con focus sul Mezzogiorno

Il bando si inserisce nella Missione 4 del PNRR, dedicata all’Istruzione e Ricerca, specificamente nel contesto del “Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle Università” e dell'”Investimento 1.2: Piano di estensione del tempo pieno e mense“. L’iniziativa è finanziata dall’Unione Europea tramite il programma Next Generation EU. L’obiettivo principale è estendere il tempo pieno nelle scuole attraverso la costruzione e la ristrutturazione di mense, contribuendo così al raggiungimento del target europeo M4C1-21 del PNRR che prevede la costruzione di almeno 1.000 edifici.

Il Ministero ha riservato almeno il 40% delle risorse finanziarie per le proposte provenienti da enti locali delle Regioni del Mezzogiorno. Questo focus mira a colmare le disparità territoriali e a garantire che le aree meno sviluppate del Paese possano beneficiare di infrastrutture scolastiche moderne e adeguate.

Destinatari e requisiti di partecipazione

Il bando è aperto a tutti i comuni, province (incluse le province autonome), città metropolitane e enti di decentramento regionale che gestiscono edifici scolastici pubblici. Gli enti locali partecipanti devono essere in grado di garantire il rispetto delle norme finanziarie europee, inclusa l’assenza di conflitti di interesse, frodi e corruzione.

Per poter partecipare, gli enti devono possedere i requisiti minimi previsti dalla legge italiana e dai regolamenti europei. In particolare, le proposte devono riguardare la costruzione, la riconversione, la messa in sicurezza o la ristrutturazione di spazi adibiti a mense scolastiche. Inoltre, è richiesto che gli edifici scolastici coinvolti siano censiti nell’Anagrafe nazionale dell’edilizia scolastica.

Tipologie di progetti finanziabili

Il bando prevede il finanziamento di diverse tipologie di interventi, tutti finalizzati all’ampliamento e miglioramento degli spazi mensa nelle scuole:

  • Nuove costruzioni: edifici destinati esclusivamente a mense scolastiche, da costruire accanto a strutture educative esistenti.
  • Demolizioni e ricostruzioni: interventi su unità strutturali o parti di edifici scolastici, con la finalità di creare spazi mensa.
  • Ampliamenti: espansione di edifici scolastici esistenti per includere nuove aree mensa.
  • Riconversioni: utilizzo di spazi non adibiti ad uso scolastico all’interno di edifici pubblici esistenti, trasformandoli in mense.
  • Riqualificazioni: miglioramento architettonico e funzionale di mense scolastiche già esistenti, includendo aggiornamenti impiantistici e tecnologici.

Questi progetti devono essere dimensionati in base al numero di studenti che beneficeranno delle nuove strutture, rispettando gli standard di superficie definiti dal decreto del Ministro dei lavori pubblici del 18 dicembre 1975.

Finanziamento PNRR per 1000 nuove mense scolastiche: criteri di ammissibilità e esclusioni

Le proposte progettuali devono rispettare una serie di criteri di ammissibilità. In particolare, devono garantire la sicurezza e l’agibilità degli edifici scolastici e rispettare le normative vigenti. Inoltre, gli edifici devono essere situati in aree pubbliche, libere da vincoli e contenziosi che possano ostacolare la realizzazione dei progetti.

Non sono ammesse a finanziamento le proposte che:

  • Non rispettano i requisiti di sicurezza e agibilità.
  • Riguardano edifici scolastici non censiti nell’Anagrafe nazionale dell’edilizia scolastica.
  • Propongono interventi su edifici terminati dopo il 1995 o con un indice di rischio sismico superiore a 0.8.
  • Richiedono contributi per edifici in corso di costruzione o ristrutturazione.
  • Sono incomplete o non conformi alle prescrizioni del bando.
  • Non garantiscono il rispetto della tempistica definita dal PNRR.
  • Provengono da enti locali che non rispettano le normative finanziarie europee o il principio di non arrecare danni significativi agli obiettivi ambientali.

