La città di Majdal Shams è salita all’onore delle cronache per l’attacco missilistico che ha causato dodici morti nella giornata di sabato 27 luglio 2024. Si tratta anche di una delle città più importanti dove vive la comunità dei drusi del Golan. Questa popolazione è araba ed originaria della Siria e non va confusa con i palestinesi.

Da più di cinquant’anni, la parte della comunità drusa di Israele vive sulle Alture del Golan mantenendosi sempre distanti dalle politiche di Tel Aviv e restando legati alla causa palestinese.

Chi sono i drusi?

I drusi sono un gruppo etnico e religioso arabo che professa una dottrina monoteista musulmana sciita appartenente alla corrente ismailita. Questo gruppo etnico che conta tra le 800mila e le 2 milioni di persone è distribuito principalmente tra Siria, Libano, Israele e Giordania, quindi per grandissima parte in Medio Oriente.

Recentemente i drusi sono tornate a far parlare di loro dopo che un missile ha colpito le Alture del Golan dove abita una grande parte della comunità dello Stato di Israele.

La storia dei drusi: da dove arrivano

L’origine del nome di questo gruppo etnico deriva dall’egiziano al-Darazi. Quest’ultimo fu uno dei primi esponenti di una dottrina religiosa riformista agli inizi dell’undicesimo secolo. La catechesi è molto complessa e raccoglie elementi da diverse religioni tanto da apparire complessa agli occhi dei mussulmani stessi.

Originari del territorio dell’attuale Siria, i drusi sono sempre stati considerati come ‘eretici‘ dal mondo musulmano e hanno subito persecuzioni tra l’undicesimo ed il dodicesimo secolo. Gran parte della popolazione drusa è scappata verso il Monte del Libano, la Galilea e le Alture del Golan. Una comunità molto forte è presente oggi nello Stato di Israele.

I drusi sono organizzati per clan e famiglie e sono molto attivi dal punto di vista politico, spesso condividono le battaglie dei propri ‘confratelli’ in altre aree del Medio Oriente.

La religione dei drusi

Come già anticipato, la dottrina drusa trae origine da diversi insegnamenti provenienti dall’Islam sciita, dal cristianesimo, dall’ebraismo e anche dall’induismo. Tale credo appare agli occhi dei mussulmani come una dottrina eretica: dal 1043 è stata chiusa la “porta dell’adesione” pertanto solo chi è figlio di drusi può far parte del credo religioso che oggi è considerato al pari di una setta.

I drusi sono monogami e credono nella metempsicosi, quindi nella reincarnazione. Chi studia la religione di questa minoranza etnica spesso riscontra elementi di esoterismo. I testi sacri sono il Corano e le Lettere della Saggezza. Singolare la considerazione che i drusi hanno delle opere filosofiche di Platone e dei socratici.