È mistero sulla morte di Sharon Verzeni, la 33enne originaria di Bottanuco che poco prima dell’una del 30 luglio 2024 è stata trovata ferita al torace e alla schiena a circa 600 metri dall’abitazione in cui viveva insieme al compagno a Terno d’Isola, nella Bergamasca, morendo poco dopo il suo arrivo in ospedale. In queste ore gli inquirenti starebbero passando al setaccio le telecamere comunali installate nell’area dell’accoltellamento per capire se abbiano ripreso chi l’ha uccisa.

Sharon Verzeni, chi l’ha uccisa? Indagini in corso per risolvere il mistero

Sembra che la donna fosse solita uscire di casa da sola, la sera, per andare a passeggiare. Non si esclude, però, che – lo scorso 30 luglio – avesse un appuntamento con qualcuno che conosceva. Di certo c’è solo la telefonata che lei stessa avrebbe fatto al 112 poco prima dell’una, avvisando gli operatori di turno di essere stata accoltellata.

Gridava aiuto, aiuto! […] Si è aggrappata alla ringhiera (di una villetta a schiera, ndr) e poi è caduta all’indietro. Ha anche cercato di rialzarsi,

ha raccontato ai giornalisti una donna che vive in via Castegnate che, pur non avendo assistito all’aggressione, sarebbe riuscita a vedere gli ultimi istanti di vita di Sharon Verzeni, dopo aver sentito le sue urla. A riportarlo è Il Corriere della Sera, secondo cui anche due ragazzi di passaggio si sarebbero fermati ad aiutarla, allertando a loro volta i soccorsi.

Hanno fatto l’impossibile per salvarle la vita. I medici hanno cercato di rianimarla, anche un carabiniere le ha fatto un massaggio cardiaco quando era in terra. Uno di loro le ripeteva: ‘Non mollare!’.

La 33enne, però, non ce l’ha fatta: le ferite che presentava al torace e alla schiena erano troppo gravi e aveva già perso molto sangue. Nella notte, dopo essere stata ricoverata all’ospedale Papa Giovanni in prognosi riservata, si è spenta.

Chi era la vittima

Sharon aveva studiato da estetista, ma lavorava al bar-pasticceria “Vanilla” di Brembate di Sopra, dove viveva Yara Gambirasio. Chi la conosceva parla di lei come di una donna “riservata” e “affidabile” e si chiede, ora, chi possa averle fatto del male.

Lascia i genitori, Bruno e Maria Teresa, i fratelli Christopher e Melody e il compagno Sergio Ruocco, che al momento dei fatti era in casa. Il primo cittadino di Terno d’Isola, Gianluca Sala, ha annullato tutti gli eventi in programma per i prossimi giorni per mostrare loro solidarietà in questo momento di grande dolore.

Gli inquirenti, intanto, sono al lavoro per rintracciare il suo assassino: in queste ore, oltre a passare al setaccio le telecamere di videosorveglianza dell’area dell’accoltellamento, starebbero anche cercando l’arma del delitto. L’ipotesi è che sia stata abbandonata nei dintorni della scena del crimine. Per questo motivo il sindaco aveva chiesto ai cittadini di non gettare la spazzatura fino a sabato. Da poco ha revocato l’ordinanza.

Al momento non ci sono persone indagate, ma l’indagine è in una fase estremamente delicata che richiede il massimo riserbo e non consente di disvelare ulteriori particolari. Chi fosse in possesso di informazioni ritenute utili alle indagini potrà rivolgersi al comando di Bergamo: 03522771,

ha fatto sapere il comando provinciale dei carabinieri. La nota è stata diffusa sempre dal Corriere della Sera, il quale ricorda anche che, cinque anni fa, nella stessa via si consumò un altro accoltellamento. La vittima era Maurizio Canavesi: morì in ospedale, dopo un mese dai fatti, a causa delle ferite riportate. Per il suo omicidio è stato condannato l’amico Sergio Ubbiali.