Dimensione finanziaria e tempistiche dei progetti PNRR per 1000 nuove mense scolastiche

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), finanziato dall’Unione Europea attraverso il programma Next Generation EU, offre copertura finanziaria per progetti dedicati alla costruzione e ristrutturazione di mense scolastiche. Le proposte progettuali devono rientrare nei seguenti limiti di contributo:

  • Per interventi di riconversione e riqualificazione di strutture esistenti, il contributo massimo è fissato a 1.500,00 €/m²;
  • Per nuove costruzioni, demolizioni e ampliamenti il limite è di 2.400,00 €/m².

È essenziale che i lavori di messa in sicurezza o realizzazione delle nuove mense siano affidati entro il 31 gennaio 2025 e completati entro il 31 marzo 2026. Il collaudo finale deve essere effettuato entro e non oltre il 31 giugno 2026, garantendo così il rispetto delle scadenze stabilite dal PNRR.

Spese ammissibili

Le spese ammissibili nell’ambito dei finanziamenti PNRR comprendono lavori di costruzione, incentivi per funzioni tecniche, spese tecniche per incarichi esterni, e costi imprevisti. Inoltre, sono inclusi i costi per pubblicità e per attrezzature necessarie all’allestimento delle mense, con un limite massimo del 20% del contributo richiesto.

Non sono ammissibili i costi di esproprio o acquisto dell’area, forniture di arredi mobili (eccetto attrezzature tecniche entro i limiti consentiti), e spese non conformi alle normative vigenti. Altri costi esclusi includono spese per traslochi, pulizie, trasferimenti e il noleggio o acquisto di strutture temporanee.

Modalità di presentazione delle candidature

Gli enti locali interessati devono presentare le loro candidature entro il 6 settembre 2024 tramite il sistema informativo del Ministero dell’Istruzione e del Merito, disponibile sul portale dedicato al PNRR.

Il processo di candidatura si svolge in due fasi: la prima prevede l’accesso al sistema con SPID o CIE per l’identificazione e il caricamento dei dati del legale rappresentante, mentre la seconda fase riguarda la presentazione della candidatura e il caricamento degli allegati necessari.

È obbligatorio specificare dettagli come la denominazione dell’ente proponente, i codici degli edifici scolastici coinvolti, la proprietà dell’area di intervento e altre informazioni rilevanti, come il numero di studenti beneficiari e la capacità amministrativa e finanziaria dell’ente.

È inoltre essenziale che tutte le sezioni del formulario siano compilate correttamente e che i documenti siano inviati in formato PDF, firmati digitalmente. Solo le candidature in stato “Inoltrato” saranno considerate valide.

Fondi PNRR per 1000 nuove mense scolastiche: criteri di valutazione per l’assegnazione

La valutazione delle candidature si basa su una serie di criteri stabiliti per garantire la trasparenza e l’efficacia del processo di assegnazione dei fondi. Tra i criteri principali vi sono l’assenza o presenza di locali mensa esistenti, con un massimo di 25 punti assegnati per l’assenza totale di tali strutture. Anche l’inagibilità totale o parziale dei locali destinati a mensa scolastica viene considerata, con punteggi variabili fino a 25 punti. La tipologia di intervento proposto, che include nuove costruzioni, ampliamenti, e riconversioni, è un altro fattore chiave, con un massimo di 20 punti assegnabili. Inoltre, il tasso di disagio negli apprendimenti degli studenti, basato sui dati delle prove INVALSI, può contribuire fino a 15 punti al punteggio totale.

Le proposte devono inoltre essere in linea con la programmazione triennale nazionale vigente in materia di edilizia scolastica e, dove applicabile, con altre programmazioni regionali già redatte. Questo allineamento può aggiungere fino a 10 punti al punteggio complessivo. Infine, le proposte provenienti da aree interne, montane o isolate possono beneficiare di un ulteriore bonus di 5 punti.

