Il Libano è stato recentemente considerato come Paese sconsigliato dalla Farnesina, in vista della delicata situazione di conflitto con Israele. Questo aggiornamento ci dà l’occasione di andare a riepilogare quali sono i Paesi sconsigliati dalla Farnesina nel 2024: andiamo a redigere una lista di viaggi all’estero a rischio o assolutamente da evitare.

Quali sono i Paesi sconsigliati dalla Farnesina nel 2024?

La Farnesina sconsiglia i viaggi in diversi Paesi per motivi di sicurezza. Certi Paesi sono assolutamente sconsigliati, mentre altri possono essere raggiunti, ma con le dovute cautele. È bene sapere in quali zone è sconsigliato recarsi per non ricevere spiacevoli sorprese. Guardiamo la lista dei viaggi all’estero a rischio e quelli fortemente sconsigliati, nella seguente lista.

La lista dei viaggi all’estero a rischio e da evitare nel 2024

  • Afghanistan: il paese è sconsigliato per il rischio di attentati terroristici e instabilità.
  • Armenia: sconsigliati i viaggi nelle zone di confine con l’Azerbaigian, in particolare nelle regioni di Syunik, Vayots Dzor e parti della Regione di Gegharkunik, a causa di tensioni e instabilità.
  • Azerbaigian: sconsigliati i viaggi nelle aree di confine con l’Armenia e nel Karabakh per rischi di sicurezza.
  • Belize: viaggi sconsigliati nelle zone di confine con il Guatemala per la criminalità e gli scontri a fuoco.
  • Bielorussia: evitare viaggi, specialmente nelle aree di confine con l’Ucraina, a causa della situazione instabile e dei recenti conflitti. Limiti significativi sono posti anche sui veicoli in ingresso e uscita dal Paese.
  • Bolivia: a seguito di un tentativo di golpe militare guidato dall’ex comandante Juan José Zuñiga, la situazione rimane instabile. Si raccomanda prudenza e di evitare manifestazioni.
  • Burkina Faso: l’intero paese è sconsigliato per viaggi a causa dell’insicurezza generale e della minaccia terroristica, specialmente nelle regioni saheliane.
  • Burundi: viaggi sconsigliati nelle aree di confine con la Repubblica Democratica del Congo e il Ruanda per instabilità e potenziali conflitti.
  • Ciad: situazione politica e di sicurezza incerta, con raccomandazione di evitare spostamenti non necessari e assembramenti.
  • Corea del Nord: l’ingresso è vietato ai cittadini italiani e le ambasciate europee a Pyongyang non sono operative.
  • Costa Rica: aumento di reati contro turisti in specifiche aree turistiche come Jacó e Tamarindo; è consigliata prudenza.
  • Ecuador: dichiarato lo “stato di eccezione” in diverse province per contrastare l’aumento delle attività criminali.
  • El Salvador: stato di emergenza prorogato per combattere la criminalità, con raccomandazioni di seguire le direttive locali.
  • Etiopia: forte sconsiglio di viaggi nelle regioni di Tigray, Amhara e Oromia a causa di conflitti armati e criminalità.
  • Filippine: sconsigliati i viaggi nella regione di Mindanao, a causa di problemi di sicurezza, tra cui la presenza di gruppi armati e attività criminali.
  • Guatemala: la situazione di sicurezza è compromessa da condizioni stradali deteriorate, rischi di frane e manifestazioni locali che possono degenerare in violenza.
  • Guinea Bissau: l’instabilità politica e il rischio di violenza suggeriscono di evitare viaggi non necessari e di prestare attenzione durante gli spostamenti, specialmente di notte.
  • Haiti: il paese è in una crisi di sicurezza con frequenti scontri tra bande e forze di polizia. La situazione è aggravata da un coprifuoco e problemi di approvvigionamento di beni essenziali.
  • Iran: a causa di manifestazioni e disordini continui, si sconsiglia di intraprendere viaggi a qualsiasi titolo.
  • Iraq: la situazione di sicurezza rimane altamente instabile, con raccomandazioni di evitare viaggi in tutto il paese.
  • Israele e Territori Palestinesi: la guerra con Hamas e Hezbollah ha reso la situazione di sicurezza estremamente fluida, con specifiche allerte per le aree vicino a Gaza e al confine con il Libano. Viaggi in queste aree sono sconsigliati a causa dei rischi di attacchi missilistici e violenze.
  • Lettonia: lo stato di emergenza è stato dichiarato nelle aree confinanti con la Russia e la Bielorussia a causa della crisi ucraina, con particolare attenzione ai distretti di Aluksne, Balva, Ludza, Kraslava, Augsdaugava, e le città di Daugavpils e Rezekne.
  • Libano: a causa della grave crisi economica, il paese sta affrontando proteste, blocchi stradali e assalti alle banche. La situazione di sicurezza è volatile, con rischi di manifestazioni violente e difficoltà nel reperimento di beni essenziali come carburante e medicinali. A ciò si aggiunge anche la recente escalation di tensione con Israele.
  • Liberia: si sconsigliano viaggi nelle aree di confine con la Guinea e nella Contea settentrionale di Lofa a causa dell’instabilità.
  • Libia: tutti i viaggi nel Paese sono sconsigliati a causa della persistente instabilità politica e del conflitto.
