Un boccone troppo amaro da mandare giù per Odette Giuffrida, che alle Olimpiadi di Parigi deve rinunciare al bronzo nel judo femminile. L’atleta è stata infatti costretta alla resa in semifinale, dopo 6 minuti e 9 secondi, a causa di tre penalità discutibili. Nello scontro per la finale dei -52 chili, vince Distria Krasniqi, senza portare a termine alcun attacco valido per il punteggio. Odette ha ricevuto i primi due shido (le sanzioni per infrazioni non gravi) in seguito a dei falsi attacchi e nell’extra time è arrivata la doppia sanzione che l’ha condannata. “Dire che fa riflettere è dir poco”, ha commentato il presidente del Coni, Malagó, rispetto all’arbitraggio. Una gestione che non hanno apprezzato neanche i 7mila dell’Arena Champ-de-Mars, che hanno contestato apertamente l’arbitro Babiuc. Insomma, in queste Olimpiadi Odette Giuffrida è stata evidentemente penalizzata dall’arbitro e per commentare l’accaduto il fratello Christian è intervenuto a Tag24.
Olimpiadi, Odette Giuffrida penalizzata dall’arbitro? parla il fratello, Christian
D: Ripercorriamo quello che è accaduto nella gara di ieri: in queste Olimpiadi, Odette Giuffrida è stata effettivamente penalizzata dall’arbitro?
R: Come posso dire di no? Effettivamente è stata una gestione che è balzata davanti agli occhi di tutti. Nonostante tutto però ieri mia sorella ci ha dato un grosso insegnamento che è quello di guardare sempre avanti. Questo è lo sport, anche se io avrei reagito diversamente. Magari un giorno questa persona ci spiegherà il motivo di questa gestione, perchè non è la prima volta. E’ già capitato in altre occasioni e ora qualche dubbio mi resta. Ora dobbiamo solo guardare avanti, come ha fatto Odette.
D: Ha dato un grosso esempio, soprattutto nella gestione a caldo…
R: Quella è la cosa che l’ha resa grandissima, proprio la gestione a caldo. Io sono di parte, ma a freddo siamo bravi tutti a metabolizzare, a dire la cosa giusta e a riflettere. E’ stato nello spirito olimpico e ora sta ricevendo soliarietà da tutto il mondo del judo, dagli allenatori, dai dirigenti e dagli atleti delle altre Nazionali. Questa cosa probabilmente la sta aiutando anche a superare e a metabolizzare questa sconfitta. Io le ho detto solo che non ha nulla da rimppiangere. Ci teneva a chiudere il cerchio, alla sua terza Olimpiade, ma non è stato possibile.
D: La medaglia di bronzo era alla sua portata in queste Olimpiadi?
R: La penalizzazione durante la semifinale l’ha portata via da una medaglia sicura. Dopo di che lo stesso arbitro è stato delineato anche per la finale del terzo posto e ha continuato sulla stessa linea. Il dispiacere è doppio e la medaglia sarebbe stata la sua. Purtroppo io non ho la saggezza di mia sorella, nonostante sia il più grande. Dovrei imparare da lei.
D: Sono andati giù diretti anche il presidente Malagò e Falcone. Era quello che vi aspettavate?
R: Direi di sì, perchè è un Paese intero che in questo momento è penalizzato. Ci fa piacere che si stiano muovendo determinate cariche istituzionali, ma mia sorella continua ad essere umile e a mantenere lo spirito olimpico che l’ha sempre contraddistinta. Giustamente lei pensa alla parte agonistica. Ha perso e ora deve guardare avanti. E’ giusto però che chi di dovere si faccia sentire perchè tutto il judo italiano è stato penalizzato con decisioni dubbie.
D: Grande vicinanza anche da parte del pubblico ieri, vi ha sorpreso la contestazione dei tifosi?
R: Sono rimasto molto stupito nel vedere un palazzetto intero, pieno di francesi e giapponesi, che ha fischiato contro questa decisione che ha tolto molto anche allo spettacolo. Parliamo di una semifinale olimpica, che si è chiusa senza consentire alle atlete in campo di gareggiare come sanno fare. Vedere la contestazione da parte del pubblico, per la maggior parte non italiano, mi ha fatto davvero piacere. Questa è la dimostrazione che le decisioni dell’arbitro non sono state poi così giuste.
Il futuro di Giuffrida
D: Adesso da dove si riparte?
R: Dovremmo chiederlo a lei. Io spero solo che lei voglia continuare, perchè probabilmente aveva ipotizzato che questa potesse essere la sua ultima gara importante. Questo è ciò che aveva già spiegato prima delle Olimpiadi e non so se ora vorrà continuare o meno. Doveva essere l’ultimo ballo, ma magari questa cosa gli darà la voglia in più per provare a chiudere in bellezza.
D: A 24 ore di distanza, un pò della sua rabbia è passata? E’ soddisfatta di ciò che ha fatto?
R: Odette è una persona spettacolare, che trova la forza nella fede e dentro di sè. Forse io avrei reagito diversamente, ma lei, che è la più piccola della famiglia, non smette mai di insegnarci cose.