Sono passati quasi due mesi dalla scomparsa di Giancarlo Pari, 77enne di Rimini, in Emilia-Romagna e sparito il 3 giugno 2024 a seguito di una visita medica. Aveva salutato la moglie poco dopo l’uscita dalla struttura sanitaria per raggiungere i figli, come di consueto, alla tabaccheria di famiglia, ma lì purtroppo, non c’è mai arrivato.

Da quel momento in poi è l’inizio di un incubo senza fine per i familiari dell’uomo. Nonostante dei presunti avvistamenti nei giorni successivi nella vicina Riccione, all’interno di un centro commerciale della zona, non è stato più ritrovato.

L’anziano, affetto da una lieve forma di alzheimer, potrebbe essere in potenziale stato confusionale e dopo sessanta giorni senza farmaci, il suo stato di salute potrebbe essere ulteriormente peggiorato.

Nonostante i parenti avessero scritto ripetutamente alle forze dell’ordine e alla Prefettura di Rimini per ricevere l’aiuto necessario per le ricerche, non è mai pervenuta risposta o un aiuto concreto.

Tag24 ha intervistato in esclusiva la figlia di Giancarlo Pari, Rosj, a sua detta “abbandonata totalmente dalle istituzioni” che avrebbero dovuto aiutarla a ritrovare il suo papà.

Giancarlo Pari, scomparso da Rimini il 3 giugno. Intervista alla figlia Rosj

Rosj al telefono con la redazione è delusa e amareggiata per il poco aiuto ricevuto dalle forze dell’ordine: “Le istituzioni non stanno facendo nulla per ritrovare mio padre, sto utilizzando la comunicazione via PEC, poiché posta certificata con la speranza che finalmente rispondano”

Ho mandato una mail alla Prefettura perché durante i quattro giorni di ricerca non è stato analizzato il lago Mariotti. Dopo l’esperienza di una settimana fa, dove hanno ritrovato madre e figlio a 18 metri di profondità, gli ho chiesto perché non è stata fatta la stessa cosa per mio padre, magari mediante utilizzo di gommoni e attrezzature specifiche. Inutile dirle che non mi è pervenuta alcuna risposta concreta…

Rosj Pari: “Le ricerche di mio padre proseguono privatamente, tutte a nostre spese”

“Noi non ci arrendiamo” prosegue Rosj Pari “le ricerche di mio padre proseguono privatamente, tutte a nostre spese, di noi figli e familiari”.

I droni li abbiamo pagati noi e inizieranno a setacciare varie zone questa sera 29 luglio 2024 tracciate precedentemente. Dobbiamo vedere quali risultati daranno, abbiamo bisogno di risposte, vogliamo sapere dove si trova mio padre. È una persona anziana, che necessita di farmaci. Se le forze dell’ordine avessero agito prima avremmo potuto utilizzare anche i cani molecolari…

Proseguiremo le ricerche con le unità cinofile, sempre grazie al contributo del Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi ODV perché non ci hanno mai abbandonato un secondo, insieme a tutte le altre associazioni cinofile.

“Confidiamo che papà abbia preso un treno e che sia ancora vivo…”

Per Rosj, Giancarlo Pari è ancora vivo e potrebbe essersi spostato con un treno in un’altra città, come nel caso dei potenziali avvistamenti dello scorso mese a Riccione.

“Mia madre tira avanti, siamo tutti speranzosi che si sia mosso con un mezzo di fortuna, perché i campi sono stati tutti setacciati. Lo avrebbero già trovato se fosse stato lì e questo ci fa avere ancora speranze

“È passato tutto questo tempo e la Prefettura non ha mai risposto. Mi auguro che con questo ennesimo appello a Tag24 finalmente mi contattino. Ogni minuto è prezioso, mio padre è una vita umana e merita di essere cercato e aiutato. Chiedo infine, ai gruppi di Facebook inerenti a scomparsi di accettarmi, per poter proseguire ulteriormente il lavoro, i tempi di approvazione a volte sono molto lunghi e abbiamo bisogno di supporto ora”