La decisione era già nell’aria, ma dopo il faccia a faccia avvenuto ieri con l’allenatore, Thiago Motta, ora il futuro di Federico Chiesa sembra ancora più chiaro. Dovrà lasciare Torino e dovrà farlo rapidamente. Le sue richieste per il rinnovo di contratto non sono andate giù alla società, che ha deciso di rivoluzionare completamente la squadra, partendo da profili ben diversi rispetto a quelli scelti finora. L’esterno bianconero, già nelle scorse settimane, era stato accostato alla Roma, salvo poi far saltare la trattativa e adesso ha ricominciato a guardarsi intorno. Difficile pensare di vederlo ancora in Serie A, considerando costo del cartellino, e soprattutto ingaggio. Intanto Giuntoli continua a lavorare in entrata e sta provando a chiudere con Todibo e Koopmeiners. Dopo la cessione di Soulè, adesso la Juventus mette Chiesa alla porta? Ecco il commento di Massimo Giletti, giornalista, conduttore e noto tifoso bianconero, in esclusiva a Tag24.

La Juventus mette Chiesa alla porta: il commento di Giletti

Ormai è ufficiale, la Juventus ha messo Federico Chiesa alla porta e per commentare la notizia, Massimo Giletti, giornalista e conduttore tv, ma soprattutto noto tifoso bianconero, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

D: La notizia era nell’aria da un pò di tempo, ma dopo il faccia a faccia di ieri, la Juventus ha preso una decisione definitiva su Federico Chiesa?

R: Era già evidente. La freddezza con cui Thiago Motta ha parlato nei giorni scorsi e il silenzio di Giuntoli avevano già segnato la strada. L’abbiamo già percorsa e rivista varie volte. La Juventus non può fare l’errore di perdere Chiesa a zero e che si arrivasse a questa situazione era piuttosto scontato e previsto.

D: Ti aspetti che lui possa rimanere in Serie A, oppure andrà a giocare all’estero?

R: Chiesa per me resta un giocatore importante, ma purtroppo negli ultimi due anni ha vissuto troppe fasi alterne, ovviamente anche a causa degli infortuni. Il gioco di Allegri non lo ha aiutato e ora credo che andrà all’estero. La storia con la Roma era già chiusa da tempo e da quanto ne so io l’accordo tra i due club era stato trovato, ma poi si è evidentemente rotto qualcosa. A questo punto credo fortemente che andrà a giocare all’estero.

D: A proposito di Roma, è ufficiale la cessione di Soulè, a cui tanti tifosi bianconeri non avrebbero rinunciato. Tu come la pensi?

R: Purtroppo la Juventus si trova in una fase difficile e ha bisogno di giocatori già pronti. Giuntoli sta affrontando la campagna acquisti con grande coraggio, senza avere un fondo cassa di lievllo da utilizzare. Credo che lui abbia intrapreso la strada giusta. Ci vuole tempo e questo mi preoccupa perchè gli juventini vogliono risposte immeidate, e invece servirà pazienza. La traccia del futuro secondo me è positiva. Andavano abbassati i costi obbligatoriamente e ci sono giocatori che avevano stipendi fuori da ogni limite di decenza. A mio avviso ingaggi vergognosi. Questa strada è obbligata e coraggiosa e ha bisogno della pazienza del popolo bianconero.

D: Stipendio esagerato, questo è uno dei motivi per cui si deve rinucniare a Chiesa?

R: Il giocatore ha chiesto una cifra incredibile per essere riconfermato, nel momento in cui la Juve lo ha aspettato e curato. Queste cose io non le accetto e per me i valori umani vengono molto prima dei denari. Faccio fatica a comprendere determinate scelte e fossi stato in lui avrei fatto un passo indietro e mi sarei messo a disposizione. Non è così ed ognuno è libero di fare quel che meglio crede, però la Juventus vale più di chiunque.

Il mercato e il futuro

D: Ti aspetti che alla fine Koopmeiners possa arrivare?

R: Sono certo che arriverà. Le dichiarazioni di Percassi fanno parte del gioco. Tutti i grandi dirigenti dicono quello che ha detto lui, ma nel calcio di oggi la volontà del giocatore fa la differenza.

D: Rispetto alle tue parole su Giuntoli, apprezzi il modo in cui si sta muovendo?

R: E’ un mercato volto a rivoluzionare il centrocampo e la difesa. Giuntoli ha preso un giocatore di un grandissimo livello come Douglas Luiz e su di lui si costruirà il futuro. Il probelma dei bianconeri è stato proprio il centrocampo e io sono convinto che atteggiamenti come quello di Rabiot, devono essere archiviati. Quella era una Juve che non c’è più e ora abbiamo bisogno di una squadra nuova, che ha voglia di lottare ed andare avanti e soprattutto che sia in sintonia con la società, per quel che riguarda gli ingaggi.

D: Una Juve che può già lottare per lo scudetto?

R: La Juventus deve sempre lottare per lo scudetto perchè è nel suo DNA. Poi bisogna vedere se ci riesce. Questo sarà un anno inevitabilmente di transizione, e non lo dico certo per prendere tempo. Quando si rinnova così tanto, si deve aspettare. La cosa importante è entrare nei primi 4 posti.