Sono 11 le persone morte nel corso delle proteste contro il presidente del Venezuela Nicolas Maduro, vincitore delle elezioni presidenziali dello scorso 28 luglio 2024. Le forze dell’ordine hanno aperto il fuoco contro i cittadini che hanno partecipato alle manifestazioni organizzate dall’opposizione che denuncia brogli da parte del rieletto presidente.

Da La Casona Maduro punta il dito contro Machado e Gonzalez, i due leader dell’opposizione. Secondo il capo di Stato entrambi sono colpevoli di aver creato un clima d’odio che ha portato le forze dell’ordine ad agire di conseguenza.

Proteste anti-Maduro dopo le elezioni in Venezuela del 2024

Le proteste anti-Maduro vanno avanti dal 28 luglio, giorno in cui è stato comunicato che il presidente chavista era stato riconfermato con il 51% dei consensi contro il 44% dell’ex diplomatico Gonzalez. La vittoria di Maduro è stata contestata da una larga parte della popolazione venezuelana: il presidente è ritenuto responsabile di aver impoverito il Paese e di prendere decisioni troppo autoritarie oltre che di aver manipolato le elezioni.

Negli scorsi giorni la popolazione si è riversata nelle piazze delle principali città del Venezuela, tra tutte la capitale Caracas. Le forze dell’ordine in risposta alle partecipate manifestazioni hanno aperto il fuoco provocando solo nella giornata di oggi undici vittime.

Il discorso di Maduro

Maduro ha accusato l’opposizione per la morte dei manifestanti. Il presidente, che nella giornata di ieri ha parlato di un possibile colpo di Stato organizzato nei suoi confronti, ha ribadito:

“Vi ritengo responsabili (…) di tutto ciò che sta accadendo in Venezuela, della violenza criminale, dei feriti, dei morti, della distruzione. Sarete direttamente responsabili, signor (Edmundo) Gonzalez Urrutia e signora (Maria Corina) Machado”