Il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko ha deciso di graziare il prigioniero tedesco Rico Krieger, condannato a morte con l’accusa di aver preso parte ad attentati terroristici per conto di Kiev. L’uomo era considerato un “pericoloso mercenario al soldo dell’Ucraina” e lo scorso 24 giugno un tribunale bielorusso- dopo aver appurato i suoi legami con Kiev – lo aveva condannato a morte.
Oggi però è arrivato il passo indietro da parte della più alta carica dello Stato. Resta da capire se il paramedico trentenne potrà fare ora ritorno in Germania o meno.
Chi è Rico Krieger: l’accusa da parte della Bielorussia e la grazia
Rico Krieger è un paramedico tedesco di appena 30 anni che ha lavorato negli ultimi anni in Ucraina. L’uomo è accusato di aver favorito il terrorismo dando appoggio al Reggimento Kastus Kalinouski, un gruppo formato da cittadini bielorussi vicino a Kiev nella guerra contro la Russia. Contro di lui è stato usato come prova un video che proverebbe, a detta della corte che l’ha condannato, la sua colpevolezza. Nel video è possibile vedere Krieger ammettere di aver piazzato esplosivi vicino ad una stazione.
Lo scorso 24 giugno è stata emessa la sentenza secondo cui Krieger sarebbe stato giustiziato per fucilazione. La vicenda ha destato tantissimo scalpore in Germania negli scorsi mesi ed oggi il presidente bielorusso Lukashenko ha graziato il prigioniero.
Biografia di Rico Krieger
La biografia di Krieger è ricostruibile tramite LinkedIn. Si descrive sul social come “un paramedico della Croce Rossa di 29 anni, originario di Berlino, che in precedenza aveva lavorato nella sicurezza dell’ambasciata statunitense“. Krieger voleva emigrare negli Stati Uniti e ha detto di aver fatto domanda per il passaporto. Attualmente il 30enne lavora con la Croce Rossa tedesca.
La Bielorussia è da sempre un alleato della vicina Russia. Minsk sta aiutando militarmente Mosca a portare avanti le azioni militari in Ucraina.