Presentazione della documentazione necessaria

Gli enti locali devono assicurarsi di fornire tutta la documentazione necessaria, inclusa la dimostrazione della proprietà pubblica dell’area su cui sarà realizzata la mensa. Questo include anche la necessità di ottenere il nulla osta nel caso in cui l’edificio pubblico scolastico appartenga a un altro ente pubblico. Ulteriori informazioni richieste comprendono l’importo di finanziamento richiesto, il numero di studenti beneficiari, e dettagli tecnici come superficie lorda, indice di rischio sismico, e classe energetica dell’edificio. È fondamentale che il codice CUP relativo alla richiesta di finanziamento sia specifico e attivo.

Una volta completata la fase di inserimento dati, un documento in formato PDF con i contenuti dell’istanza dovrà essere generato, firmato digitalmente dal rappresentante legale dell’ente locale, e caricato sul sistema informativo. Le candidature incomplete o non conformi alle specifiche saranno scartate, e sarà presa in considerazione solo la documentazione inviata entro i termini stabiliti.

Obblighi dei soggetti attuatori

Gli enti locali che ricevono il finanziamento sono tenuti a rispettare una serie di obblighi. Questi includono la fornitura di documentazione per le verifiche, l’informazione e la pubblicità del progetto, e l’apposizione di cartellonistica specifica con dettagli del progetto e loghi appropriati. Devono inoltre rispettare tutte le disposizioni normative comunitarie e nazionali, garantendo una gestione finanziaria trasparente e conforme alle norme europee e italiane, in particolare in materia di prevenzione dei conflitti di interesse, frodi e corruzione.

Un altro obbligo critico è il rispetto del principio di “non arrecare danno significativo” agli obiettivi ambientali, come previsto dal regolamento europeo e dalle circolari del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Gli enti devono garantire la coerenza degli interventi con il PNRR approvato dalla Commissione Europea e rispettare le procedure di appalto secondo la normativa vigente. Inoltre, è necessaria l’adozione di procedure interne conformi ai regolamenti comunitari e alle indicazioni del Ministero dell’Istruzione.

Monitoraggio e rendicontazione

Gli enti attuatori devono utilizzare il sistema informativo ReGIS per il monitoraggio e la rendicontazione degli interventi, registrando e archiviando i dati necessari per la sorveglianza, la valutazione, la gestione finanziaria, la verifica e l’audit. È essenziale che tutte le spese sostenute e i progressi relativi agli obiettivi del progetto siano documentati e comunicati al Ministero. Questo include l’ottenimento e l’utilizzo di un codice CUP specifico per ogni progetto, da indicare in tutti gli atti amministrativi e contabili.

Inoltre, gli enti devono garantire la conservazione della documentazione in formato elettronico, assicurando la completa tracciabilità delle operazioni. Questa documentazione deve essere prontamente disponibile per eventuali richieste di verifica da parte delle autorità competenti, inclusi il Servizio Centrale per il PNRR, la Commissione Europea, l’OLAF, la Corte dei Conti Europea e la Procura Europea.

Modalità di erogazione dei finanziamenti e rendicontazione delle spese

Il finanziamento per le mense scolastiche concesso dal PNRR viene erogato in tre fasi distinte. Inizialmente, il 30% del contributo totale viene rilasciato dopo la stipula della convenzione tra il Ministero dell’Istruzione e l’ente locale beneficiario. La seconda tranche, fino al 90% del contributo, è erogata in base allo stato di avanzamento dei lavori o delle spese maturate, previa certificazione da parte del Responsabile unico del procedimento. Il pagamento finale, pari al 10% restante, è effettuato solo dopo il collaudo conclusivo e la verifica della contabilità finale.

Per ricevere i fondi, l’ente deve caricare sul sistema informativo di monitoraggio tutte le documentazioni necessarie, incluse determine, fatture e mandati di pagamento. Il Ministero ha facoltà di effettuare sopralluoghi per monitorare l’andamento dei lavori, offrendo supporto agli enti locali per superare eventuali criticità e assicurare il rispetto dei target e milestone previsti dal PNRR.