  • Lituania: consigliata prudenza nelle aree vicine ai confini con la Russia (Kaliningrad) e la Bielorussia.
  • Madagascar: viaggi sconsigliati nelle zone a sud del Paese a causa della situazione di sicurezza.
  • Mali: il Paese è colpito da azioni terroristiche, soprattutto nel nord e nelle aree di confine con Niger e Burkina Faso. La capitale Bamako è relativamente sicura, ma vi è un rischio elevato in altre zone.
  • Mauritania: si sconsigliano viaggi non essenziali a causa dell’instabilità e dei rischi per la sicurezza.
  • Moldova: evitare viaggi nella regione separatista della Transnistria a causa delle tensioni con l’Ucraina.
  • Myanmar: il paese è in stato di crisi a seguito del colpo di Stato del 2021, con violenze diffuse, repressione militare e rischio di malattie come il colera. Vi sono restrizioni su spostamenti e comunicazioni.
  • Namibia: aumento della microcriminalità, con particolari rischi nelle ore notturne e nei quartieri meridionali e occidentali di Windhoek.
  • Nepal: viaggi sconsigliati nella regione del Terai, incluso il Parco Nazionale di Chitwan, e obbligo di utilizzare guide autorizzate per trekking, introdotto per evitare incidenti.
  • Niger: instabilità persistente e quadro securitario incerto dopo il colpo di Stato del luglio 2023. Viaggi sconsigliati in tutto il Paese.
  • Nigeria: rischio elevato di atti criminosi, incluse rapine e sequestri, in tutto il territorio, compresa la capitale Abuja.
  • Nuova Caledonia: sconsigliati viaggi nelle isole di Belep, Ouvea e Maré a causa di recenti episodi di violenza e disordini pubblici.
  • Oman: raccomandazione di evitare le zone di confine con lo Yemen, a causa dei rischi connessi ai valichi di frontiera.
  • Pakistan: alto rischio di attacchi terroristici e sequestri, specialmente nelle aree tribali del Balochistan, KPK e Gilgit-Baltistan. Sconsigliati assembramenti e manifestazioni.
  • Papua Nuova Guinea: viaggi non necessari sconsigliati a causa della situazione instabile e potenzialmente violenta.
  • Paraguay: prudenza a Ciudad del Este e nel centro storico di Assunzione, dove il rischio di criminalità è elevato.
  • Perù: aumento della criminalità e attività di movimenti narcoterroristi, con disordini sociali frequenti. Evitare le periferie delle città principali e le regioni di frontiera.
  • Regno di eSwatini: viaggi non essenziali sconsigliati a causa di potenziali rischi di sicurezza.
  • Repubblica Centrafricana: viaggi sconsigliati a qualsiasi titolo per via della situazione di sicurezza estremamente precaria.
  • Repubblica del Congo: particolare attenzione richiesta nelle città di Ouésso, Brazzaville e Pointe Noire per problemi di sicurezza.
  • Repubblica Democratica del Congo: conflitti armati persistenti, specialmente nell’est del Paese, e aumento dei rapimenti e della criminalità in varie regioni.
  •          Repubblica Democratica di Timor Est: la sicurezza è instabile e può deteriorarsi rapidamente.
  • Ruanda: si sconsigliano viaggi nelle aree di confine con la Repubblica Democratica del Congo e Burundi a causa di scontri con gruppi ribelli.
  • Russia: a causa della difficile situazione internazionale e delle complicazioni nei collegamenti aerei e stradali, si raccomanda di posticipare tutti i viaggi non essenziali verso la Federazione Russa.
  • Saint Vincent e Grenadine: sono stati segnalati atti di pirateria nella Baia di Cumberland.
  • Seychelles: esiste il rischio di pirateria, soprattutto nel Golfo di Aden e nel Mare Arabico.
  • Sint Maarten: si consiglia prudenza nelle zone centrali di Philipsburg, specialmente di notte.
  • Siria: sono sconsigliati viaggi a qualsiasi titolo a causa della guerra in corso.
  • Somalia: viaggi fortemente sconsigliati a causa dell’instabilità e del rischio di attacchi terroristici.
  • Sud Sudan: l’instabilità è diffusa, con scontri armati in diverse regioni, incluso lo Stato di Jonglei e le aree settentrionali. Vi è anche un’epidemia di febbre gialla.
  • Sudan: viaggi sconsigliati a causa dei violenti scontri tra forze armate e gruppi ribelli.
  • Togo: sconsigliata la navigazione da diporto al largo delle coste.
  • Trinidad e Tobago: evitare i quartieri di Laventille, Morvant e Barataria a Port of Spain.
  • Ucraina: sconsigliati tutti i viaggi a causa degli attacchi missilistici in corso.
  • Uganda: aumento del rischio terroristico, specialmente nei parchi nazionali e a Kampala.
  • Uzbekistan: sconsigliati i viaggi nelle zone di confine con l’Afghanistan.
  • Venezuela: la maggior parte delle regioni sono pericolose per viaggi turistici.
  • Yemen: viaggi sconsigliati a causa della guerra in corso e dell’instabilità generale.
  • Zambia: evitare viaggi non necessari nelle zone di confine con la Repubblica Democratica del Congo e l’Angola, a causa del rischio di mine antiuomo e della criminalità nelle città.

Per ulteriori informazioni e restare sempre aggiornati si raccomanda di consultare il sito ViaggiareSicuri.it.