Filosofia e scienza, due materia che sembrano così lontane, ma in realtà mai così simili e così vicine. Studiare, parlare e riflettere di quanto possano essere importanti entrambe per le persone, per chi cerca di studiarne le proprietà e ogni sfaccettature e soprattutto la vita di tutti i giorni, senza trascurare nulla dagli oggetti quotidiani “agli esseri viventi” e a quanto possano essere fondamentali per quello che rappresentano e per quello che sono per noi e anche a quanto possano essere simili.
All’Università Niccolò Cusano è stato dato il via al Workshop Internazionale “Emergence New Philosophical Perspectives“, dove in una stanza si sono riuniti luminari per discutere, argomentare e dibattere su vari temi come la materia delle neuroscienze cognitive, legate ad alcuni progetti più disparati che hanno coinvolto professori e studiosi di varie discipline, anche pedagogiche e psicologiche.
Tutto questo come una sorta di piccolo preludio a quello che sta per accadere in una delle città più belle e antiche del mondo, visto che dal 1 all’8 agosto Roma sarà la capitale mondiale della filosofia, visto che ospiterà per la prima volta il World Congress of Philosophy, organizzato dalla International Federation of Philosophical Societies (FISP), dalla Società Filosofica Italiana (SFI) e da Sapienza Università di Roma che lo ospita nella sua città universitaria.
Emergence New Philosophical Perspectives, il convegno organizzato da Unicusano
Un evento che ha visto la partecipazione di persone arrivate da ogni parte del mondo e che parteciperanno alla manifestazione che si terrà nella capitale. Professori, studiosi, analisti e filosofi che si sono confrontati sulle loro teorie e sulle loro ricerche come Timothy O’Connor dell’Indiana University Bloomington o Joel Walmsley della University College Cork che tra loro si sono messi a disquisire e a riflettere dei loro studi.
Parole e concetti non semplici da capire anzi assai tecnici, specialistici ma che allo stesso tempo spiegati da loro, quasi assumono significati semplici e chiari, come quello dell’importanza dell’acqua, dei liquidi e delle rocce, per non parlare dei diamanti, ad esempio, insomma di materiali che fanno parte della vita di tutti i giorni “e che, paradossalmente e in qualche modo, ci assomigliano“. Non solo si tratta di luminari e di professori di grandissimi livello, ma soprattutto di persone straordinarie e meravigliose nella loro incredibile saggezza e semplicità.
E l’Università Niccolò Cusano, grazie anche all’intraprendenza e all’organizzazione del professor Andrea Velardi, è stata al centro di tutto questo. E come Ateneo, è stato una sorta di vero preludio a quello che di grande importanza accadrà nella capitale a breve. Già perché l’evento del World Congress of Philosophy, come ha spiegato a Tag24 il professore Andrea Velardi “torna in Italia per la quarta volta, dopo Bologna nel 1911, Napoli nel 1924 e Venezia nel 1958” e si tratta “dell’unico paese al mondo a vantare questo primato“.
Si tratta, ed è bene ricordarlo, della XXV edizione del Congresso Mondiale che prevede la partecipazione di oltre 5 mila tra studiosi e studenti registrati e più di 400 tavole rotonde e sessioni e si impone fin d’ora come “il più grande convegno mai svoltosi in Italia“. Un’opportunità per crescere, ascoltare e imparare, anche per questo è un vanto per l‘Università Niccolò Cusano aver ospitato personaggi del genere e aver dato, in qualche senso, il là ad una manifestazione che verrà seguita in tutto il mondo.
La serata inaugurale ci sarà il primo agosto a Caracalla, con uno scenario da favola, mentre il 3, 5, 6 agosto tre serate evento a ingresso gratuito di “Filosofie sotto le stelle” promosse da Roma Capitale in un tandem continuo con la Città Universitaria. E a partecipare ci saranno personaggi come la scrittrice candidata al Nobel Joyce Carol Oates e professoressa alla Princeton University.