Contratto di lavoro stagionale: come funziona? Ecco quali sono le regole e le normative in vigore per chi decidesse di svolgere un lavoretto stagionale.

Sono molti coloro che decidono di sfruttare la stagione estiva per svolgere un lavoretto stagionale: giovani e meno giovani possono valutare le differenti opportunità lavorative nel settore turistico, alberghiero e balneare per trovare un impiego ed un’entrata monetaria. Scopriamo in questa guida quali sono le regole e come funziona il contratto di lavoro stagionale.

Contratto di lavoro stagionale: quali sono le opportunità lavorative?

Il contratto di lavoro stagionale è una forma di impiego caratterizzata da una durata limitata nel corso del tempo e spesso legata a specifiche stagioni dell’anno. Tale tipologia di lavoro è molto comune in determinati comparti, come il settore turistico, la ristorazione ed il settore agricolo. In determinati periodi dell’anno aumenta la necessità di personale. Durante la stagione estiva, molte attività di ristorazione e alberghiere richiedono un numero maggiore di lavoratori dipendenti per gestire l’afflusso di clientela.

Lo stesso accade durante le festività pasquali e natalizie, quando incrementa la domanda nei servizi turistici e nei negozi. Molte aziende assumono personale per un determinato periodo di tempo, che può variare da qualche settimana a qualche mese, a seconda delle specifiche esigenze. Tali lavori iniziano con un contratto di lavoro a termine, il quale specifica la durata dell’impiego, l’orario di lavoro, le mansioni richieste e la retribuzione. Tale tipologia contrattuale consente di adattarsi alle fluttuazioni della domanda e di gestire i picchi di lavoro senza impegnarsi nel medio-lungo termine.

Il contratto di lavoro stagionale può includere una varietà di differenti ruoli: dagli incarichi più specializzati alle posizioni manuali. Si tratta di un’interessante opportunità lavorativa se si vuole iniziare a lavorare, scoprire nuove passioni e fare esperienza. Le figure più ricercate sono le seguenti: animatori turistici, camerieri, bagnini, receptionist, baby sitter, guide turistiche, assistenti bagnanti, etc.

Contratto di lavoro stagionale:

Il contratto di lavoro stagionale viene proposto a chi voglia svolgere un’attività che non prevede l’impiego di lavoratori stabili durante l’anno. Questa tipologia di contratto può essere sottoscritta da tutti coloro che desiderino svolgere un’attività in un determinato periodo dell’anno o in una determinata stagione senza alcun carattere di continuità. Anche se si tratta di un lavoro a tempo determinato, ci sono delle differenze intercorrenti tra contratto di lavoro stagionale e quello a tempo determinato. Intercorrono delle differenze sostanziali che concernono limiti quantitativi e di massima durata.

Il lavoro stagionale si svolge nei comparti del settore del turismo, dell’alberghiero e del settore agricolo. Si pensi a chi lavora in hotel, ristorante e bar durante il periodo estivo o invernale, chi si occupa della raccolta di frutta e di verdura e chi si occupa della vendemmia in alcuni mesi dell’anno. Anche nel settore commerciale è possibile ricorrere a questa tipologia di contratto, ovvero quando l’attività di vendita registra un rilevante aumento (si pensi al periodo dei saldi e ai regali natalizi).

Contratto di lavoro stagionale: quali sono le differenze con il contratto di lavoro a tempo determinato?

Per quanto concerne la durata del rapporto di lavoro, intercorrono determinate differenze tra il contratto stagionale e a tempo determinato. Il contratto di lavoro stagionale non prevede alcun limite di durata massima di due anni. Ciò implica che un lavoratore potrebbe avere un rapporto a termine stagionale di qualche mensilità all’anno per differenti decenni. Non è cogente indicare la causale per rinnovare il contratto a tempo determinato. Il contratto stagionale non può essere rinnovato di più di 4 volte.

Tale vincolo non interessa i contratti stagionali: ciò implica che, se un’impresa ha due dipendenti a tempo indeterminato, può assumere anche 5 o 10 stagionali. Non intercorre alcuna differenza con i normali rapporti a tempo determinato per quanto concerne l’impugnazione del contratto di lavoro:deve avvenire in forma scritta entro 6 mesi dalla sua cessazione a pena di decadenza.

Contratto di lavoro stagionale: la normativa in vigore

Anche se il contratto di lavoro stagionale è di natura temporanea, è necessario rispettare precise normative che ne regolano il funzionamento. In Italia il contratto di lavoro stagionale deve essere redatto in forma scritta e il datore di lavoro deve specificare l’orario di lavoro, il periodo di impiego, le mansioni e la retribuzione. Questo è regolato dal Decreto n. 81 del 2015, che disciplina i contratti stagionali e quelli a tempo determinato.

La retribuzione deve essere adeguata e pari a quella dei lavoratori assunti a contratto indeterminato che espletano le stesse mansioni. La Direttiva comunitaria 1999/70/CE sancisce il principio di parità retributiva, il quale è ripreso nella normativa nazionale. Il provvedimento citato punta a garantire condizioni di lavoro eque per tutti i lavoratori a tempo determinato.