Redditometro: cambia tutto, nuove regole e meno rischi? Nonostante l’abolizione formale del Redditometro, è emerso che il rischio di accertamenti fiscali basati sui movimenti bancari non è scomparso. Anzi, potrebbe essere addirittura aumentato, dato che lo strumento di accertamento induttivo è stato solo riformato, non abolito. Vediamo nel dettaglio cosa è cambiato e come prepararsi al meglio.

Redditometro: nuove regole. Le ultime novità

Chi sperava in un addio definitivo al redditometro è rimasto deluso. Malgrado le promesse di Matteo Salvini di cestinare questo strumento, considerato una vittoria contro un fisco troppo inquisitorio, il meccanismo di controllo basato sulle spese dei contribuenti sembra destinato a restare nel nostro ordinamento. Le recenti decisioni governative hanno infatti optato per una riforma del sistema, abbandonando l’idea di una sua completa abolizione.

 La sospensione del Redditometro, inizialmente annunciata da money.it come una vittoria contro un fisco troppo inquisitorio, si è rivelata una semplice parentesi.

 Il nuovo sistema di accertamento, presentato con un nome diverso, mantiene le criticità del precedente: la possibilità di accertamenti basati su presunzioni di reddito, la difficoltà per i contribuenti di dimostrare la provenienza dei redditi contestati e molto altro.

Quando entra in vigore il redditometro 2024?

Il 23 maggio il MEF ha ufficializzo il posticipo dell’operatività del “nuovo” redditometro, come modificato dal DM del 7 maggio 2024, pubblicato in G.U. del 24 maggio 2024.

Il governo, in sostanza, ha rimandato il problema senza risolverlo. La sospensione è stata solo una pausa, con la promessa di approfondimenti successivi. Una mossa che non è sembrata risolutiva.

Infatti, come previsto, nell’ultimo Consiglio dei Ministri è stato presentato un nuovo sistema di accertamento, sostanzialmente identico al precedente ma con una nuova veste.

Questa scelta governativa solleva numerosi interrogativi: si tratta di una vittoria a metà o di un rinvio a data da destinarsi? È davvero possibile riformare un sistema così problematico con semplici modifiche?

Redditometro: cos’è cambiato?

 Le prospettive degli italiani di non doversi scontrare con l’anomalia registrata dal Redditometro sono destinate a sfumare. Negli ultimi anni si è preservato il Redditometro, è stata chiarita la posizione del fisco nella presunzione di ricavi dal conto corrente e dell’onere della prova a carico dei contribuenti. Ora, ritorna l’accertamento al reddito non più con il Redditometro, ma con una nuova definizione, sebbene non nella struttura della misura.

Secondo numerosi esperti, il nuovo sistema dovrebbe trovare applicazione solo in presenza di un accertamento fiscale. D’altra parte, il viceministro Maurizio Leo aveva ipotizzato l’uso di questo strumento in presenza di omissione dei redditi.

Quando scatta il controllo del redditometro?

Al riguardo, si precisa sin da subito che per il Parlamento la nuova misura dovrà trovare applicazione solo in presenza di “alti livelli di scostamento di congruità tra spese e redditi dichiarati”, anche prevedendo soglie percentuali che riducano o eliminino la discrezionalità dell’Agenzia delle Entrate.

L’obiettivo è chiaro: beccare quelli che fanno finta di essere poveri ma in realtà hanno un sacco di soldi. Insomma, i grandi evasori.

Redditometro nuove regole: l’anomalia sul conto corrente che frega alcuni a Ferragosto!

Al giorno d’oggi, però, ci sono delle questioni molto particolari da affrontare, la prima delle quali è capire quale misura sostituirà il Redditometro.

 Fin qui potrebbe sembrare tutto abbastanza normale, considerato che l’accertamento introduttivo del reddito dovrebbe scattare solo in presenza di un alto indice di rischio di evasione fiscale.

Liberando così gran parte dei contribuenti dalle controversie “irrisorie” con il fisco. C’è però chi teme che così non sarà e che il nuovo strumento potrebbe finire per penalizzare i contribuenti con una maggiore facilità rispetto a quello che si tenta di abolire.

In merito a questa materia, l’insicurezza persiste, anzi cresce, e per molti è più che mai insinuosa, tanto da spingere i contribuenti a chiedersi se finiranno per subire l’applicazione di norme più rigide, tali da considerare un’anomalia sul conto corrente anche la vacanza di Ferragosto.

Tuttavia, come riportato da ilsole24ore.com, il nuovo sistema avrà come obiettivo i poveri farlocchi finti “nullatenenti che girano col Suv e vanno in vacanza con lo yacht”.

Come evitare il Redditometro?

Tendenzialmente, è forte la paura che, sotto la spinta dell’adozione di misure più efficaci per contrastare l’evasione fiscale, si continui a pressare i contribuenti onesti.

Una situazione che però non dovrebbe trovare riscontro, in quanto il nuovo Redditometro dovrebbe essere meno invasivo e più mirato. Di mezzo, però, ci sono le nuove regole del fisco.

Sebbene ci sia una possibilità che il Redditometro venga ulteriormente rivisto, è prudente agire come se fosse ancora in pieno vigore, rispettando scrupolosamente tutte le normative fiscali e mantenendo una buona documentazione delle proprie spese e redditi.