Concordato preventivo, con l’approvazione delle modifiche del Consiglio dei ministri di qualche giorno fa, le partite Iva a regime forfettario e i soggetti Isa dovranno far riferimento a un nuovo calendario con scadenze diversificate. La data principale è quella del 31 ottobre 2024, diventata ufficiale proprio grazie al decreto correttivo della scorsa settimana per la scelta dei soggetti circa la proposta del Fisco.
Forfettari e soggetti Isa avranno a disposizione, quindi, due settimane in più per decidere se accettare o meno il patto con l’Agenzia delle entrate. Dallo scorso 15 luglio è disponibile sul portale istituzionale dell’Agenzia delle entrate la piattaforma telematica per la scelta di adesione al concordato preventivo biennale (per il 2024 e il 2025). Infine, tre scadenze importante sono fissate al 31 luglio, al 30 agosto e al 2 dicembre 2024.
Concordato preventivo, calendario delle scadenze 2024: adesione entro il 31 ottobre
Fissato il nuovo calendario con le scadenze fiscali del concordato preventivo 2024 con il Fisco da parte delle imprese e dei lavoratori autonomi soggetti alle pagelle Isa e delle partite Iva a regime forfettario. È a disposizione, dal 15 luglio 2024, il software per il calcolo della proposta. Basta andare sul portale dell’Agenzia delle entrate e cliccare sul link dei forfettari (purché aderenti al regime di flat tax già nel 2023). Per i contribuenti ordinari, invece, il software era disponibile già dallo scorso 15 giugno. Mediante il programma si può calcolare la proposta al fine di prendere una decisione se aderire o meno.
Nuove aliquote per forfettari e Isa che accettano il patto con il Fisco: ecco quali sono
La data principale è quella del 31 ottobre 2024, giorno entro il quale i forfettari e gli autonomi e le imprese soggetti alle pagelle Isa dovranno prendere una decisione circa l’adesione o meno al concordato preventivo biennale (per i forfettari la proposta è annuale). Pertanto, entro la fine di ottobre prossimo si può presentare la dichiarazione dei redditi e aderire alla proposta stessa.
Si ricorda che il decreto correttivo emanato dal Consiglio dei ministri la scorsa settimana ha rivisto le percentuali di sconto del concordato preventivo. Il quadro delle nuove aliquote di flat tax, pertanto, è il seguente:
- del 3% per le partite Iva a regime forfettario che rientrino nei primi 5 anni di attività;
- del 10% per gli altri forfettari che abbiano superato i 5 anni di attività con uno sconto di 5 punti percentuali sul cuneo fiscale;
- del 10% per le altre partite Iva soggette alle pagelle fiscali se il voto è maggiore di 8;
- del 12% se il voto è tra 6 e 8;
- del 15% se il voto della pagella fiscale è inferiore a 6.
Entro il 31 luglio il pagamento del saldo e primo acconto nel nuovo calendario delle scadenze del concordato preventivo
Le altre date del calendario fiscale del concordato preventivo biennale prevedono il pagamento del saldo e del primo acconto il 31 luglio. La scadenza si riferisce al versamento, senza l’applicazione della maggiorazione, del saldo e del primo acconto delle imposte o della prima rata nel caso di scelta del pagamento dilazionato per i contribuenti interessati dal concordato preventivo biennale.
Per l’anno 2024, tale scadenza è stata già prorogata dal decreto che ha introdotto il concordato preventivo. La data del 30 agosto è quella che si prevede per il pagamento differito con la maggiorazione. Entro questa data, pertanto, si può versare il saldo e il primo acconto delle imposte pagando una maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse.
Scadenza del 2 dicembre 2024 pagamento acconto
Infine, la data del 2 dicembre è importante per il pagamento dell’acconto sulla differenza. In particolare, il secondo acconto del 2024 dovrà tener conto dell’eventuale reddito concordato e si verserà o con il meccanismo previsionale sul reddito concordato per l’anno 2024 oppure, nel caso di utilizzo del sistema storico, con una maggiorazione fissa. La scadenza capita il 2 dicembre 2024 perché il 30 novembre – data ordinaria – quest’anno capita di sabato.