Allargare la famiglia grazie all’arrivo di un cane è un momento carico di gioia ed euforia. Prima di compiere questo passo, però, bisogna essere consapevoli della responsabilità che comporta adottare un amico a quattro zampe. Desideroso di cure e attenzioni costanti, il cagnolino avrà bisogno di tutta la vostra amorevolezza e pazienza per adattarsi alla sua nuova vita. Soprattutto, sarà necessario dedicargli del tempo di qualità per andare incontro a tutte le sue esigenze. Inoltre, bisogna tenere in considerazione gli obblighi di legge che ogni proprietario di un cane deve rispettare, volti a garantire il benessere della bestiola e la serena convivenza nella comunità civile.

Quali obblighi ha il proprietario di un cane?

In linea generale, a carico del proprietario di un cane vige l’obbligo di occuparsi in modo costante e continuativo del suo benessere, fisico e psicologico, della sua educazione e del suo controllo. A questo scopo, deve conoscere le peculiarità della sua razza, le esigenze che ne derivano e la normativa vigente in materia.

Inoltre, il padrone è sempre responsabile, sia civilmente sia penalmente, dei danni o delle lesioni a persone, animali e cose cagionate dall’animale. Tali obblighi vigono anche per le persone che hanno in custodia il cane per un periodo limitato di tempo.

Il proprietario deve inoltre addestrare il cane in modo corretto al fine di permettere la convivenza serena dello stesso nel contesto in cui vive e porre in essere tutte le misure necessarie affinché Fido non sfugga al suo controllo, garantendo così la sua incolumità e quella di terze persone o altri animali.

Il cane deve vivere in condizioni adeguate, non può essere maltrattato o ferito, ed è vietato addestrarlo per prendere parte a combattimenti. L’abbandono dell’animale domestico è punito dalla legge ai sensi dell’articolo 727 del codice penale, comma 1: “Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro”.

Il proprietario di un cane deve provvedere alla regolare iscrizione dell’animale all’anagrafe canina entro due mesi di vita o entro 10 giorni dall’inizio del possesso. A partire dal 2005, in Italia, vige l’obbligo di identificare il cane con un microchip.

Obblighi nei luoghi pubblici

Quando si sceglie di prendere un cane, sia che si decida di adottarlo al canile o presso un allevamento, è necessario equipaggiarsi di tutti gli accessori che la legge indica come obbligatorie: collare o pettorina, guinzaglio e museruola.

L’obbligo di indossare sempre la museruola sussiste attualmente solo per la categoria dei cani pericolosi, iscritti nell’apposito registro. Per i possessori di tutti gli altri cani, vige invece l’obbligo di portare sempre con sé la museruola, da far indossare alla bestiola nel caso venga richiesto dalle autorità locali o in base ai regolamenti di specifici contesti.

Nei luoghi pubblici, il cane deve sempre essere condotto al guinzaglio, che deve avere una lunghezza inferiore a 1,5 metri, tranne che nelle apposite aree cani indicati dai rispettivi comuni. Se il cane passeggia senza guinzaglio, la museruola diventa obbligatoria.

Nei ristoranti e nei supermercati, il cane deve essere condotto al guinzaglio e avere la museruola da indossare in caso di pericolo. Gli esercenti che non fanno rispettare tale obbligo sono passibili di sanzioni. L’ingresso nei luoghi di ristorazione e negli stabilimenti balneari è a totale discrezione degli esercenti.

Le deiezioni vanno sempre raccolte e smaltite in modo opportuno. In Italia, le vaccinazioni non sono obbligatorie, ma alcune sono fortemente consigliate dai veterinari per prevenire alcune malattie potenzialmente pericolose. Per l’espatrio, resta obbligatoria la vaccinazione antirabbica.

Obblighi quando si viaggia

Quando si viaggia con il proprio animale su qualunque mezzo di trasporto pubblico, guinzaglio e museruola sono sempre obbligatorie.

In auto, l’art. 169 del Codice della Strada consente il trasporto di uno o più animali domestici, purché questi, con i loro comportamenti, non costituiscano una distrazione o un pericolo per chi guida. A questo scopo può essere necessario alloggiare il cane in un trasportino o tenerlo separato dal resto dell’abitacolo con una rete.

Fido non può mai essere lasciato solo in una macchina in sosta: questo tipo comportamento rientra nella fattispecie del maltrattamento di animale, disciplinato dall’articolo 544 ter del Codice penale.

Per viaggiare all’estero, il cane deve possedere il passaporto, rilasciato dal Servizio Veterinario dell’ASL di residenza del proprietario, e il microchip.

Foto di Humphrey Muleba